Gentile Dott. Paolo Piana
Gentile Dottore,
ho letto alcuni consulti sul sito cercando di informarmi riguardo una operazione che dovrei svolgere a breve.
Mi è stato diagnosticato un valicocele lato sx, non sono qui tanto per informarmi su esso quanto per capire alcune cose e chiarire dubbi sull'operazione.
Siccome i suoi consulti sono sempre puntuali e chiari mi piacerebbe poterne parlare con Lei, se ne avrà voglia e tempo:).
Sono un maschio di 30anni, e il medico suo collega del'asl che mi ha visitato mi ha detto che l'intervento consiste nel taglio circa inguinale e legatura del vaso vericoso tramite filo.
Se ho ben capito è un intervento in locale ossia non mi addormenteranno totalmente.
Il punto che non mi è chiaro è questo:una volta legata la vena rimane legata per sempre?
Ossia il filo è un filo che rimarrà talenell'organismo per sempre?
E non c'è possibilità si sleghi e lavena si ricanalizzi?
Oppure la vena viene tagliata e legata.
Non mi è molto chiaro come, una volta legata, tale vena non possa recidivare e aprirsi, inoltre vorrei capire se il filo rimarrà per sempreinterno al mio organismo.
Non riesco a reperire informazioni a riguardo e credo questo consulto possa davvero aiutarmi.
Cordialità
ho letto alcuni consulti sul sito cercando di informarmi riguardo una operazione che dovrei svolgere a breve.
Mi è stato diagnosticato un valicocele lato sx, non sono qui tanto per informarmi su esso quanto per capire alcune cose e chiarire dubbi sull'operazione.
Siccome i suoi consulti sono sempre puntuali e chiari mi piacerebbe poterne parlare con Lei, se ne avrà voglia e tempo:).
Sono un maschio di 30anni, e il medico suo collega del'asl che mi ha visitato mi ha detto che l'intervento consiste nel taglio circa inguinale e legatura del vaso vericoso tramite filo.
Se ho ben capito è un intervento in locale ossia non mi addormenteranno totalmente.
Il punto che non mi è chiaro è questo:una volta legata la vena rimane legata per sempre?
Ossia il filo è un filo che rimarrà talenell'organismo per sempre?
E non c'è possibilità si sleghi e lavena si ricanalizzi?
Oppure la vena viene tagliata e legata.
Non mi è molto chiaro come, una volta legata, tale vena non possa recidivare e aprirsi, inoltre vorrei capire se il filo rimarrà per sempreinterno al mio organismo.
Non riesco a reperire informazioni a riguardo e credo questo consulto possa davvero aiutarmi.
Cordialità
[#1]
In questo tipo di intervento (tecnica di Palomo), che è quallo che noi abbiamo da sempre adottato, si accede al funicolo spermatico attraverso una piccola incisione all'inguine, si isolano la vena (o più spesso le vene) dilatata/e, si sezionano e si legano. Si può utilizzare materiale riassorbibile o non riassorbibile, non vi è alcuna differenza. Anche utilizzando materiale riassorbibile la vena rimarrà certamente chiusa anche a lungo termine. L'intervento si può effettuare in anestesia unicamente locale, nella nostra pratica in genere si preferisce l'anestesia parziale spinale.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Ex utente
Gentile Dottore grazie per la risposta le vorrei gentilmente chiedere due cose.
1) ma il filo non riassorbibile andrebbe poi tolto dopo qualche tempo o lasciato in sede per sempre?
2) La seconda cosa che non capisco è questa: se viene invece usato filo riassorbibile una volta riassorbito perché la vena dilatata non si ricanalizzerebbe (dopo qualche meseseil filo si riassorbe non può più tenerla chiusa)? Non dovrebbe sempre rimanere strozzata per impedire futuro riafflussodi sangue?
Viene quindi la vena tagliata e asportata per impedire riaperture?
1) ma il filo non riassorbibile andrebbe poi tolto dopo qualche tempo o lasciato in sede per sempre?
