Problemi infiammatori delle vie urinarie
Buongiorno, sono un ragazzo di 34 anni, in buona salute, attento al cibo e sportivo.
Purtroppo ipocondriaco.
1 anno e mezzo fa ho avuto degli episodi di minzione frequente, nessun bruciore, solo una minzione ogni ora con quantitativo di urina tra i 250 e 350 ml.
Seguito da un vostro collega ho effettuato esame urine e urocultura (tutto negativo)
Cura antibiotica con ciproxin che non ha risolto nulla.
Ho fatto 1 ecografia alle basse vie urinarie che non ha evidenziato NULLA. Reni regolari, vescica ben distesa, prostata di piccole dimensioni e
residuo post minzionale è assente.
Nell'estate è passato tutto, sono stato molto bene... Purtroppo però un pomeriggio non sospetto, mentre urinavo, ho percepito un bruciore intenso lungo il pene ed è tornata la mia frequenza minzionale, insieme a lei anche il mio stato ansiogeno e accompagnato questa volta da una sensazione di fastidio e bruciore lieve ma persistente lungo il pene, specialmente dopo la minzione.
Sono tornato da un nuovo urologo, prostata regolare ma dolorante.
Mi ha fatto fare i seguenti esami: urocultura e spermiocultura (negativi)
Cura: Bactrim per 20 giorni che non ha risolto nulla.
Sempre su consiglio dell'urologo ho fatto ecografia e uroflussometria.
L'ecografia è risultata normale ma questa volta ha evidenziato delle microcalcificazioni alla prostata.
L'uroflussometria, a causa dell'ansia ho urinato molto male e i risultati sono stati un flusso massimo di 13 ml/s e un flusso medio di 9 ml/s
Il medico che mi segue, consapevole del mio stato d'ansia mi ha fatto rifare l'esame con il seguente risultato.
Flusso massimo 31 ml/s
Flusso medio 15 ml/s
Volume vuotato 387 ml
Grafico a campana
Mi ha detto che non è raro che soggetti ansiogeni abbiano difficoltà ad effettuare un esame come L'uroflussometria, ma che comunque l'esito ottenuto esclude ampiamente possibili ostruzioni del tratto cervico uretrale.
Mi ha detto che sono una persona soggetta a irritazione/infiammazione prostatica e che purtroppo di natura sono difficili da curare e bisogna armarsi di molta pazienza.
Bere molto, mangiare bene e tenere lo stress al minimo.
Sono stato congedato con questi consigli.
Chiedo solo se gli esami effettuati sono corretti e se, per i risultati ottenuti, posso stare tranquillo e non dare troppo peso quando si presentano questi fastidi irritativi, da qualche giorno in fase di miglioramento.
Grazie infinite e scusate la lunghezza del mio messaggio
Purtroppo ipocondriaco.
1 anno e mezzo fa ho avuto degli episodi di minzione frequente, nessun bruciore, solo una minzione ogni ora con quantitativo di urina tra i 250 e 350 ml.
Seguito da un vostro collega ho effettuato esame urine e urocultura (tutto negativo)
Cura antibiotica con ciproxin che non ha risolto nulla.
Ho fatto 1 ecografia alle basse vie urinarie che non ha evidenziato NULLA. Reni regolari, vescica ben distesa, prostata di piccole dimensioni e
residuo post minzionale è assente.
Nell'estate è passato tutto, sono stato molto bene... Purtroppo però un pomeriggio non sospetto, mentre urinavo, ho percepito un bruciore intenso lungo il pene ed è tornata la mia frequenza minzionale, insieme a lei anche il mio stato ansiogeno e accompagnato questa volta da una sensazione di fastidio e bruciore lieve ma persistente lungo il pene, specialmente dopo la minzione.
Sono tornato da un nuovo urologo, prostata regolare ma dolorante.
Mi ha fatto fare i seguenti esami: urocultura e spermiocultura (negativi)
Cura: Bactrim per 20 giorni che non ha risolto nulla.
Sempre su consiglio dell'urologo ho fatto ecografia e uroflussometria.
L'ecografia è risultata normale ma questa volta ha evidenziato delle microcalcificazioni alla prostata.
