Il glande ed il pene

Gentili dottori Vi scrivo perchè sono in una situazione di difficoltà dalla quale non riesco ad uscire, ormai da più di un anno.

Ad inizio Giugno 2005, ho iniziato con dei bruciori al fondo dell'uretra che in pochi giorni sono aumentati considerevolmente.

Il mio medico mi ha prescrito una cura di antibiotici e delle supposte al cortisone, senza grossi risultati (TAVANIC e MICTASONE)

Ho consultato un urologo il quale mi ha visitato la prostata (ecografia compresa) e prescritto gli esami del sangue e delle urine.

Tutti gli esami erano negativi (PSA, etc. etc. esame urine con ricerca di batteri e virus, ricerca di sangue occulto nelle feci, etc.), ma nonostante questo mi hanno prescritto una cura antibiotica molto forte (iniezioni intramuscolari).

A Settembre dello scorso anno, non avendo risolto il problema il mio medico mi ha prescritto una visita proctologica.

Il proctologo ha diagnosticato una leggera proctite prescrivendomi una cura di schiume da applicare per via rettale. La cura ha sortito un certo effetto ma senza risolvere completamente la situazione.

Al successivo controllo mi è stata diagnosticata una forma di coccigodinia, prescrivendo ulteriormente una cura di schiume (diverse dalle precedenti, il PROCTOFOAM HC).

Oggi la situazione è la seguente: persistono bruciori che sembrano localizzati nella regione anale, non molto all'interno, verso l'alto, e si sviluppano con sensazioni dolorose alla base dell'uretra, lungo la medesima e sulla corona del glande. Il fenomeno è ciclico, alterno una settimana di apparente risoluzione a due (circa) di sofferenza. Ho notato che quando l'infiammazione è presente il glande ed il pene in prossimità del frenulo appaiono arrossati, l'urina diventa più gialla. Tende a scomparire duante il week end e ricomparire quando sto molto seduto in ufficio o in macchina. Inoltre ho notato che il fenomeno talvolta si intensifica dopo l'eiaculazione.

Sono disperato perchè non so come procedere. Il mio medico mi dice che è la prostata e che devo proseguire con gli antibiotici ma non mi sembra che questa cura faccia effetto. Se dovessi fare un bilancio la cura più efficace ad oggi si è rivelata quella delle schiume per via rettale (PROCTOFOAM HC) ma ormai sono circa sei mesi che le uso e non appena smetto il dolore riprende.

Cosa devo fare ? Qual'è il medico giusto al quale rivolgermi per risolvere il problema, urologo o proctologo ?

Ringrazio sentitamente in anticcipo.
[#1]
Dr. Giovanni Luca Giliberto Urologo, Andrologo 113 4
Gentile utente,
la sua situazione risulta complessa; si potrebbero prendere in considerazione diverse ipotesi; potrebbe essere possibile una sofferenza del pudendo, oltre, naturalmente, ad una flogosi prostatica od uretrale od una prostatodinia (a proposito, ha fatto dei tamponi uretrali?); il mio consiglio è quello di farsi seguire da un'urologo
Cordialissimi auguri
Dott. G.L. Giliberto

Dott. G.L. Giliberto

[#2]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
concordo con quanto affermato dal Collega GILIBERTO, fermo restando che non è detto che anche un Proctologo non possa esprimere un benvenuto parere.
Affettuosi auguri e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it

[#3]
Utente
Utente
Gentile Dottore, Egregio Professore,
grazie di cuore per il Vs. consiglio.
Per rispondere al Dott. Giliberto, non ho mai fatto tamponi uretrali. Solo l'esame delle urine e dello sperma completo (ricerca virus e microplasmi). Tutto negativo.
A completamento di quanto scritto precedentemente vorrei aggiungere che la miglior cura al momento è il MONURIL. Dopo una bustina il disturbo sembra regredito ma ad una settimana di distanza riprende. Ho già fatto un ciclo di 8 bustine (in 4 settimane). Tutto sembrava OK ma dopo 15 gg siamo tornati punto ed a capo.

Sto meditanto di farmi ricoverare in qualche clinica, potrebbe essere utile ? E' possibile in pochi giorni completare un ceck up con diversi medici ? Potrebbe essere utile o corro il rischio di creare più confusione ?

Grazie ancora e cordiali saluti
[#4]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentiel Utente,
a mio modo di vedere Lei non necessita di un ricovero. Dai dati che riferisce, anamnestici, sintomatologici e terapeutici, direi che siamo di fronte ad una probabile forma di infiammazione cronica.
Si, certo, potrebbe ricoverarsi per effettuare un esame completo dell'apparato uro-genitale alla ricerca di eventuali condizioni predisponenti anatomiche e/o funzionali (ostruzioni uretrali, ipertrofia prostatica, reflussi etc etc), ma a parte il fatto che alcuni dati sono gia in Suo possesso, si tratta di esami facilmente eseguibili in regime ambulatoriale.
In ogni caso, non concordo sulla terapia in atto. Prendere al volo una busta del farmaco che Lei cita non è una terapia. Nei casi come il Suo, che spesso divengono inveterati, occorre impostare una terapia cronica a bassi dosaggi farmacologici o di mantenimento a scopo profilattico. Ma decide lo Specialista, caso per caso, specie riguardo i tempi di trattamento, sempre molto lunghi, anche sino a 6 mesi. Be altro, come vede, cge una busta a settimana!
Affettuosi auguri e cordialissimi saluti.
prof. Giovanni MARTINO
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