Come curare la sabbiolina ai reni?
Qualche mese fa dopo bruciore e dolore alla minzione ho fatto esame di urine ed erano presenti ossalati di calcio.
Un mese fa avviso forti fitte ai reni con bruciore alla vescica il medico di famiglia prescrive ecografia addome completo ed esame delle urine.
Dall'ecografia risulta sabbiolina ai reni mentre dalle urine rari leucociti.
Come posso risolvere il problema della renella, visto che il bruciore si fa più intenso soprattutto all'assunzione di sodio, proteine e calcio?
Grazie anticipatamente
Grazia
Un mese fa avviso forti fitte ai reni con bruciore alla vescica il medico di famiglia prescrive ecografia addome completo ed esame delle urine.
Dall'ecografia risulta sabbiolina ai reni mentre dalle urine rari leucociti.
Come posso risolvere il problema della renella, visto che il bruciore si fa più intenso soprattutto all'assunzione di sodio, proteine e calcio?
Grazie anticipatamente
Grazia
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La nostra esperienza di molti decenni nel trattamento medico e operativo della calcolosi ci ha fatto perdere quasi totalmente la fiducia in queste diagnosi di fantomatica "sabbiolina" o "renella". Sta di fatto che nel corso degli ormai numerosissimi interventi endoscopici che ci portano ad osservare l'interno del rene, il riscontro di "sabbia" più o meno in sospensione è molto raro e limitato a circostanze molto particolari. Abbiamo invece imparato a riconoscere delle microsopiche incrostazioni della superficie interna del rene, a formare delle piccole placche. Queste sono il segno di una generica predisposizione alla formazione di calcoli, che appunto su queste placche in condizioni favorenti iniziano ad accrescersi, per poi staccarsi e seguire il loro variabile destino. Ovviamente queste incrostazioni sono ben ferme e non possono causare alcun disturbo, gli ecografisti sono tradizionalmente abituati a definirle erroneamente come "sabbia", solo le più giovani generazioni hanno imparato la lezione e non cadono più in questo equivoco. Parimenti, è abitudine diffusa (purtroppo anche di alcuni specialisti) invocare la "renella" come causa di dolori lombari od altri fastidi urinari che non si riescono a caratterizzare meglio, una scorciatoia neanche troppo onesta insomma. Pertanto, per tornare al suo caso, faremmo molta attenzione prima di porre una diagnosi così generica, la attenta valutazione dei suoi disturbi ed alcune indagini mirate sono doverose per chiarire la situazione. In quanto alla sua ipotetica predisposizione costituzionale alla formazione di calcoli, l'unica arma valida per ridurre il rischio è mantenere costantemente le urinediluite, assumendo molti liquidi durante la giornata, liquidi, bevande e cibi acquosi.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.7k visite dal 16/04/2020.
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