Problemi alle vie urinarie
Cari Dottori,
Da qualche anno ho fastidì che vanno e vengono nelle vie urinarie e nel pene.
Ho fatto varie visite, ma nessun medico ha mai riscontrato problemi.
Mi è stato dato solo un detergente intimo da usare due volte al giorno, E prescritto Spermicoltura e analisi delle vie urinarie, da cui non è emerso nulla.
A fasi alterne (ogni 3/4 mesi) ho bruciore post minzione, e post eiaculazione, mi hanno fatto prendere monuril e non ho risolto nulla, alla fine mi stavano facendo passare per pazzo e ipocondriaco.
Un giorno parlando con il mio ex pediatra, gli ho spiegato i miei sintomi, e mi ha consigliato pea prostil bustine per due settimane.
Quel farmaco mi ha aiutato moltissimo, già dopo il terzo/ quarto sembravo rinato.
Da qualche giorno, accusi di nuovo dei fastidì; subito dopo aver urinato e nel post eiaculazione, tanto che una mattina facevo difficoltà a camminare.
Tutto questo mi va e viene, nel senso che alcuni giorni è più scuro altri meno.
Nei giorni dove il fastidio è più acuto, cerco di bere il meno possibile, pur di non andare ad urinare, per non sentire il fastidio, e sopratutto ho uno scarso desiderio sessuale.
Spero in vostra gentile risposta.
Grazie
Da qualche anno ho fastidì che vanno e vengono nelle vie urinarie e nel pene.
Ho fatto varie visite, ma nessun medico ha mai riscontrato problemi.
Mi è stato dato solo un detergente intimo da usare due volte al giorno, E prescritto Spermicoltura e analisi delle vie urinarie, da cui non è emerso nulla.
A fasi alterne (ogni 3/4 mesi) ho bruciore post minzione, e post eiaculazione, mi hanno fatto prendere monuril e non ho risolto nulla, alla fine mi stavano facendo passare per pazzo e ipocondriaco.
Un giorno parlando con il mio ex pediatra, gli ho spiegato i miei sintomi, e mi ha consigliato pea prostil bustine per due settimane.
Quel farmaco mi ha aiutato moltissimo, già dopo il terzo/ quarto sembravo rinato.
Da qualche giorno, accusi di nuovo dei fastidì; subito dopo aver urinato e nel post eiaculazione, tanto che una mattina facevo difficoltà a camminare.
Tutto questo mi va e viene, nel senso che alcuni giorni è più scuro altri meno.
Nei giorni dove il fastidio è più acuto, cerco di bere il meno possibile, pur di non andare ad urinare, per non sentire il fastidio, e sopratutto ho uno scarso desiderio sessuale.
Spero in vostra gentile risposta.
Grazie
[#1]
Gent.le utente,
la sintomatologia riferita e la sua età anagrafica fa pensare ad una diagnosi di prostatite.
La malattia flogistica prostatica non e' di facile cura proprio e richiedono mesi di perseverante e continuità di cura.
L'infiammazione non risponde a terapie antibiotiche in quanto la prostata stessa produce frutttosio cioe' un incredibile terreno di coltura.
E allora come se ne esce?
In primo luogo alcune poche ma indispensabili abitudini di vita e alimentari sono alla base della trasformazione della prostatite acuta sintomatica in prostatite cronica catarrale e asintomatica; abitudini che debbono permanere anche dopo avere raggiunto una fase di prostatite cronica catarrale asintomatica onde evitare quasi sicure ricadute .Evitare quindi cibi piccanti , birra ,l'uso di cyclette o bicicletta ,
evitare caffeina ,teina e abituarsi a bere almeno un bicchiere d' acqua al mattino.
L'uso di antiinfiammatori a cicli ben definiti poi aiuta nei periodi di acuzie.
Soprattutto cmq non andare alla ricerca di una pozione magica e soprattutto avere una continuita' di cure.
Le assicuro che in tal modo e con tanta paienza se ne esce!
Cordialmente
la sintomatologia riferita e la sua età anagrafica fa pensare ad una diagnosi di prostatite.
La malattia flogistica prostatica non e' di facile cura proprio e richiedono mesi di perseverante e continuità di cura.
L'infiammazione non risponde a terapie antibiotiche in quanto la prostata stessa produce frutttosio cioe' un incredibile terreno di coltura.
E allora come se ne esce?
In primo luogo alcune poche ma indispensabili abitudini di vita e alimentari sono alla base della trasformazione della prostatite acuta sintomatica in prostatite cronica catarrale e asintomatica; abitudini che debbono permanere anche dopo avere raggiunto una fase di prostatite cronica catarrale asintomatica onde evitare quasi sicure ricadute .Evitare quindi cibi piccanti , birra ,l'uso di cyclette o bicicletta ,
evitare caffeina ,teina e abituarsi a bere almeno un bicchiere d' acqua al mattino.
L'uso di antiinfiammatori a cicli ben definiti poi aiuta nei periodi di acuzie.
Soprattutto cmq non andare alla ricerca di una pozione magica e soprattutto avere una continuita' di cure.
Le assicuro che in tal modo e con tanta paienza se ne esce!
Cordialmente
Dott.Roberto Mallus
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.1k visite dal 08/11/2020.
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