Prostatite cronica
Buonasera a tutti!
Mi scuso in anticipo per eventuali termini utilizzati in maniera scorretta
Sono un ragazzo di 19 anni, negli scorsi mesi ho avuto problemi alla prostata.
Intorno a Marzo 2020 ho iniziato a provare dolore/fastidio durante la minzione, andai dalla guardia medica e dopo avermi diagnosticato una cistite mi dissero di prendere fermenti lattici e un integratore alimentare (il cistiflux) per 1 settimana (forse 2 non ricordo)
La situazione passò, ma si ripresentò 2 volte, la seconda volta fu verso Giugno 2020 e mi accorsi che provavo bruciore durante l'eiaculazione.
A quel punto chiamami un urologo, e infatti come sospettavo, dopo un esame prostatico mi diagnosticò una prostatite cronica non batterica; mi disse di non bere alcolici, non mangiare speziato, di eiaculare ogni 3 giorni e di prendere il Permixon 1 volta al giorno per 3 mesi e le supposte Orudis per 7 giorni 2 volte al giorno (le interruppi poichè mi causavano diarrea e forti crampi addominali).
La situazione si calmò, sono partito per una vacanza a fine Luglio 2020 e incoscientemente non ho regolato alcol e cibo ne ho eiaculato regolarmente (più o meno lo stesso ritmo che descrivo in seguito), ovviamente la situazione è peggiorata.
Sono tornato dall'urologo, mi ha giustamente rimproverato di continuare a evitare alcolici e cibi speziati, bere molta acqua e eiaculare ogni 3 giorni.
C'è da sapere a riguardo che negli ultimi besi ho bevuto troppo, mangiato male, e non ho avuto eiaculazioni regolari (piuttosto periodi medio-lunghi di astinenza ad esempio dai 7 ai 10 giorni e giorni dove la masturbazione avveniva anche 2 o 3 volte al giorno)
In seguito alla visita il dottore mi ha dato per 1 settimana le supposte Mictlase (le ho prese per 5 giorni), inoltre mi ha detto che se i fastidi continuavano avremmo fatto un esame dello sperma per cercare eventuali infezioni.
Adesso sono passate 3 settimane dalla visita, non sto bevendo e sto mangiano bene, eiaculo regolarmente ogni 2/3 giorni (a volte anche ogni giorno, ma cerco di far passare almeno 24 ore), spesso subito dopo l'eiaculazione provo tensione nello zona pelvica, poco sopra il pene ma leggermente sotto l'intestino, che dura per 1 ora più o meno, non provo dolore ne bruciore durante l'eiaculazione ne durante la minzione, ma la zona rimane in tensione (come se venisse pressata) e ovviamente provo fastidio (anche leggermente alla punta del glande) finchè non passa.
La mia domanda è: dovrei eiaculare meno frequentemente, ogni 4 giorni/1 settimana?
(so che anche eiaculare troppo infiamma), inoltre dovrei ricontattare l'urologo e avvertirlo di questa situazione o aspettare ancora un pò e vedere che succede?
insomma è una situazione anomala o è il normale decorso della malattia?
Ringrazio in anticipo e mi scuso ancora per eventuali termini errati.
Buona serata a tutti!
Mi scuso in anticipo per eventuali termini utilizzati in maniera scorretta
Sono un ragazzo di 19 anni, negli scorsi mesi ho avuto problemi alla prostata.
Intorno a Marzo 2020 ho iniziato a provare dolore/fastidio durante la minzione, andai dalla guardia medica e dopo avermi diagnosticato una cistite mi dissero di prendere fermenti lattici e un integratore alimentare (il cistiflux) per 1 settimana (forse 2 non ricordo)
La situazione passò, ma si ripresentò 2 volte, la seconda volta fu verso Giugno 2020 e mi accorsi che provavo bruciore durante l'eiaculazione.
A quel punto chiamami un urologo, e infatti come sospettavo, dopo un esame prostatico mi diagnosticò una prostatite cronica non batterica; mi disse di non bere alcolici, non mangiare speziato, di eiaculare ogni 3 giorni e di prendere il Permixon 1 volta al giorno per 3 mesi e le supposte Orudis per 7 giorni 2 volte al giorno (le interruppi poichè mi causavano diarrea e forti crampi addominali).
La situazione si calmò, sono partito per una vacanza a fine Luglio 2020 e incoscientemente non ho regolato alcol e cibo ne ho eiaculato regolarmente (più o meno lo stesso ritmo che descrivo in seguito), ovviamente la situazione è peggiorata.
Sono tornato dall'urologo, mi ha giustamente rimproverato di continuare a evitare alcolici e cibi speziati, bere molta acqua e eiaculare ogni 3 giorni.
C'è da sapere a riguardo che negli ultimi besi ho bevuto troppo, mangiato male, e non ho avuto eiaculazioni regolari (piuttosto periodi medio-lunghi di astinenza ad esempio dai 7 ai 10 giorni e giorni dove la masturbazione avveniva anche 2 o 3 volte al giorno)
In seguito alla visita il dottore mi ha dato per 1 settimana le supposte Mictlase (le ho prese per 5 giorni), inoltre mi ha detto che se i fastidi continuavano avremmo fatto un esame dello sperma per cercare eventuali infezioni.
Adesso sono passate 3 settimane dalla visita, non sto bevendo e sto mangiano bene, eiaculo regolarmente ogni 2/3 giorni (a volte anche ogni giorno, ma cerco di far passare almeno 24 ore), spesso subito dopo l'eiaculazione provo tensione nello zona pelvica, poco sopra il pene ma leggermente sotto l'intestino, che dura per 1 ora più o meno, non provo dolore ne bruciore durante l'eiaculazione ne durante la minzione, ma la zona rimane in tensione (come se venisse pressata) e ovviamente provo fastidio (anche leggermente alla punta del glande) finchè non passa.
La mia domanda è: dovrei eiaculare meno frequentemente, ogni 4 giorni/1 settimana?
(so che anche eiaculare troppo infiamma), inoltre dovrei ricontattare l'urologo e avvertirlo di questa situazione o aspettare ancora un pò e vedere che succede?
insomma è una situazione anomala o è il normale decorso della malattia?
Ringrazio in anticipo e mi scuso ancora per eventuali termini errati.
Buona serata a tutti!
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È un normale percorso collegato lo Stato infiammatorio della prostata, utile seguire i consigli del collega anche per quanto riguarda la frequenza eiaculatoria e direi a questo punto di eseguire una spermiocultura per germi comuni clamidia candida trichomonas e HPV
Dr. Andrea Militello.
Specialista in UROLOGIA ANDROLOGIA.
Ecografia, urodinamica
www.urologia-andrologia.net
www.andrologiamilitello.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.5k visite dal 26/08/2020.
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