Prostatite, MST ed appendicectomia in peritonite
Gentili dottori, vi ringrazio anticipatamente per la disponibilità.
Sono un ragazzo di 24 anni.
Vi scrivo perché sto passando le pene dell'inferno a causa di un bruciore molto forte all'interno del pene, avente epicentro alla "base" del pene nella zona prostatica-perineale, ma che si propaga fino all'interno del glande e talvolta all'inguine (ambo i lati).
Il glande è costantemente arrossato intorno al meato e talvolta si spella.
Il prepuzio è altrettanto arrossato e molto delicato.
Le poche occasioni di masturbazione portano sempre ad un arrossamento esagerato.
Il bruciore dura da un mese e si acuisce quando vado a letto, impedendomi di dormire.
Di solito resisto bene al dolore, ma in questo caso mi escono davvero le lacrime, credetemi.
Le anomalie sono iniziate alla fine di Luglio, 4 mesi fa, in un periodo in cui avevo regolari rapporti non protetti (anche anali) con la mia ex partner.
Proprio negli ultimi giorni di Luglio sono iniziate a venire delle chiazze rossastre sul glande (irregolari, simili alle macchie della pelle di una mucca) e dei dolori pelvici.
Poi inaspettatamente, dopo 3 giorni di stitichezza, il 9 Agosto ho avuto un dolore addominale lancinante, sono finito in pronto soccorso, e il giorno successivo sono stato operato per una peritonite causata da appendice perforata, con raccolte che sono rimaste fino all'inizio di settembre (parte del pus è uscito dalla ferita del drenaggio, parte invece è stata riassorbita con un secondo ricovero sotto terapia antibiotica).
Antibiotici: Augmentin nel primo ricovero e Tazocin nel secondo.
Durante il mio periodo in ospedale il glande ed il prepuzio hanno iniziato a spellarsi copiosamente.
Dalla mia dimissione ad inizio Settembre fino a fine ottobre il pene è rimasto costantemente arrossato.
Ho ripetuto 2 volte test per MST (sia prelievi che tamponi uretrali, inclusa PAP), urinocultura, e spermiocultura: tutto fatto a settembre: tutto negativo.
Unico risultato è stato un tampone balanico rilevante coliformi misti ed enterococchi.
Nell'ultimo mese i sintomi sono quelli descritti nel paragrafo precedente.
Nel frattempo ho avuto un terzo ricovero ad ottobre per dolori intestinali, con PCR alta e infiammazione del colon.
Ho fatto TAC e RMN entrambe negative (a parte la rilevazione dell'infiammazione intestinale al momento del terzo ricovero).
Fra due settimane eseguirò una colonoscopia ed una gastroscopia.
Ho appena fatto una visita urologica con diagnosi: distrofia balano-prepuziale e prostatite, della quale ancora non si capiscono le cause.
Il dottore suppone che non sia di tipo batterico, visti i risultati dei test fatti fino ad ora, quindi mi ha solo prescritto Topster e Pelvilen.
Vale la pena che ripeta MST, tamponi, urinocoltura e spermiocultura?
Ci può essere una connessione tra i miei problemi intestinali e quelli urologici?
Conviene che io faccia una cistoscopia o accertamento ecografico scortale/penieno?
Quali altri esami potrei fare?
Analisi del sangue?
Allergie?
Grazie di cuore.
Sono un ragazzo di 24 anni.
Vi scrivo perché sto passando le pene dell'inferno a causa di un bruciore molto forte all'interno del pene, avente epicentro alla "base" del pene nella zona prostatica-perineale, ma che si propaga fino all'interno del glande e talvolta all'inguine (ambo i lati).
Il glande è costantemente arrossato intorno al meato e talvolta si spella.
Il prepuzio è altrettanto arrossato e molto delicato.
Le poche occasioni di masturbazione portano sempre ad un arrossamento esagerato.
Il bruciore dura da un mese e si acuisce quando vado a letto, impedendomi di dormire.
Di solito resisto bene al dolore, ma in questo caso mi escono davvero le lacrime, credetemi.
Le anomalie sono iniziate alla fine di Luglio, 4 mesi fa, in un periodo in cui avevo regolari rapporti non protetti (anche anali) con la mia ex partner.
Proprio negli ultimi giorni di Luglio sono iniziate a venire delle chiazze rossastre sul glande (irregolari, simili alle macchie della pelle di una mucca) e dei dolori pelvici.
Poi inaspettatamente, dopo 3 giorni di stitichezza, il 9 Agosto ho avuto un dolore addominale lancinante, sono finito in pronto soccorso, e il giorno successivo sono stato operato per una peritonite causata da appendice perforata, con raccolte che sono rimaste fino all'inizio di settembre (parte del pus è uscito dalla ferita del drenaggio, parte invece è stata riassorbita con un secondo ricovero sotto terapia antibiotica).
Antibiotici: Augmentin nel primo ricovero e Tazocin nel secondo.
Durante il mio periodo in ospedale il glande ed il prepuzio hanno iniziato a spellarsi copiosamente.
Dalla mia dimissione ad inizio Settembre fino a fine ottobre il pene è rimasto costantemente arrossato.
Ho ripetuto 2 volte test per MST (sia prelievi che tamponi uretrali, inclusa PAP), urinocultura, e spermiocultura: tutto fatto a settembre: tutto negativo.
Unico risultato è stato un tampone balanico rilevante coliformi misti ed enterococchi.
Nell'ultimo mese i sintomi sono quelli descritti nel paragrafo precedente.
Nel frattempo ho avuto un terzo ricovero ad ottobre per dolori intestinali, con PCR alta e infiammazione del colon.
Ho fatto TAC e RMN entrambe negative (a parte la rilevazione dell'infiammazione intestinale al momento del terzo ricovero).
Fra due settimane eseguirò una colonoscopia ed una gastroscopia.
Ho appena fatto una visita urologica con diagnosi: distrofia balano-prepuziale e prostatite, della quale ancora non si capiscono le cause.
Il dottore suppone che non sia di tipo batterico, visti i risultati dei test fatti fino ad ora, quindi mi ha solo prescritto Topster e Pelvilen.
Vale la pena che ripeta MST, tamponi, urinocoltura e spermiocultura?
Ci può essere una connessione tra i miei problemi intestinali e quelli urologici?
Conviene che io faccia una cistoscopia o accertamento ecografico scortale/penieno?
Quali altri esami potrei fare?
Analisi del sangue?
Allergie?
Grazie di cuore.
[#1]
Gentile lettore,
da questa postazione, in queste situazioni cliniche complesse e molto particolari, senza una valutazione clinica diretta, è impossibile formulare una risposta mirata e corretta.
Bisogna, a questo punto, consultare o riconsultare in diretta il suo andrologo od urologo di fiducia.
Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione diagnostica mirata e poi eventualmente, quando è possibile, anche una prospettiva terapeutica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
da questa postazione, in queste situazioni cliniche complesse e molto particolari, senza una valutazione clinica diretta, è impossibile formulare una risposta mirata e corretta.
Bisogna, a questo punto, consultare o riconsultare in diretta il suo andrologo od urologo di fiducia.
Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione diagnostica mirata e poi eventualmente, quando è possibile, anche una prospettiva terapeutica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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