Prostatite

Gentili dottori, sono un ragazzo di 28 anni e lo scorso agosto mi ritrovavo improvvisamente delle perdite torpide dall'uretra di un liquido quando trasparente, quando bianco-giallastro.
Intimorito (tanto più che quel liquido, asciugatosi, assumeva colore verdastro), e pensando ad una malattia sessualmente trasmissibile, mi sottoponevo -su indicazione prima del medico di base e poi dello specialista- ai dovuti controlli.
Dopo ben tre tamponi, più urinocoltura, risultavo indenne a qualsiasi infezione o malattia sessualmente trasmessa.
Mi veniva così diagnosticata un'infiammazione della prostata (già nel 2017, a seguito di visita urologica causa problemi di deficit erettivo, mi veniva contestualmente segnalata, senza procedere ad alcuna terapia, una lieve congestione prostatica).
Ad ogni modo, dopo poco meno di un mese, il problema delle perdite si arrestava del tutto, salvo poi presentarsi per una sola giornata, circa un mesetto fa, contestualmente ad una settimana di indisposizione intestinale.
La ragione del mio consulto resta comunque il fatto che, negli ultimi mesi, la qualità della mia vita è sensibilmente diminuita: mi capita spesso -specie nell'ultimo periodo- di dovermi svegliare tra le 6 e le 8 spinto dal bisogno di urinare.
E questo nonostante il fatto che urini regolarmente tra la mezzanotte e l'una, giusto prima di andare a dormire.
E, soprattutto, nonostante il fatto che, praticamente dalle 20 in poi, non assuma più liquidi proprio per scongiurare il risvegliarmi la notte o all'alba per dover urinare.
Durante la giornata, invece, non ho problemi nè dolori.
Insomma dottori, scrivo a voi disperato perché non so più cosa fare.
La qualità del mio sonno è drasticamente calata.
Inoltre, sulla base delle mie letture, mi par di capire che la prostatite incide negativamente anche col problema del deficit erettile (che però son riuscito a superare, nel senso che riesco ad avere soddisfacenti rapporti sessuali, anche se non in ogni fase del rapporto la rigidità è al top e soprattutto non la ottengo in tempi rapidissimi) e con quello dell'eiaculazione precoce.
Non so cosa fare perché, integratori a parte (e cortisonici a supposte rivelatisi nel mio caso inefficaci), i dottori dicono di dover imparare a convivere con questo problema.
Ma com'è possibile?
Io a 28 anni devo ridurmi a non bere dalle 20 in poi, per poi comunque dovermi alzare alle 7 per urinare?
E di sto passo a 50 anni come sarò ridotto?
Non sono contemplati farmaci più potenti od operazioni chirurgiche?
Faccio inoltre presente che seguo un'alimentazione sana, non mi drogo, non bevo, non fumo, sono in perfetta forma fisica e la sera faccio palestra.
Grazie mille, aiutatemi.
[#1]
Dr. Mariano Pizzuti Urologo 8 1
Egregio Paziente,
Normalmente i sintomi da prostatite tendono a perdurare per molto tempo, le congestioni prostatiche tendono alla cronicizzazione. Tuttavia sarebbe opportuno un approfondimento come una coltura del liquido seminale ed eventualmente un controllo del residuo post minzionale al fine di verificare infezioni prostatiche ormai croniche che potrebbero alterare lo svuotamento vescicale e anche la sfera sessuale
Cordialità

Dr. Mariano Pizzuti

[#2]
Utente
Utente
Dottore, la ringrazio sentitamente per la risposta. Purtroppo al precedente messaggio ho scordato di evidenziare come, contestualmente a tamponi ed urinocoltura, avessi già fatto fatto anche l'esame di spermiocoltura, senza che fosse rilevata alcuna alterazione o problematica. Per questo, nel assodare che si trattasse, come diagnosticatomi, di una prostatite cronicizzatasi da ipertrofia benigna, mi chiedevo se sussistessero farmaci od operazioni chirurgiche in grado di riportarmi ad una condizione di normalità. Purtroppo integratori, cortisonici e farmaci come prostagil non mi sono serviti a nulla. Naturalmente non mi aspetto che mi siano suggeriti nè prescritti in questa sede. Domando soltanto se sussistano strumenti terapeutici di sicura (o quantomeno elevata) efficacia. Ad esempio, mi è capitato di leggere che la finasteride, comunemente usata anche per l'alopecia androgenetica, dà ottime risultati anche nella cura della prostatite. Nel mio caso, qualora vi fosse questa possibilità, non sarebbe il caso di passare a terapie più importanti? Grazie mille.
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