Dolori perineo e zono vicine
Salve.
Ho 45 anni.
Qualche settimana fa ho iniziato ad avere fastidi simili alla cistite.
Sono andati via da soli per poi ritornare nuovamente dopo qualche giorno.
La situazione però era più complicata.
Ho iniziato ad avere pesantezza al perineo anche con leggere pulsazioni, alcune volte anche pizzicore all'uretra.
La mia dottoressa mi prescrive monuril 2 bustine.
Fatta la cura non ho avuto nessun sollievo.
Purtroppo tutto questo è capitato in questi giorni di restrizioni governative con tutti i laboratori chiusi non ho potuto fare nessun analisi e nessuna visita anche perchè non so se recarmi da qualche parte con il virus che circola sia il male minore.
Fato sta che alcuni giorni sto meglio altri peggio e durante le giornate alcune volte non avverto quasi nulla altre volte si presentano i fastidi, durano per un po' e poi si alleviano un po'.
Ho fastidio anche ai glutei e anche alle gambe.
Non ho dolori o bruciori quando urino e nemmeno quando defeco.
Durante l'eiaculazione non ho nemmeno particolari problemi ma avendo quella sensazione strana al perineo, durante l'eiaculazione sento qualcosa di strano ma non dolore.
Mi sembra che il flusso dell'urina sia meno potente.
Ho anche fastidio al bacino zono coccige e un po' più su ma non so se questo è dovuto al fatto che in questi giorni sedentari, spesso sto sdraiato guardando la tv con zono lombare che preme sul materasso.
Non potendo uscire di casa ho cercato un po' su internet e pensando ad una prostatite, abche la mia dottoressa l'aveva ipotizzato, ho preso in farmacia delle supposte naturali, langiron, e le sto usando solo da 2 giorni anche se il primo giorno sembrava avessero fatto il miracolo, ma oggi, secondo giorno ho lo stesso fastidio. Preciso anche che circa un anno fa o poco più ho fatto eco addome, e vescica e prostata erano ok. Solo microcalcoli ai reni e che qualche mese fa ho avuto micosi al l'inguine curata con un bagnoschiuma, micostop e pevisone.
Quello che chiedo a voi dottori è questo: Come mi devo comportare?
Andare a fare accertamenti in questo momento particolare con il coronavirus in giro o stare ad aspettare magari peggiorando la situazione?
Oppure posso prendere altro magari di naturale per quanto possano essere valide queste alternative?
Spero mi possiate dare qualche consiglio.
Grazie.
Ho 45 anni.
Qualche settimana fa ho iniziato ad avere fastidi simili alla cistite.
Sono andati via da soli per poi ritornare nuovamente dopo qualche giorno.
La situazione però era più complicata.
Ho iniziato ad avere pesantezza al perineo anche con leggere pulsazioni, alcune volte anche pizzicore all'uretra.
La mia dottoressa mi prescrive monuril 2 bustine.
Fatta la cura non ho avuto nessun sollievo.
Purtroppo tutto questo è capitato in questi giorni di restrizioni governative con tutti i laboratori chiusi non ho potuto fare nessun analisi e nessuna visita anche perchè non so se recarmi da qualche parte con il virus che circola sia il male minore.
Fato sta che alcuni giorni sto meglio altri peggio e durante le giornate alcune volte non avverto quasi nulla altre volte si presentano i fastidi, durano per un po' e poi si alleviano un po'.
Ho fastidio anche ai glutei e anche alle gambe.
Non ho dolori o bruciori quando urino e nemmeno quando defeco.
Durante l'eiaculazione non ho nemmeno particolari problemi ma avendo quella sensazione strana al perineo, durante l'eiaculazione sento qualcosa di strano ma non dolore.
Mi sembra che il flusso dell'urina sia meno potente.
Ho anche fastidio al bacino zono coccige e un po' più su ma non so se questo è dovuto al fatto che in questi giorni sedentari, spesso sto sdraiato guardando la tv con zono lombare che preme sul materasso.
Non potendo uscire di casa ho cercato un po' su internet e pensando ad una prostatite, abche la mia dottoressa l'aveva ipotizzato, ho preso in farmacia delle supposte naturali, langiron, e le sto usando solo da 2 giorni anche se il primo giorno sembrava avessero fatto il miracolo, ma oggi, secondo giorno ho lo stesso fastidio. Preciso anche che circa un anno fa o poco più ho fatto eco addome, e vescica e prostata erano ok. Solo microcalcoli ai reni e che qualche mese fa ho avuto micosi al l'inguine curata con un bagnoschiuma, micostop e pevisone.
Quello che chiedo a voi dottori è questo: Come mi devo comportare?
Andare a fare accertamenti in questo momento particolare con il coronavirus in giro o stare ad aspettare magari peggiorando la situazione?
Oppure posso prendere altro magari di naturale per quanto possano essere valide queste alternative?
Spero mi possiate dare qualche consiglio.
Grazie.
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La vera cistite è rarissima nel maschio adulto giovane. Buona parte dei disturbi urinari sono legati alla prostata e ai suoi problemi, che più spesso sono dovuti a irritazione e congestione, in assenza di una vera causa infettiva. Pertanto la somministrazione empirica di antibiotici non è efficace e rischia anche di essere controproducente, innescando indesiderabili disturbi intestinali. Le supposte anti-infiammatorie sono un rimedio palliativo molto generico e raramente fanno la differenza. La visita urologica sarà da eseguire comunque appena possibile. Nell’attesa, le diremmo unicamente di bere molta acqua ed imporsi uno stile di vita improntato alla massima regolarità, sotto tutti i punti di vista.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.3k visite dal 25/03/2020.
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.