Psa 4.90 in anziano

Egregi Dottori,

scrivo per mio papà, un signore di 74 anni, accanito fumatore, sedentario.


Una decina di giorni fa ha iniziato ad avvertire difficoltà a svuotare la vescica, nonostante un fortissimo e frequente stimolo a urinare, specialmente notturno.
La situazione migliora di giorno e/o dopo aver camminato, allorché riesce più facilmente a urinare, seppur la quantità emessa resta modesta.
Riferisce sintomatologia in leggero miglioramento, essendosi attenuato lo stimolo.

Ha assunto supposte Deprox (x 10 gg), Amoxicillina (x 5 gg), e Prostenil.
Riporto il referto del prelievo effettuato lunedì (non ha ancora potuto effettuare esame urine e urinocoltura essendo stato sotto antibiotico):

PSA: 4.90 ng/ml (0 - 4.0)
PSA LIBERO: 2.13 ng/ml
PSA LIBERO/TOTALE: 0.43 ng/ml (0.16 - 0.99)

Gli altri valori risultati aumentati sono GLICEMIA 145 mg/dl (60 - 110) e GLOBULI BIANCHI 11.48 migl/mmC (4 - 10.5).


Vorrei sapere se quel valore di 4.90 è inequivocabilmente riferibile a un tumore della prostata (come lui crede, e teme), se può derivare da un'infiammazione della stessa o, ancor più semplicemente, dalla sua età.


Infine, potrebbe essere utile un'ecografia prostatica transaddominale?
Mio padre è un soggetto psicologicamente molto fragile, e dubito riuscirebbe a tollerare quella transrettale.


Grazie per il tempo dedicatomi.


Cordiali saluti.
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Il dubbio tumorale ci pare molto remoto, per vari motivi. Il valore è comunque ancora abbastanza basso e compatibile con l'età, il rapporto con il PSA libero è molto alto e quindi tranquillizzante, il prelievo è verosimilemente stato eseguito in un periodo di infiammazione locale in cui è in genere opportuno astenersi dall'esame proprio per non ottenere risultati fuorvianti.
Ciò detto, i disturbi sono tipicamente associabili ad una infiammazione/infezione della prostata probabilmente sovrapposta ad un fisiologico ingrossamento benigno. La situazione è molto comune e lo specialista sa benissimo come trattarla, ottenedo spesso risultati soddisfacenti. Il PSA potrà comunque essere ripetuto per ulteriore conferma non prima di 2-3 mesi.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Utente
Utente
Egregio Dottor Piana,

grazie per la risposta così tempestiva e dettagliata, è riuscito nell'ardua impresa di tranquillizzare mio padre.

La terrò aggiornata su eventuali sviluppi.

Grazie ancora.
Un cordiale saluto.
[#3]
Utente
Utente
Buongiorno Dottor Piana,

mi permetto di aggiornarLa sulla situazione.

Il giorno 29, in urgenza, è stato applicato un catetere a mio papà, visto che non riusciva praticamente più a urinare. Dalla visita e dall'ecografia è emersa una prostata notevolmente ingrossata. Gli è stata prescritta la seguente terapia:

Lucen: 1 cpr al mattino x 10gg
Keraflox: 1 cpr dopo il pranzo per 10gg
Orudis: 1 supposta al mattino e 1 alla sera per 10gg
VSL #3: 1 bustina lontano dai pasti per 10gg
Avodart: 1 cpr al mattino con continuità
Urodec: 1 cpr alla sera con continuità

E' andato tutto abbastanza bene (a parte l'iniziale fastidio per il catetere) fino a stamani, quando l'urina nel sacchetto risultava tendente al rosso.

E' una situazione che può accadere o c'è da preoccuparsi?

Domani, a distanza di circa 2 settimane dall'applicazione del catetere, avrà la visita di controllo, ma è notevolmente agitato.

Grazie per il tempo che vorrà dedicarmi.

Cordiali saluti.
[#4]
Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Quando il catetere vescicale è inserito la presenza di tracce più o meno consistenti di sangue nell'urina è assolutamente prevedibile ed entro certi limiti mai preoccupante, a aptto che il catetere continui a scaricare regolarmente. Il sanguinamento, perlopiù modesto, è dovuto allo sfregamento del catetere sulla fragile mucosa delle basse vie urinarie. In genere bevendo più acqua le urine si schiariscono, ma ripetiamo che si tratta di una condizione che non deve dare apprensione.
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