L' rx diretta renale può identificare calcoli di 3 mm?

Salve.
Vi scrivo perchè vorrei, gentilmente, dei chiarimenti riguardo al mio problema di calcolosi renale.
Premetto che 15 anni fa mi è stato diagnosticato un calcolo renale di acido urico, che fortunatamente si è sciolto grazie all'assunzione di una soluzione.
Ieri ho fatto un'ecografia renale ed il referto riporta tale esito:
Reni in sede con regolare morfologia, dimensioni ed ecostruttura.
Normale la quota parenchimale.
Non segni di idronefrosi.
A dx al terzo inferiore microcalcificazione di 3 mm in sede caliciale.

Ho effettuato un RX diretta renale ed il referto riporta il seguente esito:
Non si evidenziano immagini riferibili a calcoli rx opachi delle vie urinarie.
Ombre renali in sede.

Dato che l'Rx diretta renale non ha evidenziato calcoli, si può affermare con certezza che il calcolo sia di acido urico oppure c'è la probabilità che sia di calcio ma, essendo così piccolo, l'RX non l'ha identificato?
Grazie.
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.9k 1.9k
Ben si sa che la sensibilità di questi esami non è perfetta. Da una parte l'ecografia tende a sovrastimare le dimensioni di calcoli medio-piccoli fino anche ad un 30%. Per contro. la radiografia diretta semplice generalmente non vede calcoli più piccoli di 4-5 mm, a meno che abbiano un contenuto di calcio particolarmente alto (pertanto non si vedono i calcoli di acido urico). In questo esame, la qualità è anche molto influenzata dalla pulizia dell'intestino. In pratica, se volesse avere delle certezze, l'unico modo sarebbe quello di eseguire una TAC dell'addome senza mezzo di contrasto, che nella sua situazione parrebbe comunque ridondante per la quantità di raggi che comporta. In pratica, pensiamo che per ora sia corretto "accontentarsi", continuando a tenere sotto controllo la situazione con gli accertameti più semplici ripetuti ogni 1-2 anni.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
La ringrazio molto . Dottore, ma per la determinazione della composizione del calcolo è più indicativa l'rx diretta renale o la Tac? La litiasi urica e quella calcica appaiono entrambe radio-opache alla TAC? Da quanto ho capito,la radio-opacità dei calcoli di acido urico è del tutto assente all'rx diretta renale. Le faccio queste domande perchè 15 anni fa, nel corso di un'ecografia, mi fu diagnosticato un calcolo renale di 1 cm;la diretta renale non mostrò alcuna opacità, quindi l'urologo mi prescrisse Uralyt U e il calcolo si sciolse in breve tempo. All' epoca la determinazione della composizione chimica del calcolo, fatta procedendo fondamentalmente sulla base di quei due esami, fu determinante per la risoluzione del problema. Immagino che, anche questa volta, se il mio calcolo fosse di acido urico potrebbe sciogliersi con una terapia.
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.9k 1.9k
La composizione precisa del calcolo può avvenire solo in base ad una analisi fisico-chimica diretta, le indagini radiologiche possono solo presumere e perlopiù in modo piuttosto impreciso. Nella TAC vengono individuati tutti i calcoli, anche quelli non visibili alla radiografia diretta, ovvero che non contengono calcio (acido urico) o ne contengono pochissimo (fosfati).. Questo esame permette di misurare la compattezza di calcoli non troppo piccoli, e su questo si può ipotizzare la composizione, quantomeno quella prevalente. Disposse di queste notizio può essere d'aiuto all'urologo nel decidere che tipo di trattamento sia più opportuno.
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Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
Dottore, sono qui per aggiornarla circa la terapia che mi ha consigliato l'urologo. Per cercare di sciogliere il calcolo, sono stati consigliati i seguenti integratori:
- una settimana di Uralyt e una settimana di NURK (alternati) x 3 mesi.
Gradirei sapere cosa ne pensa a riguardo. Nel frattempo, la ringrazio per i suoi interventi.
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.9k 1.9k
Così facendo si cerca in mdo molto empirico di andare a cogliere un risultato sia su una composizione uratica (alcalinizzante), sia su quella ossalo-calcica (phyllantus). La nostra esperienza in questi casi non riporta realisticamente successi così clamorosi ... comunque per 3 mesi vale la pena di provare.