Rimozione stent calcolosi ureterale
Buonasera,
dopo intervento di ureteroscopia per calcoli all'uretere mi hanno posizionato stent doppia j.
Dall'ecografia odierna risulta edema al meato ureterale dove era il calcolo (quasi in vescica), l'urologo ha suggerito di mantenere stent.
La domanda, forse banale, è la seguente: Se non si rimuove stent per presenza di edema si può escludere che con la sola futura rimozione dello stent non se ne crei un altro, con conseguenti coliche?
In sostanza è giusto che si riassorba l'edema ma di solito la rimozione dello stent, di per se, ne crea?
Ho eseguito intervento 8 giorni fa.
Grazie mille.
dopo intervento di ureteroscopia per calcoli all'uretere mi hanno posizionato stent doppia j.
Dall'ecografia odierna risulta edema al meato ureterale dove era il calcolo (quasi in vescica), l'urologo ha suggerito di mantenere stent.
La domanda, forse banale, è la seguente: Se non si rimuove stent per presenza di edema si può escludere che con la sola futura rimozione dello stent non se ne crei un altro, con conseguenti coliche?
In sostanza è giusto che si riassorba l'edema ma di solito la rimozione dello stent, di per se, ne crea?
Ho eseguito intervento 8 giorni fa.
Grazie mille.
[#1]
Le sue osservazioni sono sostanzialmente corrette. Il tempo per il quale si mantiene lo stent dipende dalla situazione riscontrata all'intervento e dalle abitudini dell'operatore. In linea di massima, considerando i fastidi che produce, si cerca sempre di mantenere lo stent per il minor tempo possibile. Per un calcolo dell'uretere terminale che abbia creato una certa reazione mucosa, diciamo che un paio di settimane siano un tempo ampiamente condivisibile.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Gentile Dottor Piana,
la ringrazio, quando ho scritto questo consulto mi sentivo bene, avevo solo da rimuovere lo stent e progettavo di tornare presto alla mia passione: gli allenamenti della boxe.
Certo, avevo sintomi urinari vesciali, ma le urine erano chiare e non c'era sangue sebbene il bruciore onnipresente in vescia.
Orbene, non so cosa sia successo questo weekend, ma da ieri mattina ho un dolore alla fossa iliaca sinistra che si proietta fin dietro la schiena e sensazione di gonfiore. Ho pensato fosse un banale mal di pancia, ma ho dovuto assentarmi dal lavoro per stendermi a casa. Il dolore comunque è profondo, sordo, continuo. Ho pensato fosse una questione renale perché ho iniziato a fare sempre meno pipì, sempre più spesso e con presenza di sangue.
Come mai sono peggiorato così repentinamente? Questo dolore può essere compatibile con la presenza dello Stent oppure potrebbe essere un'altra patologia.
Posso andare avanti ad antidolorifici fino a che non me lo rimuovono?
la ringrazio, quando ho scritto questo consulto mi sentivo bene, avevo solo da rimuovere lo stent e progettavo di tornare presto alla mia passione: gli allenamenti della boxe.
Certo, avevo sintomi urinari vesciali, ma le urine erano chiare e non c'era sangue sebbene il bruciore onnipresente in vescia.
Orbene, non so cosa sia successo questo weekend, ma da ieri mattina ho un dolore alla fossa iliaca sinistra che si proietta fin dietro la schiena e sensazione di gonfiore. Ho pensato fosse un banale mal di pancia, ma ho dovuto assentarmi dal lavoro per stendermi a casa. Il dolore comunque è profondo, sordo, continuo. Ho pensato fosse una questione renale perché ho iniziato a fare sempre meno pipì, sempre più spesso e con presenza di sangue.
Come mai sono peggiorato così repentinamente? Questo dolore può essere compatibile con la presenza dello Stent oppure potrebbe essere un'altra patologia.
Posso andare avanti ad antidolorifici fino a che non me lo rimuovono?
[#3]
I disturbi da stent sono molto variabil per tipo ed intensitài, la presenza di tracce di sangue nelle urine è quasi costante e di per sè mai pericolosa o indicativa di complicazioni. Molto raramente si possono manifetsare disturbi molto intensi, comparsa di febbre elevata, eccetera, in questi casi è saggio eseguire quantomeno una radiografia per vedere che sia tutto a posto. Quale sia la sua situazione a distanza è impossibile giudicarlo, per la scarsità di dettagli relativi all'intervento. Tutto dipende quindi dalle sue condizioni generali, se il fastidio è importante e lei si sente preoccupato, la invitiamo a contattare il Collega che l'ha operata o quantomeno la sua struttura.
[#4]
Utente
Gentile Dott. Piana,
primariamente la ringrazio per la pazienza, ho prontamente avvertito i clinici che mi seguono e secondo loro la priorità è togliere lo stent per risolvere questi fastidi.
Tuttavia all'eco di oggi è risultato che lo stato edematoso non si è risolto e che il rene - contrariamente alla settimana scorsa - è dilatato. Orbene sul referto c'è scritto che questa è in relazione alla presenza di piccoli spost microlitiasici e l'operatore suggeriva che un calcoletto incuneatosi nello stent avrebbe potuto creare questi problemi e che l'RX della settimana prima poteva non averlo rilevato: Panico.
Questo vuol dire che come una ruota ricomincia l'incubo, ero a conoscenza di questi altri calcoli ma essendo nel calice inferiore mi hanno sempre detto che non avrebbero creato problemi.
Inoltre oggi il dolore è scomparso e con esso sangue e difficoltà urinarie dopo aver espulso delle sorte di "filamenti insanguinati", ora però è ritornato e con lui la minzione sporca di sangue e difficoltosa.
