Cistite e candida
Salve, ho 29 anni ho avuto il primo episodio di cistite a 20, curato con tavanic 500 per 5 giorni.
successivamente dopo la brutta esperienza ho cominciato a somatizzare e dopo varie visite urologiche mi è stato detto dall'urologo (il piu onesto) che la mia era ansia e quindi somatizzavo.
dunque mi reco dallo psichiatra e da circa 10 anni a causa di disturbo ossessivo compulsivo ho curato l'ansia e quindi anche le somatizzazione, infatti fino al 2020 nessuna cistite o prostatite.
a novembre 2019 mi comincia una candida che comprende pene inguine e ano.
dopo vari mesi di averla curata come psoriasi a causa dell'ignoranza della prima dermarologa, mi rivolgo ad una nuova e dopo il tampone mi prescrive diflucan.
finisco la cura e tutto passa.
durante il covid dopo un periodo di forte stress e inoltre dopo aver sospeso tutti i farmaci che prendevo (zoloft e aripiprazolo) mi viene una febbre a 39 con dei sintomi simili a cistite.
dunque il medico mi prescrive nuovamente tavanic per 5 giorni, ma io lo prolungo per 10 giorni.
tutto sparito, ma ritorna la candida e dunque di nuovo diflucan.
venerdi scorso (dopo 3 mesi) mi ritorna la febbre a 39, purtroppo essendo venerdi, faccio esame di urine, ma non urinocultura per evitare di aspettare martedi e quindi stare 4 giorni con la febbre a 39.
all'esame risultano 75 leucociti e forte flora batterica, dunque il medico mi prescrive nuovamente tavanic 500 e domenica mi passa la febbre.
premetto che dopo l'episodio di cistite a marzo, dopo un mese ho fatto urincultura, spermiocultura ed ecografia l basso addome.
tutto normale e tutti gli esami negativi.
ora la mia domanda è: puo essere oltre al nervosismo che sicuramente abbassa le difese, ci possa essere proprio una carenza di difese immunitarie e dunque fare una cura di probiotici o anche di integratori tipo imunogen dna?
grazie in anticipo
successivamente dopo la brutta esperienza ho cominciato a somatizzare e dopo varie visite urologiche mi è stato detto dall'urologo (il piu onesto) che la mia era ansia e quindi somatizzavo.
dunque mi reco dallo psichiatra e da circa 10 anni a causa di disturbo ossessivo compulsivo ho curato l'ansia e quindi anche le somatizzazione, infatti fino al 2020 nessuna cistite o prostatite.
a novembre 2019 mi comincia una candida che comprende pene inguine e ano.
dopo vari mesi di averla curata come psoriasi a causa dell'ignoranza della prima dermarologa, mi rivolgo ad una nuova e dopo il tampone mi prescrive diflucan.
finisco la cura e tutto passa.
durante il covid dopo un periodo di forte stress e inoltre dopo aver sospeso tutti i farmaci che prendevo (zoloft e aripiprazolo) mi viene una febbre a 39 con dei sintomi simili a cistite.
dunque il medico mi prescrive nuovamente tavanic per 5 giorni, ma io lo prolungo per 10 giorni.
tutto sparito, ma ritorna la candida e dunque di nuovo diflucan.
venerdi scorso (dopo 3 mesi) mi ritorna la febbre a 39, purtroppo essendo venerdi, faccio esame di urine, ma non urinocultura per evitare di aspettare martedi e quindi stare 4 giorni con la febbre a 39.
all'esame risultano 75 leucociti e forte flora batterica, dunque il medico mi prescrive nuovamente tavanic 500 e domenica mi passa la febbre.
premetto che dopo l'episodio di cistite a marzo, dopo un mese ho fatto urincultura, spermiocultura ed ecografia l basso addome.
tutto normale e tutti gli esami negativi.
ora la mia domanda è: puo essere oltre al nervosismo che sicuramente abbassa le difese, ci possa essere proprio una carenza di difese immunitarie e dunque fare una cura di probiotici o anche di integratori tipo imunogen dna?
grazie in anticipo
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Le infezioni delle vie urinarie nella maggior parte dei casi sono causate da batteri provenienti dal proprio intestino, dove si trovano in grandissimo numero senza dare problemi fin tanto che qualcosa non ne altera l'equilibrio. A questo squilibrio intestinale possono concorrere mole cause, anche psicosomatiche, ma perlopiù molto più concrete, come ad esempio una alimentazione scorretta ed una idratazione insufficiente. Gli antibiotici ovviamente concorrono pesantemente a questo squilibrio, ma è pur vero che talora non se ne può fare a meno, in particolare quando vi è febbre alta od altri segni di complicazione. In queste situazioni e nelle loro sequele è ovviamente indispensabile cercare di compensa con l'assunzione di fermenti lattici, probiotici, yoghurt e quant'altro utile ad ottenere una funzione intestinale la più regolare possibile.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
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Pensiamo che quando si tratta di medicina e terapie è meglio seguire il consiglio dei professionisti e non degli amici. Il d-mannosio nei maschi non si è mai dimostrato molto utile, poiché le infezioni delle vie urinarie nel maschio sono praticamente sempre prostaititi e non cistiti come nella femmina.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 3.4k visite dal 20/07/2020.
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.