Neoplasia vescicale superficiale ptag1
Per il Dott.
PIana Paolo che mi ha seguito sinora.
Dopo la turv del 28.07.
20 l'esame istiologico ha confermato che il tumore recidivante è del tipo ptagi, portato a mia conoscenza il 2808.20, con la programmazione di una ureteoscopia (per quel restringimento a 3 cm dallo sbocco in vescica evidenziato alla TAC eseguita prima della turv.
Visto che era trascorso un mese e avevo dolori al fiancoDX durante il trattenimento delle urine e che scompariva quasi del tutto a minzione effettuata, chiesi via email e fax una urgenza per il mio caso; non ricevendo risposta mi sono recato all'ufficio programmazioni interventi, e parlando con le infermiere mi comunicavano che il mio intervento programmato per il 23 nov.
era stato spostato al 30 nov.
per motivi covid.
-Finalmente dopo il tampone, esami del sangue e urine e ECG il 30 nov.
ore 07, 15 mi presento e vengo ricoverato alle 08.00 dicendomi che il mio intervento era il secondo della programmazione.
Ma arrivati alle ore 17, 15 una tirocinante mi dice che il mio intervento era sospeso a data da destinarsi per via del Covid e che potevo andare a casa.
A nulla è valso chiedere delle delucidazioni in merito a: quale era il parametro di soppesare l'urgenza di un intervento che di un'altro (ad eccezione di quelli di vita o di morte) nessuna risposta plausibile.
A questo punto senza dilungarmi ho fatto presente che dall'ultimo intervento erano trascorsi piu di 4 mesi, e che ero affetto di malattie come il diabete da 10 anni ecc.
Risposta che sapevano tutto ma che avevo deciso in tal senso e che sarei stato chiamto in seguito.
Mi scuso per lo sfogo ma Le chiedo di dirmi come mi devo comportare, perchè in tale modo di agire si percepisce per non dire avere la certezza di una selezione:Mi risponda la prego.
Grazie.
PIana Paolo che mi ha seguito sinora.
Dopo la turv del 28.07.
20 l'esame istiologico ha confermato che il tumore recidivante è del tipo ptagi, portato a mia conoscenza il 2808.20, con la programmazione di una ureteoscopia (per quel restringimento a 3 cm dallo sbocco in vescica evidenziato alla TAC eseguita prima della turv.
Visto che era trascorso un mese e avevo dolori al fiancoDX durante il trattenimento delle urine e che scompariva quasi del tutto a minzione effettuata, chiesi via email e fax una urgenza per il mio caso; non ricevendo risposta mi sono recato all'ufficio programmazioni interventi, e parlando con le infermiere mi comunicavano che il mio intervento programmato per il 23 nov.
era stato spostato al 30 nov.
per motivi covid.
-Finalmente dopo il tampone, esami del sangue e urine e ECG il 30 nov.
ore 07, 15 mi presento e vengo ricoverato alle 08.00 dicendomi che il mio intervento era il secondo della programmazione.
Ma arrivati alle ore 17, 15 una tirocinante mi dice che il mio intervento era sospeso a data da destinarsi per via del Covid e che potevo andare a casa.
A nulla è valso chiedere delle delucidazioni in merito a: quale era il parametro di soppesare l'urgenza di un intervento che di un'altro (ad eccezione di quelli di vita o di morte) nessuna risposta plausibile.
A questo punto senza dilungarmi ho fatto presente che dall'ultimo intervento erano trascorsi piu di 4 mesi, e che ero affetto di malattie come il diabete da 10 anni ecc.
Risposta che sapevano tutto ma che avevo deciso in tal senso e che sarei stato chiamto in seguito.
Mi scuso per lo sfogo ma Le chiedo di dirmi come mi devo comportare, perchè in tale modo di agire si percepisce per non dire avere la certezza di una selezione:Mi risponda la prego.
Grazie.
[#1]
Ovviamente noi non siamo qui per giudicare il comportamento dei nostri Colleghi. Purtroppo la situazione causata dalla pandemia penalizza in modo sostanziale tutta la sanità, a scapito di situazioni potenzialmente ancor più pericolose della stessa infezione virale (quantomeno nella maggior parte dei casi meno gravi). Ragione vorrebbe che le situazioni di interese ocologico (anche non di malattia attiva) non venissero per nulla condizionate. Purtroppo però ogni realtà operativa ha i suoi limiti ed i suoi condizionamenti. Non possiamo quidi augurarci che la sua situazione si sblocchi al più presto, siamo certi che lei non è stato dimenticato.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#3]
Utente
Il 21.12.2020 finalmente sono stato ricoverato per intervento endoscoico di ureteroscopia dx + TURV:Materiale inviato per esame istologico: 1) uretere a 3 cm dall'ostio frustolo ossitale inferiore a 0,1 cm-2)biopsia ostio dx frustolo tussitale al limite della visibilità- 3) piccola neoformazione retro-ostiale dx due frustuli il maggiore di 0,2 cm-4)ostio uretrale dx. frustolo del diametro max di 0.4 cm.RISULTATI: Campione 1 indenne da infiltrazione neoplastica; Campione 2 minuto e superficiale lembo a pattern micropapillare verosibilmente pTa/g2.Campione 3 carcinoma uroteliale di basso grado (pTa/G2). Campione 4 lembo di mucosa transizionale indenne da infiltrazioni neoplastica. Tutte con valutazione immunoistichimica per CD20 e Ki67.Avvio di programmazione UPS dx a tre mesi ,se i tempi del ricovero dovessero allungarsi a 3 mesi cistoscopia flessibile con citologie urinarie e URO-TC.-Credo che il carcinoma uroteliale sia stato dovuto a quello della vescica situato vicino allo sbocco dell'uretre nella vescica. Chiedo se le recidive dell'uretere sono frequenti e possono variare di grado.Che andamento mi devo attendere? Grazie
[#4]
Pr quanto sia possibile interpretare a distanza, l'uretere non parrebbe interessato, mentre vi è una piccola recidiva superficiale che interessa lo bocco in vescica dell'uretere destro (meàto) e che è stata completamente asportata. La situazione non parrebbe dunque particolarmente preoccupante. La tempistica dei successivi controlli è certamente condivisibile.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.5k visite dal 01/12/2020.
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