sangue e dolore forte alla punta del pene durante la minzione

salve, sono un ragazzo di 28 anni.

qualche anno fa ho iniziato a prendere degli antibiotici per cistiti perché avvertivo un fastidio all'altezza della vescica e sentivo la necessità di urinare spesso.
lì per lì sembravano funzionare, ma dopo qualche giorno/settimana ritornavo daccapo.

circa un anno fa sono andato a fare una visita per un altro problema che è insorto a seguito di un intervento di postectomia: oltre al fastidio di quando prendevo i farmaci, avvertivo molto più bruciore e difficoltà ad espellere l'urina a causa del getto sottilissimo (che ogni tanto si divide in due).

un giorno mi spaventai perché l'urina rimase bloccata nell'uretra (gonfia come un palloncino durante la minzione) e per qualche motivo non usciva più.
andai subito dall'urologo che mi allargò il canale uretrale attraverso un tubicino (catetere?) , e per qualche ora fece effetto, aiutandomi a urinare con getto regolare.
ora non ricordo esattamente cosa mi disse riguardo a un'eventuale operazione chirurgica, ma ricordo che parlò di stenosi del meato.
in effetti il meato è strettissimo e se non faccio pressione dalla base dell'uretra al glande per espellere tutto, mi sembra che tenda come a cicatrizzarsi col tempo.
da quando l'ho capito per fortuna l'ho evitato facendo appunto pressione ed espellendo l'espellibile.

