Quale scelta terapeutica recidiva biochimica carcinoma prostatico?

Salve,
ho 63 anni e nel giugno del 2014, a seguito di riscontro di Psa elevato (9, 37), ho effettuato una biopsia prostatica con il seguente esito: ADENOCARCINOMA ACINARE MODERATAMENTE DIFFERENZIATO - GLEASON 6 (3+3), TESSUTO INTERESSATO 30%.

Ad agosto 2014 (età: anni 57) effettuo prostatectomia radicale robotica e l'esame istologico da il seguente risultato:
1) ADENOCARCINOMA DI TIPO ACINARE, G6 (3+3) sec.
GLEASON, INFILTRANTE ENTRAMBI I LOBI DELLA PROSTATA E LA CAPSULA, SENZA SUPERARLA; OCCASIONALI IMMAGINI DI CARCINOSI PERINEURALE.
IPERPLASIA FIBROLEIOMIOADENOMASTOSA DEL PARINCHEMA CIRCOSTANTE CON FOSI DI PIN DI ALTO E BASSO GRADO, MARGINI CHIRURGICI DI RESEZIONE E VESCICHETTE SEMINALI INDENNI DA INFILTRAZIONE NEOPLASTICA.

2) LINFONODI INDENNI DA METASTASI (0/11).
UICC 2009: pT2c, pN0, pMX; G2.

Monitoraggio PSA:
per i primi 7 mesi dopo l'intervento 0, 01;
dall'ottavo mese post prostatectomia LENTA E PROGRESSIVA ELEVAZIONE del VALORE (vedi tabella): dopo 5 anni e sei mesi dall’intervento valore attuale 1, 053 (18/02/2020);
Dopo 29 mesi dall’intervento (19/01/2017 con PSA 0, 193) effettuata PET PSMA con esito: negativo;
Il mio urologo (a marzo 2018) dopo la prima PET PSMA con esito negativo e quando il valore del PSA oscillava intorno al valore 0, 35 mi indicò di rivolgermi ad un centro di radioterapia per iniziare il trattamento.

Recatomi presso la struttura di Radioterapia (aprile 2018) l’equipe medica stabilì che non vi fosse indicazione ad iniziare un trattamento radioterapico e che avrei dovuto monitorare il PSA in attesa che raggiungesse un valore intorno ad 1, 00 in modo da ripetere la PET PSMA con maggiori probabilità di individuare zone da colpire.
ed eventualmente ripetere la PET PSMA al fine di poter individuare la zona dove colpire.

Dopo 47 mesi dall’intervento (29/06/2018 con PSA = 0, 632) effettuo PET PSMA con esito: negativo;
Dopo 65 mesi dall’intervento (21/01/2020 con PSA = 0, 959) effettuo PET PSMA con esito: negativo.

A questo punto mi sono state prospettate tre strade possibili:
1) continuare il monitoraggio;
2) intraprendere una radioterapia al buio su tutta la zona interessata;
3) ormonoterapia.

Domanda: che fare?

TABELLA MONITORAGGIO VALORE PSA

a 30 giorni 0, 02
a 60 giorni 0, 01
a 7 mesi 0, 01
a 8 mesi 0, 04
a 9 mesi 0, 052
a 11 mesi 0, 046
a 13 mesi 0, 03
a 15 mesi 0, 054
a 17 mesi 0.043
a 20 mesi 0, 062
a 22 mesi 0, 055
a 24 mesi 0, 077
a 26 mesi 0, 106
a 28 mesi 0, 157
a 30 mesi 0, 177
a 32 mesi 0, 208
a 34 mesi 0, 14
a 35 mesi 0, 13
a 37mesi 0, 18
a 39 mesi 0, 45
a 41 mesi 0, 27
a 43 mesi 0, 35
a 45 mesi 0, 58
a 48 mesi 0, 53
a 51 mesi 0, 55
a 53 mesi 0, 55
a 55 mesi 0, 71
a 57 mesi 0, 665
a 60 mesi 0, 796
a 63 mesi 0, 959
a 66 mesi 1, 053
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Risentiremmo ora il parere del radioterapista.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Utente
Utente
Grazie dott. Piana per la sua repentina risposta ma non ho capito il senso (forse sono stato poco chiaro io nell'esposizione): le tre diverse opzioni (continuare il monitoraggio, intraprendere una radioterapia al buio su tutta la zona interessata oppure l'ormonoterapia) mi sono state prospettate recentemente proprio dal centro di Radioterapia.
E, poiché non si è potuto ancora individuare punti su cui intervenire, mi dicevano che la situazione era rimasta invariata e che però, dato il passare del tempo e l'aumento del Psa, una decisione bisognava pur prenderla.
La decisione sembrerebbe che spetti a me e, francamente, io non sono in condizioni di decidere.
Cosa fare?
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Con PSA si questi valori è molto difficile che la PET individui un punto particolarmente sospetto. Pertanto la radioterapia si esegue sempre "di copertura" sullo scavo pelvico. Si è sempre fatto così, forse in futuro, diponendo di metodiche ancora più sensibili, sarà possibile effettuare trattamenti più mirati. La terapia ormonale la escluderemmo in prima battuta. Viene associata alla radioterapia quando si tratta il tumore originario, ma non nelle recidive biochimiche.
[#4]
Utente
Utente
Grazie dott. Piana,
adesso mi è tutto più chiaro.
Le rivolgo, scusandomi per l'insistenza, un ulteriore quesito:
l'aver atteso tanto tempo prima di iniziare la RT (ritardo che non mi è mai stato imposto da nessuno ma sempre da me condiviso) ha compromesso l'eventuale ipotesi di guarigione, ammesso che nel mio caso vi fosse tale possibilità?
Inoltre, stante la contingente emergenza Covid 19, vale la pena iniziare subito sottoponendosi ai rischi legati al transitare in una struttura ospedaliera in questo momento oppure è preferibile attendere "tempi migliori?"
In estrema sintesi: posso ancora permettermi di attendere?
(al centro di Radioterapia da me interpellato mi hanno proposto di effettuare una seduta di centraggio il 15/4/2020).
Grazie ancora.
Cordialità.
[#5]
Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Nessuna fretta.
[#6]
Utente
Utente
ok.
grazie
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