Problema nell'uretere
Buona giornata, facendo una ricerca in internet ho notato questo sito.
In maggio ho avuto un paio di casi di macroematuria ed ho iniziato una serie di accertamenti privatistici (urine, ecografia renale, urografia, uro-tac); nell'urografia nella fase di contrasto non si sono "accese" tutte le vie urinarie, dopo aver fatto urgentemente l'uro-tac con lo stesso contrasto s'è ipotizzato una occlusione.
Dopo una visita urologia urgente in ospedale s'è deciso di posizionare una nefrostomia per aiutare il rene dx (anche se a giudizio loro il rene non ha mai sofferto) e di effettuare una nefrostografia per indagare su un'area ipodensa notata nell'uretere.
Dall'esame istologico è risultata una formazione neoplastica grande circa 1 cm.
Arriviamo al problema.
Il rene a detta loro sta benissimo ed essendo io giovane mi è sempre stato detto che si cercherà di salvaguardarlo; però dopo un consulto col primario hanno deciso che non c'è altra cosa da fare che una nefrectomia perchè essendo questo tumore posizionato al centro dell'uretere non si riesce a tagliare senza accorciare troppo l'uretere, s'è accennato ad un by-pass ma subito scartato perchè votato all'insuccesso (al 95%).
Questo improvviso cambio di parere m'ha spiazzato e faccio fatica ad accettarlo: possibile che non vi siano altre alternative praticabili?
Fosse un rene sofferente non direi niente; so che vivere senza uno non ci sono particolari problemi ma perdere un rene così mi sembra assurdo.
Se riuscirete a rispondermi mi farete un grande piacere e vi ringrazio fin d'ora.
In maggio ho avuto un paio di casi di macroematuria ed ho iniziato una serie di accertamenti privatistici (urine, ecografia renale, urografia, uro-tac); nell'urografia nella fase di contrasto non si sono "accese" tutte le vie urinarie, dopo aver fatto urgentemente l'uro-tac con lo stesso contrasto s'è ipotizzato una occlusione.
Dopo una visita urologia urgente in ospedale s'è deciso di posizionare una nefrostomia per aiutare il rene dx (anche se a giudizio loro il rene non ha mai sofferto) e di effettuare una nefrostografia per indagare su un'area ipodensa notata nell'uretere.
Dall'esame istologico è risultata una formazione neoplastica grande circa 1 cm.
Arriviamo al problema.
Il rene a detta loro sta benissimo ed essendo io giovane mi è sempre stato detto che si cercherà di salvaguardarlo; però dopo un consulto col primario hanno deciso che non c'è altra cosa da fare che una nefrectomia perchè essendo questo tumore posizionato al centro dell'uretere non si riesce a tagliare senza accorciare troppo l'uretere, s'è accennato ad un by-pass ma subito scartato perchè votato all'insuccesso (al 95%).
Questo improvviso cambio di parere m'ha spiazzato e faccio fatica ad accettarlo: possibile che non vi siano altre alternative praticabili?
Fosse un rene sofferente non direi niente; so che vivere senza uno non ci sono particolari problemi ma perdere un rene così mi sembra assurdo.
Se riuscirete a rispondermi mi farete un grande piacere e vi ringrazio fin d'ora.
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Urologo
gentile utente,
La terapia chirurgica deve essere la più radicale possibile, in casi selezionati si possono attuare resezioni segmentali, soprattutto in caso di monoreni o di
compromissione della via pieloureterica.
Il trattamento dei tumori della via escretrice è rappresentato dalla nefroureterectomia totale con collaretto vescicale, per l’asportazione del tratto intramurale dell’uretere. In tal caso la prognosi è piuttosto favorevole.
Occorre procedere ad una exeresi così ampia in quanto vi è una grande probabilità di unarecidiva se questo non viene rimosso assieme al rene, (esistono casi di recidive sull'uretere controlaterale).
Se il tumore è di basso grado si può sì procedere a resezioni segmentarie, ma non dimentichi che in chirurgia oncologica il primo presupposto è la radicalità al fine di perseguire non un controllo della malattia,ma una guarigione soprattutto in un paziente giovane.
resto a disposizione
dott. Muzi
349-3929652
La terapia chirurgica deve essere la più radicale possibile, in casi selezionati si possono attuare resezioni segmentali, soprattutto in caso di monoreni o di
compromissione della via pieloureterica.
Il trattamento dei tumori della via escretrice è rappresentato dalla nefroureterectomia totale con collaretto vescicale, per l’asportazione del tratto intramurale dell’uretere. In tal caso la prognosi è piuttosto favorevole.
Occorre procedere ad una exeresi così ampia in quanto vi è una grande probabilità di unarecidiva se questo non viene rimosso assieme al rene, (esistono casi di recidive sull'uretere controlaterale).
Se il tumore è di basso grado si può sì procedere a resezioni segmentarie, ma non dimentichi che in chirurgia oncologica il primo presupposto è la radicalità al fine di perseguire non un controllo della malattia,ma una guarigione soprattutto in un paziente giovane.
resto a disposizione
dott. Muzi
349-3929652
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Utente
Buona serata, colgo l'occasione di aver ricevuto ancora un'altra risposta per ringraziarvi tutti, è stato anche un aiuto morale non indifferente.
La mia situazione attuale mi vede in covalescenza dopo aver subito la nefreuterectomia lo scorso 18 agosto. E' stata un'operazione più invasiva di quello che avevo pensato.
Da quel poco che m'è stato detto è che i chirurghi si sono trovati davanti ad una situazione peggiore di quella ipotizzata e quindi non c'era altra soluzione.
E colgo l'occasione per ringraziare lo staff della clinica urologica di Padova per il sostegno avuto.
La mia situazione attuale mi vede in covalescenza dopo aver subito la nefreuterectomia lo scorso 18 agosto. E' stata un'operazione più invasiva di quello che avevo pensato.
Da quel poco che m'è stato detto è che i chirurghi si sono trovati davanti ad una situazione peggiore di quella ipotizzata e quindi non c'era altra soluzione.
E colgo l'occasione per ringraziare lo staff della clinica urologica di Padova per il sostegno avuto.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 15.1k visite dal 07/08/2006.
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