Difficoltà a urinare

Salve.

Espongo brevemente il mio problema.

Dopo anni che accusavo difficoltà a urinare e mi svegliavo 4 \5 volte a notte, a 47 anni dopo visita urologica tramite cistoscopia è stata rilevata una ostruzione al collo vescicale.
Sono stato operato con il metodo Turp Tuip.

Per un breve periodo di tempo ho trovato giovamento solo per un migliore flusso nella minzione ma per la Nicturia tutto come prima.

Dopo un anno anche il flusso durante minzione è tornato a peggiorare.
Provati tutti i farmaci possibili senza nessun risultato il mio urologo mi consiglia di aspettare che tutto si normalizzi.
Nel frattempo noto che lo stimolo non viene più dalla vescica ma avverto un dolore pungente sulla punta del pene e continuo a ad alzarmi 4\5 volte a notte.

Negli anni che seguono faccio altre visite specialistiche, mi sottopongo a urodinamica e a tutte le analisi del caso.
Viene confermata la riuscita dell'intervento ma i sintomi di pollachiuria, nicturia e stanguria permangono.
Vengono provati tutti i farmaci, anche inegratori PEA senza risultato.

Negli ultimi 2 anni peggiora sempre di più la difficoltà ad urinare, e dopo cistouretrogafia (molto dolorosa per difficoltà di passaggio del sondino pur in assenza di stenosi) ad Aprile 2019 mi sottopongo ad un nuovo intervento Turp Di Edenoma Recidivo.

La situazione è se possibile peggiorata:minzione a gocciolamento, interruzione, dolore, quantità da 20 a max 150 cc.
nicturia.

La peggiore situazione si verifica da sdraiato.
Bevo un litro e mezzo di acqua al di'.

Consultai altri dottori, presi altri farmaci, nessun risultato.

Potrebbe essere una cistite interstiziale?
Nono sò più che fare.

Chiedo gentilmente un vostro parere e un consiglio.

Ringrazio anticipatamente.
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
La situazione è evidentemente molto complessa, per la sua durata dei disturbi, gli interventi già eseguiti, i numerosissimi accertamenti e le terapie a cui hanno evidentemente messo mano moltissimi Colleghi diversi (forse anche troppi). Con questi presupposti per noi a distanza è molto difficile esprimere qualcosa di sensato, che le possa davvero essere utile. Il problema parrebbe più che altro vescicale, poiché i disturbi irritativi non sono praticamente mai scomparsi dopo gli interventi disostruttivi, anzi apparentemente addirittura peggiorati dopo l’ultima TURP, in un quadro in cui accentuata sensibilità ed instabilità sono affatto ardui da differenziare. L’unica possibile chiave interpretativa sta nella meticolosa valutazione della sua funzione vescicale, tramite una i buona indagine urodinamica. In questi quadri oggigiorno si pensa sempre alla possibile adozione della neurostimolazione elettrica (modulazione sacrale). Le consigliamo pertanto di far riferimento ad un centro di neuro-urologia funzionale che pratichi questo tipo di approccio terapeutico.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Utente
Utente
Buongiorno Dottore
La ringrazio vivamente per la la celere risposta.
Le volevo chiedere un suo parere prima di ricominciare ulteriori accertamenti.
Nel mezzo dei due interventi a cui mi sono sottoposto ho fatto anche un esame urodinamico dove si riscontrava:
Normale dinamica vescicale, assenza di significativo residuo minzionale, aumentata sensibilità e ridotta capacità minima.
Dopo tutto questo Le se non sia possibile che sia afflitto da cistite interstiziale abatterica e provassi una cura
con Pentafosfato Sodico , e se cortesemente può indicarmi un centro di neuromodulazione sacrale in centro Italia.
La ringrazio anticipatamente.
Distinti saluti.
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
I recapiti dei centri che si occupano di neuromodulazione sono facilmente eperibili in rete. vviamente prima di confermare le indicazioni si viene sottoposti ad una serie di attentissime valutazioni.
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