4 mesi impellenza urinaria, diverse cure, nessuna diagnosi. a 25 anni non è possibile

25 anni
Problema che mi accompagna da circa 4 mesi.

Tutto ebbe inizio a Dicembre/Gennaio quando la notte prima di andare a letto avevo una continua voglia di andare al bagno, urinavo 4/5 in modo poco abbondante.
Regredi da solo in circa due settimane.
Premetto che il periodo era alquanto stressante, 10 ore al giorno seduto a preparare esami, alimentazione non del tutto regolare, tanti caffè, 1.5 l di acqua al dì e poco riposo.
Fino al 10 febbraio circa tutto bene, poi riprendono gli stimoli della minzione prima di prendere sonno.
Il 20 Febbraio inizio a lavorare e gli stimoli continuano.
Contatto il mio Medico e decide di farmi prendere dapprima Monuril e poi Monocist, pensando a una Cistite.
Da qui nessun miglioramento, finché una notte circa il 1 Marzo in turno notturno inizio ad avvertire forti dolori/bruciori in sede Epigastrica/Vescicale, accompagnati da un impellente voglia di andare al bagno e da un episodio di microematuria.
Da li primo accesso al pronto soccorso, nessun esame urine, ma PCR alterata idem Urinostick, senza ulteriori esami a parte un ecografia che ha rilevato un ispessimento della parete vescicale, il medico mi consiglia visita Urol e mi da Ciproxin.
Notavo che camminando e stando seduto gli stimoli tornavano, o stavo in piedi o seduto per avere beneficio.
Terminato il Ciproxin tutto torna.
Altro accesso in PS, consulenza Urol, stessa Diagnosi ecografica e nessun esame urine, mi viene dato prima Unixime.
Success mi viene dato Lactoflorene Cist, e nel complesso stando a casa stavo bene.
FinebMarzo ripresi a lavorare, e anche se a casa stavo bene, arrivato a lavoro, stando seduto con le vibrazioni gli stimoli tornano, e quindi lascio pensare il disagio anche a livello emotivo.
Urologa pensa comunque a un questione di Sommatizzazione, collegare la Paura con lo stare male a lavoro che avevo avuto quella famosa notte.
La settimana scorsa decido di fare gli esami del sangue, esame urine e urinocoltura, tutto perfetto e negativo.
Ora sto sempre bene, a parte quando sono a lavoro, come questa notte che per 2 volte ho sentito il bisogno impellente di andare al bagno, non ne posso più, torno a casa, mi distendo e tutto passa.
A tutto ciò aggiungo che molte volte dopo minzione o eiaculazione sento un leggero dolore che parte dal glande fino ai testicoli, ma tutto ciò solo toccandolo, non devo indossare indumenti troppo stretti.
Urologa ieri mi ha chiesto se avevo perdite per capire se si poteva parlare di Clamidia in quanto a Febbraio avevo avuto un rapporto non protetto, ma i sintomi veri e propri sono inziati a fine Dicembre.
Diversamente Prostatite?
In tutto ciò non so più che mano darmi, non ho più rapporti, sto sempre a casa, frustrazione di non stare bene a lavoro e quindi diciamo che emotivamente sono molto giù.
Ma allo stesso tempo sono stanco di cambiare medici su medici e andare a provare farmaci a tentativi.
Ho 25 anni e vorrei uscirne fuori da questi problemi.

Cordiali Saluti e BuonaGiornata
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Dr. Andrea Loreto Urologo, Andrologo 227 5
Buongiorno Carissimo.
Penso a Lei ed al suo caso così diffuso tra i giovani.
Capita spessissimo che un giovane abbia problemi irritativi e che questi si accentuino durante la fase lavorativa e si riducano quando finalmente si è a casa.

Spesso innescati da una patologia vera (prostatite) che scatena LUTS (sintomatologia del basso tratto urianrio) che poi però sparisce e ne rimanga solo la sintomatologia innescata da altri fattori.

Uno dei fattori è lo stile di vita associato all'attività lavorativa (fumo caffè, stress, alcol, iper-idratazione ecc), controllando questo la sintomatologia riesce a regredire lievemente.

Più che di una diagnosi che magari le hanno fatto (ma magari non l'hanno scritta per esteso) ha bisogno di una reimpostazione dello stile di vita (che magari in questi giorni di isolamento sociale sta raggiungendo autonomamente) e di una terapia di supporto antinfiammatoria.

Soprattutto per questi sintomi, so che sembro dire una atrocità, non vada al P.S.
I pronti soccorso non sono strutture adeguate a risolvere patologie croniche come queste.
Per forza di cose devono risolvere il problema in acuto e la imbottiscono di farmaci che spesso dopo qualche giorno peggiorano la situazione.
Se ha dei sintomi, prenda un antinfiammatorio e la mattina dopo contatti un urologo.

Spero di essere stato d'aiuto

Dott. Andrea Loreto
Roma - Reggio Emilia - Parma
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