e qui veniamo a oggi.
ho trascurato questo problema troppo a lungo e ora sembra essersi aggravato: ieri notte sono andato al bagno trattenendola troppo a lungo e, scordandomi di fare pressione sull'uretra per espellere eventuali tracce di non so bene cosa (credo liquido preseminale che ostruisce il passaggio) prima di urinare, come faccio sempre, penso di aver causato qualcosa all'interno dell'uretra perché ho sentito come una lacerazione, uno sbottare, come se l'urina all'interno si fosse accumulata per poi liberare il passaggio, poi un dolore fortissimo alla punta del pene e tanto sangue.
mi sono dovuto sedere per non svenire.
questa mattina sono andato al bagno e ho risentito un dolore fortissimo e di nuovo sangue.
vorrei farmi vedere al più presto ma sono terrorizzato all'idea di entrare in strutture sanitarie ora che gira il coronavirus.
ho chiamato il medico ma non risponde, tra poco ci riprovo.
nel frattempo vorrei sapere da parte vostra di cosa potrebbe trattarsi e cosa consigliate di prendere nel frattempo perché ogni volta che urino è come espellere cocci di vetro.
mai sentito un dolore simile.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Presso tutti i pronto soccorso, quanto meno quelli degli ospedali più grandi dove si presume vi sia una giardia urologica, hanno certaente approntato dei percorso assolutamente separati per gli infetti od i sospetti tali. Non è possibile pensare che, seppure la situazione sia molto grave, non si debbano più riservare attenzioni adeguate aglia ltri problemi sanitari, anche urgenti, che ovviamnte continuano a presentarsi come in precedenza. Noi pensiamo che sarebbe opportuno per lei sottoporsi appena possibile alla valutazione diretta di un nostro Collega. Evidentemente questa situazione troppo trascurata di restringimento dell'uretra è giunta al punto che la pressione dell'urina abbia causato una lacerazione. Nulla di veramente pericoloso per il sanguinamento, ma assolutamente fastidioso per i passaggio dell'urina acida sulla lesione recente. A parte gli eventuali provvediment immediati, se necessari, bisognerà comunque pianificare una soluzone definitiva del problema.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
salve Dottore, la ringrazio per la risposta, vedrò di risolvere al più presto. vorrei farle giusto qualche domanda:
è normale che io senta dolore solo sulla parte finale dell'uretra e non dove c'è stata l'eventuale lesione (ho sentito "sbottare" più vicino alla base del pene che all'uscita)? è una mia impressione ma credo che il problema sia dovuto più al restringimento del meato che dell'uretra, perché la sento gonfia più o meno fino all'altezza del glande, poi c'è come un intoppo. all'inizio usciva sangue, ora solo un po' di pus (o almeno sembra) quando vado a fare pressione per pulire il più possibile il canale uretrale prima della minzione.
è normale che io senta fastidio, come pungere, durante e dopo la minzione, più o meno a destra all'altezza della vescica?
consiglia una cura antibiotica o è meglio eliminare l'infezione (i sintomi sono quelli di altre cistiti che ho avuto in passato) con una dieta sana e bevendo tanta acqua?
prendere il ciproxin può causare il restringimento del meato? perché ho notato che si restringe sempre con gli antibiotici. sarà un caso.
per lenire il dolore consiglia di urinare sul bidet sotto un getto d'acqua fredda? l'ho provato e devo dire che sta facendo effetto, ma mi dicono che in realtà l'acqua fredda è una delle cause della cistite. spero di no.
infine le chiedo se è possibile risolvere un'eventuale stenosi uretrale/del meato senza chirurgia. so benissimo che non è un trapianto di cuore, ma l'idea di tornare sotto i ferri e di ritrovarmi di nuovo con una recidiva dopo la postectomia mi mette ansia.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
La valutazione diretta è imprescindibile, non ci sono consigli generici che noi le si possa ragionevolmente dare a distanza. Se lei per postectomia intende la banalissima circoncisione. certo è che la chirurgia dell'uretra, seppure superficiale, è certamente più delicata e di competenza dei nostri Colleghi che vi si dedicano in modo specifico.
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Utente
Utente
salve Dottore, sì per postectomia intendevo la circoncisione parziale. un aggiornamento veloce: ho iniziato a prendere un antibiotico per le cistiti (per conto mio perché il dottore non rispondeva quel giorno) e lo xatral (su consiglio del dottore). ho smesso di fare sangue ma fa ancora male/dà fastidio e il getto è sempre sottilissimo (arrivo a urinare per 1 minuto e mezzo o 2). in più ho fatto le analisi del sangue e delle urine (in attesa di risultati) e per la prossima settimana il dottore mi ha segnato una uretrocistoscopia. da ignorante in materia chiedo: non si potrebbe fare qualcosa di meno invasivo come un'ecografia prima, giusto per vedere se il restringimento è vicino al meato o meno? perché il dolore lo sento sulla punta e non vorrei dover allungare i tempi facendo ulteriori esami per richiedere un'anestesia. la ringrazio.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Noi siamo tradizionalmente assai contrari all'assunzione empirica di antibiotici, tanto più per auto-prescrizione, poiché le possibilità di dare più danno che beneficio sono moto consistenti. Non vi sono accertamenti alternativi che abbiano la precisone dell'indagine endoscopica.
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Utente
Utente
salve Dottore, la aggiorno di nuovo: purtroppo mi sono trascurato e la situazione è abbastanza grave. l'altro giorno ho fatto la visita e l'urologo non ha potuto procedere con l'uretrocistoscopia per via di una stenosi serrata del meato. dovrò quindi sottopormi a una plastica del meato, a una circoncisione (totale, stavolta), e l'uretrocistoscopia sarà effettuata durante l'intervento. cosa ne pensa?
a me preoccupano i giorni post-operatori: oltre al dolore dei punti durante le erezioni notturne (già avuto qualche esperienza dopo la circoncisione parziale) ci si aggiunge quello degli effetti della cistoscopia (disuria, ematuria e stranguria). non subito, credo, perché almeno per le prime 24 ore avrò un catetere.
chiedo anche a lei oltre al dottore che dovrà operarmi: secondo lei l'intervento va fatto in anestesia locale o generale? essendo una persona particolarmente ansiosa, sarebbe troppo chiedere la seconda? la ringrazio.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
La scelta dell'anestesia dipende dall'anestesista, all'operatore è sufficiente che il paziente non senta dolore (... ovvio!). Buona parte degli interventi endoscopici oggi vengono comunque eseguiti in anestesia periferica (spinale). Solo per indagin presumibilmente molto brevi si esegue la semplice sedazione. Quanto lei deve eseguire non è nulla di così terribile e porta alla risoluzione presumibilmente definitiva di un problema che altrimenti andrebbe nel tempo di certo a complicarsi ulteriormente.
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Utente
Utente
