Febbricola intermittente e calcolo renale
Buongiorno,
Giovedì 28 maggio alle ore 1:00 vengo svegliato da atroci dolori alla schiena, che non diminuiscono anzi peggiorano soprattutto da seduto o sdraiato.
Alle ore 10 dopo 9 ore di sofferenza, vomito e dolori, vengo portato al vicino nosocomio, dove viene rilevata temperatura di 37.2C e pressione 140 / 85.
Alle 14 il dolore aumenta ancora, si sposta sul ventre, più lato destro che sinistro.
Fatta una tac, rivela calcolo intramurale dell'uretere dx con ectasia del bacinetto renale e lieve ingrossamento del tessuto perirenale.
Dimensioni del calcolo 3mm.
Ricevo cocktail di antidolorifici alle 15 e altro cocktail alle 17.
Alle 19 si constata remissione del dolore e vengo dimesso con l'indicazione di bere 2l di acqua diuretica al giorno e assumere Buscopan 3-4 volte al dì per controllare il dolore.
Assente reparto di urologia mi viene detto di andare in altro pronto soccorso qualora la colica si presentasse nuovamente.
Il giorno successivo 29 maggio alle 16 circa rilevo temperatura corporea in rapido aumento, raggiunge in un'ora i 38 gradi, poi scende a 37.8. Il medico curante prescrive 2cp di Ciproxin 500mg al dì per 7 giorni, prima di prenderlo raccogliere urine per urgente urinocoltura.
Ore 23 prendo Ciproxin, la mattina la febbre è 36.9. Il dolore alla schiena si ripresenta ma lieve, intermittente, non eccessivamente fastidioso.
30 maggio, ore 11 assumo seconda dose di Ciproxin.
Ore 14 accuso dolore moderato dietro alle caviglie e deambulazione difficoltosa, problema già riscontrato anni fa assumendo Levofloxacina.
Ore 16 la febbre è risalita a 37.4 (la mia temperatura basale consueta è 36.4 / 36.2).
Scarsamente fiducioso delle indicazioni del chirurgo al PS e del medico di famiglia, chiedo appuntamento ad un urologo di un noto ospedale rinomato in Italia, che mi vedrà lunedì (tra due giorni).
Bevo molto, le urine sono molto diluite e non avverto bruciore alla minzione.
A parte il lieve ma costante dolore sordo alla schiena all'incirca dove avevo avuto la colica renale, non avverto coliche né altri dolori.
Nessuna traccia del calcolo nelle urine (penso che dovrei accorgermene se dovesse uscire).
Intanto contatto la guardia medica per il dolore alle caviglie.
Suggerisce di interrompere Ciproxin e attendere il parere dell'urologo lunedì.
Non ho mai sofferto di coliche renali in vita mia, salvo un mese e mezzo fa, durò 2 ore e non conoscendo la patologia la scambiai per colite.
Non si fece alcuna indagine allora.
Chiedo lumi su cosa sia più opportuno fare in attesa della visita urologica di lunedì
Grazie e buona serata
Giovedì 28 maggio alle ore 1:00 vengo svegliato da atroci dolori alla schiena, che non diminuiscono anzi peggiorano soprattutto da seduto o sdraiato.
Alle ore 10 dopo 9 ore di sofferenza, vomito e dolori, vengo portato al vicino nosocomio, dove viene rilevata temperatura di 37.2C e pressione 140 / 85.
Alle 14 il dolore aumenta ancora, si sposta sul ventre, più lato destro che sinistro.
Fatta una tac, rivela calcolo intramurale dell'uretere dx con ectasia del bacinetto renale e lieve ingrossamento del tessuto perirenale.
Dimensioni del calcolo 3mm.
Ricevo cocktail di antidolorifici alle 15 e altro cocktail alle 17.
Alle 19 si constata remissione del dolore e vengo dimesso con l'indicazione di bere 2l di acqua diuretica al giorno e assumere Buscopan 3-4 volte al dì per controllare il dolore.
Assente reparto di urologia mi viene detto di andare in altro pronto soccorso qualora la colica si presentasse nuovamente.
Il giorno successivo 29 maggio alle 16 circa rilevo temperatura corporea in rapido aumento, raggiunge in un'ora i 38 gradi, poi scende a 37.8. Il medico curante prescrive 2cp di Ciproxin 500mg al dì per 7 giorni, prima di prenderlo raccogliere urine per urgente urinocoltura.
