Febbre urosettica dopo ogni lavaggio vescicale

Salve,
scrivo per chiedere consigli riguardo a mio nonno.
88 anni, uno o due anni fa ha avuto episodi di ematuria per i quali ha fatto vari esami diagnostici: del sangue, delle urine (rilevata solo presenza di sangue nelle urine), TAC addome superiore e inferiore con contrasto, eco addome e visita chirurgica, tutti negativi a parte l'ecografia che richiedeva la tac per diagnosi differenziale di una massa opaca alla colecisti, rivelatasi poi un grosso calcolo ben noto da decenni, confermato dalla TAC.
Gli episodi di ematuria sono finiti e si sono ripresentati nell'autunno appena passato, più frequenti. Dopo esami del sangue e delle urine è stata eseguita un'ecografia con la quale è stato rilevato un papilloma di circa 20mm che è stato operato nel gennaio in via endoscopica. L'ematuria, costante nelle 2-3 settimane antecedenti l'operazione, è sparita dopo pochi giorni dall'intervento. E' stato richiamato dopo circa un mese per dei "lavaggi vescicali", una serie di 6 lavaggi, uno a settimana. Suppongo che sia una terapia biologica o chemioterapica in seguito all'intervento e al risultato istologico, che ha rilevato alcune cellule di carcinoma papillare di grado lieve, G1, non diffuse nelle altre zone della vescica.
Il primo "lavaggio" è andato bene, ma dopo, e siamo al quarto, ogni volta ha avuto episodi dopo poche ore dal trattamento di febbre urosettica, con picchi oltre 39°C e brividi scuotenti, come diagnosticato dal dottore che ha prescritto antibiotici (ciproxina) e cortisone la prima occasione, oltre a paracetamolo in caso di bisogno, solo antibiotici la seconda (per evitare un innalzamento di glicemia visto che soffre di iperglicemia, leggermente alterata dal primo trattamento di cortisone a quanto sembra). Parlando col chirurgo che ha eseguito i lavaggi, ha detto di prendere sempre la ciproxina 2 cp. il giorno prima della terapia, poi il giorno stesso e il giorno seguente. Oggi, nonostante gli antibiotici, è accaduto nuovamente questo episodio che, a detta del dottore e del chirurgo, è normale e può accadere ad ogni cateterizzazione. Stamattina, inoltre, è stato consultato (dal chirurgo appena citato) il chirurgo che ha eseguito l'intervento che ha assicurato che è tutto apposto, l'intervento è andato bene e il paziente è in perfetta salute, gli episodi di febbre urosettica sono normali e possono capitare e di non prendere alcun antibiotico, ma di lasciar sfebbrare il tutto da sé.

Mi domando se non c'è veramente alcun modo per prevenire questi episodi che creano un profondo disagio per mio nonno, non tanto per la febbre alta quanto per i forti tremori.

Grazie infinite e scusate per la lunga introduzione.
[#1]
Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173
caro utente un primo aiuto potrebbe essere eseguire un esame delle urine con urinocoltura per verificare se prima dell' istillaizione ci sia un infezione.

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio, faremo gli esami consigliati.

Cordiali saluti.
[#3]
Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111
Gentile lettore,
non ritengo che sia la regola avere episodi urosettici dopo lavaggi vescicali. Teoricamente questi episodi potrebbero essere giustificati da un anomalo reflusso di urina tra vescica e reni ("rflusso vescicoureterale"). Se i lavaggi vescicali sono necessari concorderei con l'idea di idonea profilassi antibiotica preliminare ai lavaggi stessi.

Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it

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