2) La seconda cosa che non capisco è questa: se viene invece usato filo riassorbibile una volta riassorbito perché la vena dilatata non si ricanalizzerebbe (dopo qualche meseseil filo si riassorbe non può più tenerla chiusa)? Non dovrebbe sempre rimanere strozzata per impedire futuro riafflussodi sangue?
Viene quindi la vena tagliata e asportata per impedire riaperture?
[#3]
1) il nodo è talmente piccolo che anche se non si riassorbe non fa alcuna differenza
2) la stessa pressione del nodo provoca una sorta di cicatrizzazione permanente della vena che permane anche se il nodo si riassorbe
Crediamo che lei non si dovrebbe concentrare su questi dettagli assolutamente tecnici e di minima importanza. Farebbe allo stesso modo con chi le ripara il telefono cellulare' Stia sereno ...
2) la stessa pressione del nodo provoca una sorta di cicatrizzazione permanente della vena che permane anche se il nodo si riassorbe
Crediamo che lei non si dovrebbe concentrare su questi dettagli assolutamente tecnici e di minima importanza. Farebbe allo stesso modo con chi le ripara il telefono cellulare' Stia sereno ...
[#4]
Ex utente
La ringrazio per le risposte.
Diciamo che in generale per formazione, essendo un fisico, amo capire tutto. Qundi in realtà sì, faccio così un po' in ogni ambito :D, e lo farei anche per la riparazione di un cellulare quando non ne sarei capace da solo o comunque in qualunque ambito della vita e del sapere: devo spezzettare la conoscenza in principi primi. Purtroppo sono stato preparato e istruito per questo e insegno questo.
In secondo luogo ha perfettamente ragione, consciamente me ne rendo conto eforse sono stato un po' pedante, tuttavia l'idea di avere un corpo estraneo e non riassorbibile che permanga per sempre in me mi infastidisce. Per quanto quasi in punto indefinito mi infastidisce a un livello più o meno conscio e conoscendomi mi farebbe percepire come qualcosa di non mio dentro di me. Mi rendo conto sia una cosa psicologica, ma se potessi evitarlo preferirei ecco, anche per una questione di miglior rapporto con il post-operatorio.
La ringrazio per le risposte e lo sprono :)
Diciamo che in generale per formazione, essendo un fisico, amo capire tutto. Qundi in realtà sì, faccio così un po' in ogni ambito :D, e lo farei anche per la riparazione di un cellulare quando non ne sarei capace da solo o comunque in qualunque ambito della vita e del sapere: devo spezzettare la conoscenza in principi primi. Purtroppo sono stato preparato e istruito per questo e insegno questo.
In secondo luogo ha perfettamente ragione, consciamente me ne rendo conto eforse sono stato un po' pedante, tuttavia l'idea di avere un corpo estraneo e non riassorbibile che permanga per sempre in me mi infastidisce. Per quanto quasi in punto indefinito mi infastidisce a un livello più o meno conscio e conoscendomi mi farebbe percepire come qualcosa di non mio dentro di me. Mi rendo conto sia una cosa psicologica, ma se potessi evitarlo preferirei ecco, anche per una questione di miglior rapporto con il post-operatorio.
La ringrazio per le risposte e lo sprono :)
[#5]
L'evoluzione della chirurgia in tutti i campi sta portando sempre più spesso ad interventi a minore o minima invasività, che però si basano sull'utilizzo/inserimento di endoprotesi permanenti. Noi le auguriamo ovviamente di non averne mai bisogno, ma forse sarebbe meglio che si facesse fin d'ora una ragione della possibile necessità di portarsi apresso qualcosa di non suo, ma che le serve a stare meglio o rendere un intervento più breve o sicuro. Per quanto riguarda questo banale intervento per varicocele, allora non le resta che concordare con il nostro Collega che la opererà l'utilizzo di lacci unicamente in materiale riassorbibile. E' probabile che il Collega si farà una bella risata e sarete tutti contenti.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.5k visite dal 11/05/2020.
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