Prostatite (psicosomatica)?

Buongiorno, ho 20 anni.
Da circa 8 anni soffro di pollachiuria diurna, la cui intensità varia da periodo a periodo.
Di notte non mi alzo neanche una volta.
Nei periodi più intensi, stressanti ed ansiosi urino ogni mezz'ora con poche quantità con la sensazione di vescica non svuotata del tutto.
Inoltre sempre nei periodi brutti non riesco a star seduto perché ho un senso di fastidio che non riesco bene a collocare ma sento che mi si accentua di più lo stimolo... l'unico momento di sollievo è quando ho lo stimolo di andare di corpo, anche se ho la sensazione di non aver evacuato del tutto.
Quest'anno, dopo varie visite e controlli, l'urologo mi ha detto che si tratta di prostatite abatterica. Come gia anticipato questo problema è nato un giorno all'improvviso all'età di 12 anni. È possibile sviluppare prostatite a 12 anni?
Ho seguito diete alimentari e terapia farmacologiche (sia integratori che antibiotici che cortisonici via rettale) non ho avuto nessun miglioramento in mesi di trattamento.
Ci sono stati periodi dove non accusavo i sintomi e stavo bene mentre in altri stavo malissimo, come quello attuale; purtroppo si innesca un circolo vizioso che mi porta a modificare le mie abitudini sociali (cerco sempre un posto col bagno, controllo sempre ogni quanto urino, cerco di trattenermi).
Sono una persona abbastanza ansiosa e data la giovane età ho a Che fare con un po' di tristezza (non mi permetto di dire depressione perché conosco la differenza) e di costanti paranoie, sono sempre alla ricerca dei sintomi su internet perché questa situazione mi mette sempre KO quando si ripresenta.
Io sono convinto che sia un fattore prettamente psicosomatico, ma una parte di me mi dice che forse è meglio continuare ad indagare perché potrebbe trattarsi della sindrome dolorosa pelvica cronica.
Vorrei risolvere questa situazione perchè vorrei tornare alla vita di tutti i giorni come quella dei miei coetanei. Ho già prenotato una visita da uno psicologo per accertare o meno se la causa sia davvero psicosomatica come credo io o no.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Gentile lettore,

in queste situazioni cliniche molto particolari, difficile per noi capire se vi è o meno un causa precisa senza una valutazione clinica diretta, e quasi impossibile quindi formulare una risposta mirata e corretta.

Bisogna, a questo punto, riconsultare in diretta il suo andrologo od urologo di fiducia.

Si legga o rilegga questi minforma:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1784-prostatiti-croniche-attuali-considerazioni-diagnostiche-e-terapeutiche.html

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/200-le-malattie-della-prostata-stili-di-vita-prevenzione-e-nuove-indagini-diagnostiche.html

Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione diagnostica mirata e poi eventualmente, quando è possibile, anche una prospettiva terapeutica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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