Problemi post intervento di incisione collo vescicale
Preferisco aprire un nuovo consulto in quanto a mio avviso il problema si è evoluto rispetto alle fasi precedenti.
Il 19 settembre dell'anno scorso subisco un intervento di incisione del collo della vescica per stenosi.
Non mi viene prospettata la via dell'alfalitico come soluzione soddisfacente; solo quella dell'intervento.
Subito dopo l'operazione ho avuto più problemi di prima con una sensazione di urinare dal pene insostenibile e permanente.
(non passava nemmeno quando urinavo) al punto che ho dovuto assumere ansiolitici per dormire.
Solo a novembre la situazione migliora grazie al pelviprost.
In seguito sono stato da ben 10 urologici diversi e mi è stato diagnosticato di tutto, Vescica iperattiva, cistite, prostatite cronica abaterrica.
Mi sono stati prescritti antidolorifici, anticolinergici e cicli di onde d'urto; nessuna di queste cose a fatto effetto.
La situazione attuale, a mesi dall'intervento è la necessità di urinare ogni due ore dovuta ad una parestesia/ bruciore al pene.
Questo bruciore è accompagnato da formicolii e bruciori alla zona del perineo che solo recentemente fanno sospettare di una trauma al plesso pudendo.
Inoltre, nelle ultime settimane ho notato un calo sensibile della spinta eiculatoria mentre nei mesi precedenti non avevo avuto alcun problema.
Le mie domande allora sono due:
1) Può l'intervento in qualche modo avere offeso un nervo del plesso pudendo?
2) Se la retraiaculazione non si manifesta subito dopo l'intervento, si può manifestare comunque mesi dopo, oppure questa spinta eiculatoria bassa è frutto di qualcos'altro sopravvenuto ora?
Il 19 settembre dell'anno scorso subisco un intervento di incisione del collo della vescica per stenosi.
Non mi viene prospettata la via dell'alfalitico come soluzione soddisfacente; solo quella dell'intervento.
Subito dopo l'operazione ho avuto più problemi di prima con una sensazione di urinare dal pene insostenibile e permanente.
(non passava nemmeno quando urinavo) al punto che ho dovuto assumere ansiolitici per dormire.
Solo a novembre la situazione migliora grazie al pelviprost.
In seguito sono stato da ben 10 urologici diversi e mi è stato diagnosticato di tutto, Vescica iperattiva, cistite, prostatite cronica abaterrica.
Mi sono stati prescritti antidolorifici, anticolinergici e cicli di onde d'urto; nessuna di queste cose a fatto effetto.
La situazione attuale, a mesi dall'intervento è la necessità di urinare ogni due ore dovuta ad una parestesia/ bruciore al pene.
Questo bruciore è accompagnato da formicolii e bruciori alla zona del perineo che solo recentemente fanno sospettare di una trauma al plesso pudendo.
Inoltre, nelle ultime settimane ho notato un calo sensibile della spinta eiculatoria mentre nei mesi precedenti non avevo avuto alcun problema.
Le mie domande allora sono due:
1) Può l'intervento in qualche modo avere offeso un nervo del plesso pudendo?
2) Se la retraiaculazione non si manifesta subito dopo l'intervento, si può manifestare comunque mesi dopo, oppure questa spinta eiculatoria bassa è frutto di qualcos'altro sopravvenuto ora?
[#1]
Gent.le utente
Alla prima domanda Le rispondo che e' impossibile ledere il pudendo per una RTU del collo.
Alla seconda Le risposndo che se viene aperto il collo vescicale l'eiaculazione si avverte da subito.
Infine i suoi disturbi possono benissimo essere compatibili con una fastidiosa prostatite la cui cura puo' essere lunga e che cmq non esiste una pozione miracolosa ne' tantomeno gli antibiotici o antisettici.
Abitudini di vita e alimentari insieme ad antiflogistici e soprattutto a continuita' di cura hanno perlopiu la possibilita' cmq di uscirne.
Si fermi da un urologo , nessuno ha "la pozione magica"!
Cordialmente
Alla prima domanda Le rispondo che e' impossibile ledere il pudendo per una RTU del collo.
Alla seconda Le risposndo che se viene aperto il collo vescicale l'eiaculazione si avverte da subito.