Dottore, un'altra cosa che mi era sfuggita: sui risultati che mi sono stati consegnati oltre a consigliare una meatoplastica c'è scritto meatomia. ho visto qualche risultato da meatomia e le immagini mi disturbano. conferma che a seguito di una meatomia il glande si apre in due in quel modo, tipo lingua biforcuta? pensavo che l'operazione consistesse nel fare un taglio leggermente più lungo sulla punta del pene, ma non così...
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Ovviamente c'è modo e modo di fare gli interventi, ma prima di tutto è importante definire le indicazioni in base al tioo e alla lunghezza del restrigemento.
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Utente
Utente
salve Dottore, alla fine mi sono operato. la prossima settimana dovrò fare un controllo perché c'è qualcosa che non va. alla prima visita post operatoria il dottore mi ha mostrato l'apertura del meato facendo pressione sul glande, solo che quando sono andato a urinare non sono riuscito ad aprirlo. quello che vedo sono solo punti ed è come se la parte insanguinata che dovrebbe aprirsi si fosse cicatrizzata. non so se mi spiego. quando vado a fare pressione per aprire (lo ammetto sono abbastanza paranoico) l'unica cosa che vedo è un buchino che si apre a malapena tra i punti. di più non riesco ad aprire. forse ci vado troppo leggero ma ho veramente paura di fare danni, strappare i punti e lacerare il meato in qualche modo. è possibile? il dottore alla prima visita ha detto di non aver paura ma io ci sto provando. forse sbaglio il modo. ho provato a premere col pollice da una parte e con l'indice dall'altra, ho provato a prendere la parte sinistra e destra del meato dove ci sono i punti e ad allargare, ma niente. ad un certo punto ho sentito anche dolore, non ho capito se provenisse dall'interno o se fosse uno dei punti. le prime 5-6 volte che sono andato al bagno non ho sentito dolore a parte un leggero fastidio alla vescica (cosa che mi ha sorpreso perché mi aspettavo un bruciore forte per via della cistoscopia e del catetere tenuto per qualche giorno) e il getto usciva diviso ma tutto insieme e molto rapidamente. nei giorni successivi ho iniziato a notare un ritardo nell'uscita dell'urina, il getto ha iniziato ad essere più sottile e ora dopo qualche secondo, specialmente quando finisco di farla tutta, sento lo stesso dolore alla punta del glande che sentii quando ebbi l'episodio di ematuria di cui le parlai all'inizio. secondo lei cos'è? sarà forse che non essendo in grado di allargare il buco l'urina si accumula tutta insieme in quel punto causando dolore? è possibile che abbia avuto una stenosi recidiva nel giro di giorni? perché come dicevo la parte che immagino debba aprirsi sembra cicatrizzata come il meato prima dell'operazione. neanche vedo più il buchino a momenti. probabilmente mi sto facendo dei film in testa ma non so davvero come muovermi. mi scuso per il papiro e la ringrazio.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Lasci che passi il tempo necessario alla stabilizzazione prima di giudicare e preoccuparsi inutilmente.
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Utente
Utente
salve Dottore, alla fine il controllo l'ho fatto ed è andato tutto bene. non riuscivo ad aprire il meato perché la punta del glande si era un po' indurita e incrostata. ora ho capito come aprirlo ma rimane sempre il problema che la punta si indurisce ogni giorno e quando vado a passare una garzetta bagnata e a fare pressione per aprirlo come mi ha mostrato il dottore fa anche abbastanza male (non vorrei che sia lichen sclerosus come mi disse un altro dottore qualche anno fa. il colore non è dei migliori). volevo chiamarlo per chiederglielo ma è sempre occupato: cosa potrei metterci per far sì che non si indurisca? faccio la medicazione con betadine e cicatridina. la cicatridina idrata e ammorbidisce no? spero si risolva perché aprire manualmente il meato ogni volta è scomodissimo.
la ringrazio di nuovo per la disponibilità.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Posto che solo con la valutazione diretta si potrebbe esprimere un giudizio corretto, non vorremmo che fosse la crema cicatrizzante a causare il collabimento delle labbra del meato uretrale esterno. Bisognerebbe vedere se sia davvero caso di continuare ad applicarla, ovvero si possa già passare ad una normale igiene locale con acqua e detergente neutro.
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Utente
Utente
salve Dottore, ho smesso di applicare la crema sui punti del meato uretrale esterno e devo dire che è migliorato. oltre ad essersi ammorbidito, vedo anche il meato stesso che prima era parzialmente coperto.
quando vado al bagno non sento più dolore, ma l'urina ci mette sempre un po' ad uscire quando arriva a quella che credo sia la fossa navicolare e il getto esce ancora un po' diviso. non vorrei che ci sia una stenosi del canale uretrale, come poi ricordo mi disse il dottore, che potrebbe ostacolare leggermente il flusso.
mi chiedo se con l'incisione che mi è stata fatta c'è il pericolo che possa restringersi di nuovo.
sto continuando ad applicare la crema dove sono saltati i punti della circoncisione, sulla parte ventrale. consiglia di lasciar stare e farla cicatrizzare da sola?
ho visto cadere un punto, ma molti dei punti sembrano ancora al loro posto dopo poco più di 2 settimane. è normale?
quelle poche volte che ho un'erezione ho sempre paura di provare dolore e lacerare qualche punto. posso stare tranquillo?
per quanto riguarda la sensibilità, le garze rallentano il processo di cheratinizzazione?
La ringrazio, buona giornata
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Le suture in materiale riassorbibile quando applicate superficialmente non possono ovviamente "riassorbirsi" come farebbero all'interno, ma tendono comunque a staccarsi come crosticine in un periodo di 2-3 settimane. La precoce ripresa di una normale igiene locale in genere tende ad accelerare questi tempi. Diciamo che oltre questo periodo le suture abbiano già abbondantemente svolto il loro compito e se talora tendono ancora a non staccarsi sia opportuno rimuoverle direttamente. Per il resto, ci pare troppo presto per esprimere un giudizio sul flusso urinario, cosa per cui è certamente necessario attendere ancora un paio di mesi.
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Utente
Utente
salve Dottore, è normale la spellatura del glande? è come se facesse la muta, vado a staccare ed è secca. non capisco se faccia parte del processo di cheratinizzazione o qualcos'altro. chiedo perché per curiosità ho cercato altri consulti e lì si parlava di balanopostite. chiedo poi se è normale che in erezione la pelle non è per niente elastica, soprattutto nella zona ventrale sotto i punti la sento dura e gonfia, e tirandola non va giù. dice che si elasticizzerà col tempo? La ringrazio ancora
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
La desquamazione del glande in queste prime fasi post-chirurgiche è perlopiù dovuta all'apllicazione locale di disinfettanti aggressivi su una epidermide ancora molto sottile e delicata. Anche questo si stabilizzerà come la ripresa di elasticità, nel corso delle prossime settimane.
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