Ore 23 prendo Ciproxin, la mattina la febbre è 36.9. Il dolore alla schiena si ripresenta ma lieve, intermittente, non eccessivamente fastidioso.
30 maggio, ore 11 assumo seconda dose di Ciproxin.
Ore 14 accuso dolore moderato dietro alle caviglie e deambulazione difficoltosa, problema già riscontrato anni fa assumendo Levofloxacina.
Ore 16 la febbre è risalita a 37.4 (la mia temperatura basale consueta è 36.4 / 36.2).
Scarsamente fiducioso delle indicazioni del chirurgo al PS e del medico di famiglia, chiedo appuntamento ad un urologo di un noto ospedale rinomato in Italia, che mi vedrà lunedì (tra due giorni).
Bevo molto, le urine sono molto diluite e non avverto bruciore alla minzione.
A parte il lieve ma costante dolore sordo alla schiena all'incirca dove avevo avuto la colica renale, non avverto coliche né altri dolori.
Nessuna traccia del calcolo nelle urine (penso che dovrei accorgermene se dovesse uscire).
Intanto contatto la guardia medica per il dolore alle caviglie.
Suggerisce di interrompere Ciproxin e attendere il parere dell'urologo lunedì.
Non ho mai sofferto di coliche renali in vita mia, salvo un mese e mezzo fa, durò 2 ore e non conoscendo la patologia la scambiai per colite.
Non si fece alcuna indagine allora.
Chiedo lumi su cosa sia più opportuno fare in attesa della visita urologica di lunedì
Grazie e buona serata
[#1]
In questo momento l'unico provvedimento indiscutibile è sospendere l'antibiotico chinolonico, si potrà sostituire con qualcosa di diverso se la febbre tendesse ancora a salire, ma potrebbe non essere più necessario. Un calcolo di 3 mm ha elevate probabilità di essere espulso spontaneamente, ma purtroppo non la certezza. E' probabile che il nostro Collega le consigi un'altra combinazione di farmaci che si somministra in queste situazioni (terapia "espulsiva"). Quanto ci sarà da fare dipende dall'evoluzione nei prossimi giorni / settimane. In ogni caso è abbastanza raro che per un calcolo così piccolo si debbano prondere provvedimenti operativi.
Le consigliamo la lettura di questo nostro articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1194-coliche-renali-trattare-i-sintomi-o-risolvere-il-problema.html
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https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1194-coliche-renali-trattare-i-sintomi-o-risolvere-il-problema.html
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Dottore la ringrazio per la cortese e rapida risposta. Ho interrotto Ciproxin e durante la notte all"accrescere del dolore ho assunto una compressa di Voltaren a lento rilascio che ha efficacemente ridotto il dolore. Soffro di gastroduodenite cronica per cui alcune ore prima di assumere Voltaren avevo assunto Lucen 20.
La febbricola ieri si è fermata a 37.6, poi è scesa a 37.1 in serata.
Domani vedrò l'urologo, intanto la ringrazio nuovamente per il consiglio su Ciproxin. Purtroppo registro spesso reazioni avverse alle terapie antibiotiche. Ho letto il suo articolo e vedo che anche lei consiglia Voltaren come preferibile a Buscopan (indicato al PS). Voltaren ha anche ridotto significativamente il dolore alle caviglie e riesco nuovamente a deambulare senza difficoltà.
Le chiedo solo a cosa ritiene attribuibile la febbricola altalenante e se essa sia ragionevolmente compatibile con il semplice "scombussolamento" causato dalle circostanze.
Grazie e buona domenica
La febbricola ieri si è fermata a 37.6, poi è scesa a 37.1 in serata.
Domani vedrò l'urologo, intanto la ringrazio nuovamente per il consiglio su Ciproxin. Purtroppo registro spesso reazioni avverse alle terapie antibiotiche. Ho letto il suo articolo e vedo che anche lei consiglia Voltaren come preferibile a Buscopan (indicato al PS). Voltaren ha anche ridotto significativamente il dolore alle caviglie e riesco nuovamente a deambulare senza difficoltà.
Le chiedo solo a cosa ritiene attribuibile la febbricola altalenante e se essa sia ragionevolmente compatibile con il semplice "scombussolamento" causato dalle circostanze.
Grazie e buona domenica
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.3k visite dal 30/05/2020.
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