Ipertrofia prostatica benigna
Ho 39 anni e sono affetto da ipertrofia prostatica benigna, il mio problema e che faccio la cura x infiammazione ma dopo 6/7 mesi ritorna allora urologo mi ha prescritto a vita UROREC la sera prima di dormire ma questo farmaco nn permette l eiaculazione...vorrei capire se ce qlk altra cura o approfondimento come esami strumentali x poter trovare una soluzione e nn prendere da adesso questo fastidioso farmaco essendo ancora giovane e sopratutto single...grazie
[#1]
Molto curiosa questa sua affermazione secondo cui solo i single sarebbero danneggiati dall'eiaculazione retrograda ... !
Scherzi a parte ... L'ingrossamento prostatico benigno è assolutamente tipico dll'atà matura, ovvero oltre i 50 anni. E' molto raro che uomini più giovani manifestino disturbi urinari esclusivamente legati all'ingrossamento benigno della prostata. E' pur vero che dai 35 anni in avanti l'ecografia possa già individuare all'interno della prostata il nucleo di ciò che è destinato ad accrescersi nei decenni successivi. La maggioranza dei disturbi urinari nel giovane adulto, peraltro molto frequenti, è legata all'infiammazione e alla congestione della ghiandola, nel quadro di una prostatite cosiddetta "cronica". In alcuni casi più rari esiste una scarsa compiacenza congenita del collo vescicale (stenosi / sclerosi) che in forma più blanda si manifesta anche oltre il terzo decennio di vita. Queste patologie sono assai più sfuggenti e difficili da curare, i farmaci utilizzati per l'ingrossamento benigno sono meno efficaci e dimostrano effetti collaterali meno accettabili ad una età più giovane. Pertanto non vi sono indicazioni di carattere generale, ogni situazione deve essere affrontata in base alla realtà particolare dei disturbi e degli esiti degli accertamenti eseguiti. Della sua situazione, noi a distanza non abbiamo alcun dato specifico su cui giudicare, sta di fatto che comprendamo sia difficile proporre di assumere un farmaco a tempo indeterminato, forse è il caso di cercare una soluzione alternativa.
Scherzi a parte ... L'ingrossamento prostatico benigno è assolutamente tipico dll'atà matura, ovvero oltre i 50 anni. E' molto raro che uomini più giovani manifestino disturbi urinari esclusivamente legati all'ingrossamento benigno della prostata. E' pur vero che dai 35 anni in avanti l'ecografia possa già individuare all'interno della prostata il nucleo di ciò che è destinato ad accrescersi nei decenni successivi. La maggioranza dei disturbi urinari nel giovane adulto, peraltro molto frequenti, è legata all'infiammazione e alla congestione della ghiandola, nel quadro di una prostatite cosiddetta "cronica". In alcuni casi più rari esiste una scarsa compiacenza congenita del collo vescicale (stenosi / sclerosi) che in forma più blanda si manifesta anche oltre il terzo decennio di vita. Queste patologie sono assai più sfuggenti e difficili da curare, i farmaci utilizzati per l'ingrossamento benigno sono meno efficaci e dimostrano effetti collaterali meno accettabili ad una età più giovane. Pertanto non vi sono indicazioni di carattere generale, ogni situazione deve essere affrontata in base alla realtà particolare dei disturbi e degli esiti degli accertamenti eseguiti. Della sua situazione, noi a distanza non abbiamo alcun dato specifico su cui giudicare, sta di fatto che comprendamo sia difficile proporre di assumere un farmaco a tempo indeterminato, forse è il caso di cercare una soluzione alternativa.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.6k visite dal 29/03/2020.
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