Dolore zona perianale dopo l’eiaculazione
Circa un mese fa a seguito di una spermiocoltura è risultato un batterio chiamato corynebacterium glucuronolyticum.
Tra gli antibiotici sensibili è risultata la tetraciclina che ho assunto per 15 giorni.
Terminato il ciclo, il dolore nella zona perianale (intendo quindi tra ano e testicoli) non è diminuito immediatamente, proprio per questa ragione, la mia dottoressa, mi ha suggerito di assumere del paracetamolo per 3 giorni.
Grazie a questo suggerimento il dolore è passato.
Tuttavia anche in questi giorni, solo dopo la masturbazione continuo ad avvertire del fastidio/dolore nella zona perianale nelle ore successive alla eiaculazione.
Le mie domande sono quindi le seguenti:
1) la mia dottoressa non è stata in grado di spiegarmi di che tipo di batterio si tratta, qualcuno lo conosce?
E’ un batterio pericoloso?
Può essere trasmesso sessualmente (tenendo conto che sono omosessuale e mi pare di aver letto che è un batterio presente soprattutto nei maschi).
2) La mia dottoressa non ha voluto prescrivermi un ulteriore ciclo di antibiotici, e mi ha proposto il paracetamolo, secondo voi dovrei proseguire invece con l’antibiotico a causa dei sintomi di cui vi ho parlato?
Con questa domanda non intendo criticare la mia dottoressa, intendo più che altro chiedervi se secondo voi dovrei esporLe il problema e farmi prescrivere altro antibiotico?
3) Dite che per un po’ di giorni dovrei provare a non masturbarmi, se si quanti?
Tra gli antibiotici sensibili è risultata la tetraciclina che ho assunto per 15 giorni.
Terminato il ciclo, il dolore nella zona perianale (intendo quindi tra ano e testicoli) non è diminuito immediatamente, proprio per questa ragione, la mia dottoressa, mi ha suggerito di assumere del paracetamolo per 3 giorni.
Grazie a questo suggerimento il dolore è passato.
Tuttavia anche in questi giorni, solo dopo la masturbazione continuo ad avvertire del fastidio/dolore nella zona perianale nelle ore successive alla eiaculazione.
Le mie domande sono quindi le seguenti:
1) la mia dottoressa non è stata in grado di spiegarmi di che tipo di batterio si tratta, qualcuno lo conosce?
E’ un batterio pericoloso?
Può essere trasmesso sessualmente (tenendo conto che sono omosessuale e mi pare di aver letto che è un batterio presente soprattutto nei maschi).
2) La mia dottoressa non ha voluto prescrivermi un ulteriore ciclo di antibiotici, e mi ha proposto il paracetamolo, secondo voi dovrei proseguire invece con l’antibiotico a causa dei sintomi di cui vi ho parlato?
Con questa domanda non intendo criticare la mia dottoressa, intendo più che altro chiedervi se secondo voi dovrei esporLe il problema e farmi prescrivere altro antibiotico?
3) Dite che per un po’ di giorni dovrei provare a non masturbarmi, se si quanti?
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Buongiorno,
Credo che una buona strategia possa essere utilizzare per 10-20 gg delle supposte disinfiammanti a base di cortisone. Se al termine il problema non fosse completamente rientrato eseguirei una nuova spermiocoltura ed una ecografia trans rettale per decidere come procedere ed eventualmente fare un nuovo ciclo di antibiotici, per 21 gg, sulla scorta dell’antibiogramma o con un antibiotico chinolonico.
Cordiali saluti
Dr Russo
Credo che una buona strategia possa essere utilizzare per 10-20 gg delle supposte disinfiammanti a base di cortisone. Se al termine il problema non fosse completamente rientrato eseguirei una nuova spermiocoltura ed una ecografia trans rettale per decidere come procedere ed eventualmente fare un nuovo ciclo di antibiotici, per 21 gg, sulla scorta dell’antibiogramma o con un antibiotico chinolonico.
Cordiali saluti
Dr Russo
Dr. Andrea Russo
Medico Chirurgo
Specialista in Urologia
Andrologo
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.5k visite dal 11/04/2020.
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