Postumi epididimite
Gentili medici,
ho avuto una epididimite curata con rocefin ed i dolori sono scomparsi.
A seguito degli esami culturali sono risultato positivo alla clamidia e all'ureaplasma, quindi ho assunto diversi antibiotici per il persistere dei sintomi (ciproxin, zitromax, oflocin, iosalide, e poi ancora zitromax)consistenti in secrezione uretale seppur veramente modesta, sensazione di dover urinare in modo anomalo e di un corpo estraneo nell'uretra : finalmente, dopo l'ennesima cura, gli esami sono risultati NEGATIVI per aerobi e miceTI, UREAPLASMA, CLAMIDIA (PCR real time). Anche la mia ragazza si è curata ed anche lei è risultata infine negativa, inoltre abbiamo rapporti rigorosamente protetti.
Ora non ho più la pur modestissima secrezione che avevo prima, ma noto che dopo aver urinato es. dopo 5 min sento ancora questo fastidio strano e noto una goccia di liquido trasparente. Ma il sintomo attualmente è solo questo e limitato a quel momento. Non ho più la sensazione impellente di dover urinare etc.
Sono angosciato e vi chiedo:
1) ho eseguito gli esami troppo presto rispetto alla fine della cura (ho aspettato solo 3 giorni)?
2) quanto è attendibile quell'esame (pcr real time) ove la clamidia avesse invaso la prostata?
3) che peso devo dare a questo sintomo?
4)devo farmi visitare nuovamente?
non ce la faccio più e i medici cui disgraziatamente mi sono rivolto sembrano tranquilli, prendono la cosa con leggerezza, mentre io sono ormai esasperato ed angosciato.
Cordialmente
ho avuto una epididimite curata con rocefin ed i dolori sono scomparsi.
A seguito degli esami culturali sono risultato positivo alla clamidia e all'ureaplasma, quindi ho assunto diversi antibiotici per il persistere dei sintomi (ciproxin, zitromax, oflocin, iosalide, e poi ancora zitromax)consistenti in secrezione uretale seppur veramente modesta, sensazione di dover urinare in modo anomalo e di un corpo estraneo nell'uretra : finalmente, dopo l'ennesima cura, gli esami sono risultati NEGATIVI per aerobi e miceTI, UREAPLASMA, CLAMIDIA (PCR real time). Anche la mia ragazza si è curata ed anche lei è risultata infine negativa, inoltre abbiamo rapporti rigorosamente protetti.
Ora non ho più la pur modestissima secrezione che avevo prima, ma noto che dopo aver urinato es. dopo 5 min sento ancora questo fastidio strano e noto una goccia di liquido trasparente. Ma il sintomo attualmente è solo questo e limitato a quel momento. Non ho più la sensazione impellente di dover urinare etc.
Sono angosciato e vi chiedo:
1) ho eseguito gli esami troppo presto rispetto alla fine della cura (ho aspettato solo 3 giorni)?
2) quanto è attendibile quell'esame (pcr real time) ove la clamidia avesse invaso la prostata?
3) che peso devo dare a questo sintomo?
4)devo farmi visitare nuovamente?
non ce la faccio più e i medici cui disgraziatamente mi sono rivolto sembrano tranquilli, prendono la cosa con leggerezza, mentre io sono ormai esasperato ed angosciato.
Cordialmente
[#1]
AL FINE DI VERIFICARE UNA EFFETTIVA GUARIGIONE è NECESSARIO RIPETERE GLI ESAMI COLTURALI(TAMPONE URETRALE , SPERMIOCOLTURA EV. TEST DI STAMEY) ALMENO 10 - 15 GIORNI DOPO IL TRATTAMENTO , 3 GIORNI è DECISAMENTE TROPPO PRESTO.
LA PCR quantitativa in tempo reale (rtq-PCR), è un metodo di amplificazione (reazione a catena della polimerasi o PCR) e quantificazione simultanee del DNA abbastanza sensibile nell'individuare la presenza della Chlamydia.
CORDIALI SALUTI
LA PCR quantitativa in tempo reale (rtq-PCR), è un metodo di amplificazione (reazione a catena della polimerasi o PCR) e quantificazione simultanee del DNA abbastanza sensibile nell'individuare la presenza della Chlamydia.
CORDIALI SALUTI
Dott. Mario De Siati Urologo-Andrologo esercita a Foggia,Taranto,Altamura (Bari),Brindisi
[#2]
Caro lettore ,
in presenza di questi problemi infiammatori che interessano le vie uro-seminali, frequentemente i sintomi, i disturbi lamentati tendono ad andare oltre la reale risoluzione del problema infiammatorio e quindi stia tranquillo!
Infine la PCR, da lei fatta, è attualmente l'esame che ci permetta con più precisione di escludere la presenza o meno di un microrganismo come la Chlamydia.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
in presenza di questi problemi infiammatori che interessano le vie uro-seminali, frequentemente i sintomi, i disturbi lamentati tendono ad andare oltre la reale risoluzione del problema infiammatorio e quindi stia tranquillo!
Infine la PCR, da lei fatta, è attualmente l'esame che ci permetta con più precisione di escludere la presenza o meno di un microrganismo come la Chlamydia.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.1k visite dal 09/04/2009.
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