L'uroflussometria, a causa dell'ansia ho urinato molto male e i risultati sono stati un flusso massimo di 13 ml/s e un flusso medio di 9 ml/s
Il medico che mi segue, consapevole del mio stato d'ansia mi ha fatto rifare l'esame con il seguente risultato.
Flusso massimo 31 ml/s
Flusso medio 15 ml/s
Volume vuotato 387 ml
Grafico a campana
Mi ha detto che non è raro che soggetti ansiogeni abbiano difficoltà ad effettuare un esame come L'uroflussometria, ma che comunque l'esito ottenuto esclude ampiamente possibili ostruzioni del tratto cervico uretrale.
Mi ha detto che sono una persona soggetta a irritazione/infiammazione prostatica e che purtroppo di natura sono difficili da curare e bisogna armarsi di molta pazienza.
Bere molto, mangiare bene e tenere lo stress al minimo.
Sono stato congedato con questi consigli.
Chiedo solo se gli esami effettuati sono corretti e se, per i risultati ottenuti, posso stare tranquillo e non dare troppo peso quando si presentano questi fastidi irritativi, da qualche giorno in fase di miglioramento.
Grazie infinite e scusate la lunghezza del mio messaggio
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Gli accertamenti eseguiti sono corretti e così anche le indicazioni del nostro Collega sono ampiamente condivisibili. Purtroppo quando si è predispsosti ad infiammazioni o congestioni della prostata i disturbi possono avere una atteggiamento oscillante alternado fasi anche prolungate dii benessere con saltuarie riprese dei astidi, anche per cause non facilmente individuabili. Non esistendoi una terapia specifica di sicura efficacia, l'indicazione geneale più corretta è cquella di condurre uno stile di vita il più regolare possibile, sotto tutti i punti di vista.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Dr. Piana grazie infinite.
Le chiedo solo ancora una piccola precisazione, più che altro per calmare la mia testa...
Nella seconda uroflussometria, ho urinato spingendo abbastanza, non perché diversamente l'urina non esca, ma perché l'ansia di quell'esame e di quella condizione mi hanno portato a urinare in questo modo.
Il flusso massimo è 31 quindi decisamente buono...
Se io avessi una stenosi o un qualunque problema ostruttivo, spingendo avrei potuto falsare l'esame?
Oppure chi ha un'ostruzione, comunque in termini di flusso a più di tanto non arriva?
Giuro che ho finito grazie mille per il suo prezioso parere, buona giornata.
Le chiedo solo ancora una piccola precisazione, più che altro per calmare la mia testa...
Nella seconda uroflussometria, ho urinato spingendo abbastanza, non perché diversamente l'urina non esca, ma perché l'ansia di quell'esame e di quella condizione mi hanno portato a urinare in questo modo.
Il flusso massimo è 31 quindi decisamente buono...
Se io avessi una stenosi o un qualunque problema ostruttivo, spingendo avrei potuto falsare l'esame?
Oppure chi ha un'ostruzione, comunque in termini di flusso a più di tanto non arriva?
Giuro che ho finito grazie mille per il suo prezioso parere, buona giornata.
[#4]
Utente
Buongiorno e come sempre grazie in anticipo.
Riguardando l'esito dell'uroflussometria, l'urologo che ha refertato l'esame, ha scritto: "morfologia del flusso Regolare"
Su questo sito ho sentito parlare di morfologia del flusso a campana... È differente dal flusso regolare oppure è solo un modo differente di esprimere una diagnosi che rientra nei parametri di normalità?
Grazie mille e buon lavoro.
Riguardando l'esito dell'uroflussometria, l'urologo che ha refertato l'esame, ha scritto: "morfologia del flusso Regolare"
Su questo sito ho sentito parlare di morfologia del flusso a campana... È differente dal flusso regolare oppure è solo un modo differente di esprimere una diagnosi che rientra nei parametri di normalità?
Grazie mille e buon lavoro.
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Il flusso regolare è in effetti "a campana", facendo riferimento alla forma del grafico, come una U capovolta. Ovvero all'inizio il flusso è debole, per poi riforzarsi rapidamente, raggiungere e mantenere il massimo (questo dipende da quanta urina c'è in vescica), quindi ridursi rapidamente fino alla fine della minzione.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.4k visite dal 25/04/2020.
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