Quesito su uretrite da corynebacterium glucuronolyticum

Buongiorno medicitialia,
Ho un figlio, ragazzo 21-enne risultato positivo (al tampone uretrale) al corynebacterium glucuronolyticum.

Referto analisi:
ess.
Uretrale tampone positivo
corynebacterium glucuronolyticum | ceppo 1 | discreto numero di colonie

Il nostro medico sembra cadere dalle nuvole: prescrive antibiotici all’inzecco.

1 ciclo (claritromicina teva 500mg): fallimento totale.

2 ciclo (Bactrim con trimetoprin 160 mg/ sulfametaxazolo 800mg): fallimento.

3 ciclo (ciprofloxacina 250 mg): in corso.

Stato d’animo: sotto i piedi.


Potete suggerirmi qualcosa?
Conoscete questo batterio?
E come lo si può estirpare?

Grazie se sapete dirmi qualcosa, perché mi sembra come essere il 1 al mondo ad averlo contratto.

Saluti, buon lavoro.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Senz'altro non si tratta di un micro-organosmo comunemente coinvolto nelle infezioni delle basse vie urinarie. Lei non ci riferisce perché il tampone sia stato eseguito, quali disturbi accusi il ragazzo e se vi sia stata o vi sia tuttora una secrezione attiva dall'uretra (macchie sugli indumenti intimi, eccetera). Spesso questi tamponi, specie se eseguiti "a secco" in assenza di secrezione sono falsamente positivi, ovvero si tratta di batteri innocui che colonizzano la pelle dell'area ano-genitale e dell'ultimo tratto dell'uretra. In questi casi la terapia antibiotica non è necessaria e, se troppo si insiste, addirittura controproducente.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Grazie gent.mo dr. Paolo Piana per la celerità e per la spiegazione.
Ciò che ha portato mia figlio a sottoporsi a tampone uretrale sono stati i seguenti sintomi:
- fastidio e lieve bruciore nell'urinare
- secrezioni trasparenti non abbondanti
- linfonodo inguinale destro lievemente ingrossato.
Tuttora presenti dopo diversi giorni di antibiotico (tampone eseguito il 21/8/20).
Grazie, saluti dalla Romagna (Cesena)
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
È molto probabile dunque che non si tratti di un problema infettivo, buona parte delle irritazioni della prostata nel giovane sono dovute a semplice congestione della ghiandola (alimentazione irregolare, funzione intestinale non soddisfacente, attività sessuale eccessiva, eccetera). In ogni caso prima di insistere con ulteriori terapie empiriche è indispensabile che la situazione sia valutata direttamente da un nostro Collega specialista in urologia.
[#4]
Utente
Utente
Grazie dottore dei consigli, la terremo aggiornato.

Saluti, buon lavoro.