Mi chiedo se questi sintomi così forti di questi giorni siano dovuti solo alla presenza dello stent e suoi movimenti (ho avuto intensa attività sessuale venerdì scorso, lo so, sono uno scemo) oppure alla presenza di altri calcoli "sfuggiti". Dovrei fare una TAC secondo lei?
Cordialità.
p.s.
All'eco si riporta bacinetto renale con contenuto finemente ecogeno e lieve ispessimento edemigeno di parete.
p.s.s.
Con ancora l'edema nel meato ureterale è consigliabile rimuovere lo stent, consistente possibilità di andare incontro a coliche?
primariamente la ringrazio per la pazienza, ho prontamente avvertito i clinici che mi seguono e secondo loro la priorità è togliere lo stent per risolvere questi fastidi.
Tuttavia all'eco di oggi è risultato che lo stato edematoso non si è risolto e che il rene - contrariamente alla settimana scorsa - è dilatato. Orbene sul referto c'è scritto che questa è in relazione alla presenza di piccoli spost microlitiasici e l'operatore suggeriva che un calcoletto incuneatosi nello stent avrebbe potuto creare questi problemi e che l'RX della settimana prima poteva non averlo rilevato: Panico.
Questo vuol dire che come una ruota ricomincia l'incubo, ero a conoscenza di questi altri calcoli ma essendo nel calice inferiore mi hanno sempre detto che non avrebbero creato problemi.
Inoltre oggi il dolore è scomparso e con esso sangue e difficoltà urinarie dopo aver espulso delle sorte di "filamenti insanguinati", ora però è ritornato e con lui la minzione sporca di sangue e difficoltosa.
Mi chiedo se questi sintomi così forti di questi giorni siano dovuti solo alla presenza dello stent e suoi movimenti (ho avuto intensa attività sessuale venerdì scorso, lo so, sono uno scemo) oppure alla presenza di altri calcoli "sfuggiti". Dovrei fare una TAC secondo lei?
Cordialità.
p.s.
All'eco si riporta bacinetto renale con contenuto finemente ecogeno e lieve ispessimento edemigeno di parete.
p.s.s.
Con ancora l'edema nel meato ureterale è consigliabile rimuovere lo stent, consistente possibilità di andare incontro a coliche?
[#5]
(ho avuto intensa attività sessuale venerdì scorso, lo so, sono uno scemo)
ecco ... ci siamo capiti ...
A parte questo, come già le abbiamo scritto, noi non abbiamo elementi sufficienti per giudicare l'impegno e la completezza dell'intervento. La nostra esperienza ci porta a ritenere che i suoi disturbi siano sostanzialmente dovuti solo alla presenza dello stent e che siano destinati a risolversi velocemente dopo la sua rimozione. Ma certamente chi può valutare oggettivamente la situazione è solo chi ha eseguito l'intervento. L'edema della mucosa non si risolve così velocemente ed anche la dialtazione del bacinetto, la cui valutazione è poi assolutamente soggettiva da parte dell'ecografista.
Segua pertanto con fiducia i consigli che le sono stati impartiti.
ecco ... ci siamo capiti ...
A parte questo, come già le abbiamo scritto, noi non abbiamo elementi sufficienti per giudicare l'impegno e la completezza dell'intervento. La nostra esperienza ci porta a ritenere che i suoi disturbi siano sostanzialmente dovuti solo alla presenza dello stent e che siano destinati a risolversi velocemente dopo la sua rimozione. Ma certamente chi può valutare oggettivamente la situazione è solo chi ha eseguito l'intervento. L'edema della mucosa non si risolve così velocemente ed anche la dialtazione del bacinetto, la cui valutazione è poi assolutamente soggettiva da parte dell'ecografista.
Segua pertanto con fiducia i consigli che le sono stati impartiti.
[#6]
Utente
Gentile Dott. Piana,
la ringrazio per la risposta, a breve rimuoverò lo stent; non si sa se c'è ancora l'edema ma comunque i miei dolori sono oggi attribuibili dai professionisti a questo tutore necessario ma ancora non perfetto - a mio parere - nella propria caratterizzazione ingegneristica.
Spero a questo punto che i dolori dipendano da questo e non da altro calcolo o da altra causa, ma immagino a questo punto lo scoprirò solo vivendo; Il clinico che mi segue mi ha precisato che ci sarà anestesia locale, la rimozione dello stent è particolarmente dolorosa? Si verificano coliche frequenti post - rimozione?
Infine vorrei chiederLe se lei nel follow up successivo alla rimozione consiglia particolari esami strumentali. In sostanza, per essere sicuro che non ci siano calcoli e che l'edema non causa stenosi, sarebbe opportuno facessi una rx-tac-urotc?
Grazie mille per l'eventuale risposta
la ringrazio per la risposta, a breve rimuoverò lo stent; non si sa se c'è ancora l'edema ma comunque i miei dolori sono oggi attribuibili dai professionisti a questo tutore necessario ma ancora non perfetto - a mio parere - nella propria caratterizzazione ingegneristica.
Spero a questo punto che i dolori dipendano da questo e non da altro calcolo o da altra causa, ma immagino a questo punto lo scoprirò solo vivendo; Il clinico che mi segue mi ha precisato che ci sarà anestesia locale, la rimozione dello stent è particolarmente dolorosa? Si verificano coliche frequenti post - rimozione?
Infine vorrei chiederLe se lei nel follow up successivo alla rimozione consiglia particolari esami strumentali. In sostanza, per essere sicuro che non ci siano calcoli e che l'edema non causa stenosi, sarebbe opportuno facessi una rx-tac-urotc?
Grazie mille per l'eventuale risposta
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3.9k visite dal 19/11/2020.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.