Disturbo asta del pene
Salve ho 30 anni, anni fa feci una visita urologica e a parte un vericocele e una leggera prostatite (urinavo spesso) nessun problema.
Diciamo che sessualmente mi sono "svegliato" un po' tardi e avendo adesso un partner fisso ho realizzato qualche problemino.
Sono abbastanza convinto di avere un frenulo leggermente corto, perchè se non correttamente lubrificato durante i rapporti sessuali tendo ad avere qualche doloretto di sorta.
Inoltre credo di avere un prepuzio "abbondante", perchè si accumula davvero un doppio strato di pelle sotto il glande (la discesa della pelle però avviene senza problemi) e quindi non credo di soffrire di parafimosi.
Ho prenotato una visita il prossimo mese quindi sono tutti quesiti che farò al medico e valuterò un'eventuale circoncisione o frenuloplastica per tagliare la testa al toro.
Ma eventualmente vorrei anche una vostra opinione.
Quello che però mi disturba è una sorta di cambiamento del mio pene negli ultimi 2/3 anni, mi spiego.
Ho sempre avuto una curvatura leggera verso su che non mi ha dato nessun problema.
Quello che ho notato è stato che l'asta nel mio pene in massima erezione non riesce piu a superare gli 80 gradi (verso il basso).
Insomma posso spingerlo con la mano fino a farlo diventare perpendicolare al corpo ma se spingo ulteriormente provo molto dolore.
Questo tendenzialmente non ha influito nei rapporti sessuali se non quelli dove il partner femminile stia sopra, metodologia per me impossibile in quanto dolorosa dato che il pene tenderebbe a superare i 90gradi durate l'atto.
Ho letto della malattia di peyronie, del pene curvo ecc.
ma sinceramente non mi ritrovo con quelle descrizioni, anche toccando il pene non mi sembra di avere delle placche alla base. Che il problema sia solo che il pene diventa troppo rigido? Aggiungo anche che contestualmente la contrazione del pene da eretto mi provoca una sorta di fastidio come se appunto fosse fin troppo rigido e stesse per "scoppiare".
Questo è ovviamente il motivo principale per cui mi farò visitare per chiedere spiegazioni all'urologo, ma in fase preliminare vorrei avere una vostra opinione al riguardo, se è un problema serio o semplicemente costituzione del mio corpo.
Grazie in anticipo
Diciamo che sessualmente mi sono "svegliato" un po' tardi e avendo adesso un partner fisso ho realizzato qualche problemino.
Sono abbastanza convinto di avere un frenulo leggermente corto, perchè se non correttamente lubrificato durante i rapporti sessuali tendo ad avere qualche doloretto di sorta.
Inoltre credo di avere un prepuzio "abbondante", perchè si accumula davvero un doppio strato di pelle sotto il glande (la discesa della pelle però avviene senza problemi) e quindi non credo di soffrire di parafimosi.
Ho prenotato una visita il prossimo mese quindi sono tutti quesiti che farò al medico e valuterò un'eventuale circoncisione o frenuloplastica per tagliare la testa al toro.
Ma eventualmente vorrei anche una vostra opinione.
Quello che però mi disturba è una sorta di cambiamento del mio pene negli ultimi 2/3 anni, mi spiego.
Ho sempre avuto una curvatura leggera verso su che non mi ha dato nessun problema.
Quello che ho notato è stato che l'asta nel mio pene in massima erezione non riesce piu a superare gli 80 gradi (verso il basso).
Insomma posso spingerlo con la mano fino a farlo diventare perpendicolare al corpo ma se spingo ulteriormente provo molto dolore.
Questo tendenzialmente non ha influito nei rapporti sessuali se non quelli dove il partner femminile stia sopra, metodologia per me impossibile in quanto dolorosa dato che il pene tenderebbe a superare i 90gradi durate l'atto.
Ho letto della malattia di peyronie, del pene curvo ecc.
ma sinceramente non mi ritrovo con quelle descrizioni, anche toccando il pene non mi sembra di avere delle placche alla base. Che il problema sia solo che il pene diventa troppo rigido? Aggiungo anche che contestualmente la contrazione del pene da eretto mi provoca una sorta di fastidio come se appunto fosse fin troppo rigido e stesse per "scoppiare".
Questo è ovviamente il motivo principale per cui mi farò visitare per chiedere spiegazioni all'urologo, ma in fase preliminare vorrei avere una vostra opinione al riguardo, se è un problema serio o semplicemente costituzione del mio corpo.
Grazie in anticipo
[#1]
Buongiorno
In questo caso si può ipotizzare un’ipertrofia del legamento pubo-penieno o legamento sospensore del pene. Un contributo alla aumentata rigidità può essere attribuito inoltre ad iperattivazione della muscolatura perineale durante la fase di chiusura dello scarico venoso (corporoocclusione). Una valutazione andrologica è indispensabile , in tale occasione sarebbe opportuno allegare le foto del pene in erezione in tutte le 5 proiezioni (sopra sotto fronte e due lati).
In questo caso si può ipotizzare un’ipertrofia del legamento pubo-penieno o legamento sospensore del pene. Un contributo alla aumentata rigidità può essere attribuito inoltre ad iperattivazione della muscolatura perineale durante la fase di chiusura dello scarico venoso (corporoocclusione). Una valutazione andrologica è indispensabile , in tale occasione sarebbe opportuno allegare le foto del pene in erezione in tutte le 5 proiezioni (sopra sotto fronte e due lati).
Dr Mirco Castiglioni
Specialista in Urologia
Andrologo
[#2]
Utente
Grazie per la risposta dottore, alla visita che farò a breve porterò allora tali foto. Ammetto però che in rete non ho trovato molto riguardo sulla ipertrofia del legamento pubo-penieno o sulla iperattivazione della muscolatura perineale e la cosa mi ha un po' preoccupato. Se la sua diagnosi sarebbe confermata quali sarebbero le soluzioni da attuare? E' una situazione complicata? Grazie
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.6k visite dal 01/06/2020.
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