Ematuria e dolore al perineo

Buongiorno a tutti,
Maschio, 20 anni, non fumatore.

Pratico sport: corsa tutto l’anno e ciclismo solo d’estate circa 1000km.

Circa tre mesi fa ho avuto un caso di macroematuria iniziale, seguita da urina chiara, dopo essere tornato a casa con la bici da città con cui avevo fatto delle commissioni (5km in tutto) e avevo cominciato a sentire dolori al perineo.
Prima di questo episodio non usavo la bici da mesi e non avevo mai avuto alcun problema di questo genere neanche in giri di 150+ km (e adesso si era presentato con pochi chilometri in città).
Il giorno successivo senza andare in bici ho avuto ancora un episodio di macroematuria.
Da li in avanti nessun altro episodio.
Al verificarsi del primo episodio sono andato dall’urologo che mi ha prescritto: esame delle urine, esame del sangue, uretrocistoscopia, eco addome completo.
Tutti gli esami fatti entro 5gg sono risultati negativi, nessun problema.
Adesso a distanza di 3 mesi, senza mai essere salito su una bici, ho riprovato pochi giorni fa ad andarci (pochi chilometri per commissioni) e si sono ripresentati i dolori al perineo con una sensazione di necessitá di minzionare continua.
Il dolore è abbastanza forte e non mi consente di andare in bici.
La fortuna è che non si sia verificata ematuria però non è neanche possibile dover stare fermi senza capire quale sia il problema.
Qualunque consiglio o considerazione è molto gradito/a.
Secondo voi può essere legato alla prostata?
Aggiungo che non ho nessun problema nel minzionare a meno di quando salgo in bici.
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Dr. Andrea Militello Urologo, Andrologo, Sessuologo, Patologo della riproduzione 2.6k 107
Il tutto potrebbe essere legato ad un processo infiammatorio prostatico ma non possiamo escludere per quanto riguarda il dolore anche una compressione delle fibre anteriori del nervo pudendo

Dr. Andrea Militello.

Specialista in UROLOGIA ANDROLOGIA.

Ecografia, urodinamica

www.urologia-andrologia.net

www.andrologiamilitello.

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Utente
Utente
Buongiorno dottore, la ringrazio per la celere risposta. Cosa mi consiglia di fare per cercare di risolvere questo problema? Visto che sono trascorsi 3 mesi di riposo e non c’è stato alcun miglioramento credo che non sia questa la via da intraprendere.
A quali ulteriori esami potrei sottopormi?