Infine i suoi disturbi possono benissimo essere compatibili con una fastidiosa prostatite la cui cura puo' essere lunga e che cmq non esiste una pozione miracolosa ne' tantomeno gli antibiotici o antisettici.
Abitudini di vita e alimentari insieme ad antiflogistici e soprattutto a continuita' di cura hanno perlopiu la possibilita' cmq di uscirne.
Si fermi da un urologo , nessuno ha "la pozione magica"!
Cordialmente
Dott.Roberto Mallus
[#2]
Utente
Mi scusi dottore, ma io prima dell'operazione non accusavo tutti questi disturbi. Com'è possibile che sono insorti all'indomani dell'operazione? Volevo inoltre approfittare della sua gentilezza per capire se un flusso massimo di 14ml/s con ristagno nulla si può considerare un risultato soddisfacente.
[#3]
Una prostatite proprio a causa di ripetute infiammazioni uretrali nel tempo puo far diminuire l'elasticita' del collo vescicale che diventa anelastico e puo' provocare una sclerosi del collo.
L'eiaculazione retrograda , aperto il collo sufficientemente e' inevitabile ed avviene gia' dopo l'intervento di incisione del collo vescicale
Un flusso a 14 ml e' in effetti basso sempre che si abbia urinato come di norma e non si abbia urinato male per fattori i piu' diversi( scarso volume urinario, o semplicemente perchè si viene disturbati gia' solo dalla presenza di una persona).
A qs punto Le pongo delle domande:
1 : la sua eta'
2) quando ha eseguito la flussimetria ha urinato come al solito o pensa di non avere urinato come suo solito?
3) Quale era la sintomatologia per la quale si e' rivolto ad un urologo?
L'eiaculazione retrograda , aperto il collo sufficientemente e' inevitabile ed avviene gia' dopo l'intervento di incisione del collo vescicale
Un flusso a 14 ml e' in effetti basso sempre che si abbia urinato come di norma e non si abbia urinato male per fattori i piu' diversi( scarso volume urinario, o semplicemente perchè si viene disturbati gia' solo dalla presenza di una persona).
A qs punto Le pongo delle domande:
1 : la sua eta'
2) quando ha eseguito la flussimetria ha urinato come al solito o pensa di non avere urinato come suo solito?
3) Quale era la sintomatologia per la quale si e' rivolto ad un urologo?
[#4]
Utente
Evidentemente mi sono espresso male. Vorrei però far capire che l'eiaculazione a fine intervento era praticamente intatta e così è stato per diversi mesi. Solo nelle ultime settimane c'è una spinta ed una quantità ribassata e non capisco da cosa dipende.
di seguito le rispondo alle domande
1 ho 34 anni
2 non penso di avere urinato bene. Il flusso era scarso in quei due giorni poi ha ripreso. Inoltre il il flusso non era molto 150 ml ma questo perché a 200 ml io non riesco più a trattenere
3 I prima dell'operazione erano uno stimolo urinario dalla punta dell'uretra ogni 15 minuti praticamente. nient'altro. è stato attribuito alla stenosi ma dopo l'operazione sono peggiorato, stimolo urinario continuo anche quando andavo in bagno e dolori nella zona del collo della vescica.
di seguito le rispondo alle domande
1 ho 34 anni
2 non penso di avere urinato bene. Il flusso era scarso in quei due giorni poi ha ripreso. Inoltre il il flusso non era molto 150 ml ma questo perché a 200 ml io non riesco più a trattenere
3 I prima dell'operazione erano uno stimolo urinario dalla punta dell'uretra ogni 15 minuti praticamente. nient'altro. è stato attribuito alla stenosi ma dopo l'operazione sono peggiorato, stimolo urinario continuo anche quando andavo in bagno e dolori nella zona del collo della vescica.
[#6]
Utente
Dopo l'intervento sì ma, onestamente, a parte il flusso, vorrei capire le possibili cause del resto dei sintomi. Del resto credo che possiamo concordare sul fatto che una prostatite non può comparire in due giorni, in concomitanza di un intervento chirurgico che, tra l'altro, interessa quella zona.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 13k visite dal 03/07/2020.
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