Cura clamidia
Buongiorno,
alcuni giorni dopo un rapporto sessuale (sesso orale non protetto, vaginale protetto), lamentavo alcuni sintomi: dolore e bruciore durante la minzione, erezioni ed eiaculazione dolorose, leggera perdita di quello che sembrerebbe liquido prostatico, glande arrossato, in modo particolare il meato urinario, e linfonodi inguinali ingrossati e dolenti.
Mi sono recato dall'urologo e ho eseguito alcuni esami: tamponi uretrali e uno cutaneo, urino e spermicoltura.
I tamponi uretrali sono tutti negativi.
Il tampone cutaneo è risultato positivo (candida), che ho iniziato a curare col Canesten.
L'urinocoltura mostrava tracce di sangue, eritrociti: rare emazie, rari leucociti, alcuni batteri ed esame colturale negativo.
La spermiocoltura invece, risulta positiva alla clamidia.
Purtroppo però, questi due ultimi esami li dovrò ripetere, perchè, nel pessimo laboratorio a cui mi sono affidato, non hanno inserito l'antibiogramma.
In ogni caso, il mio problema, che stavo considerando con l'urologo, è questo: avendo io subito ormai più di 3 anni fa, dei gravi e permanenti effetti collaterali causati da un fluorochinolone, sono costretto a cercare la cura antibiotica meno invasiva.
So che, solitamente in questi casi, la prima scelta cade sullo Zitromax, che però, credo sia un pò pesante, per uno nelle mie condizioni.
Consideravo allora l'amoxicillina, antibiotico notoriamente meglio tollerato, ma della quale efficacia non sono sicuro (per la cura della clamidia).
Chiedo quindi a chiunque dei professioniti mi voglia rispondere, se l'amoxicillina sia utile in questi casi (clamidia).
Chiedo anche qualsiasi parere o consiglio sulle terapie antibiotiche più efficaci per il mio problema, ricordando che il mio stato di salute non mi permette di usare antibiotici troppo invasivi.
Il mio urologo suggeriva anche la Doxiciclina.
Grazie.
alcuni giorni dopo un rapporto sessuale (sesso orale non protetto, vaginale protetto), lamentavo alcuni sintomi: dolore e bruciore durante la minzione, erezioni ed eiaculazione dolorose, leggera perdita di quello che sembrerebbe liquido prostatico, glande arrossato, in modo particolare il meato urinario, e linfonodi inguinali ingrossati e dolenti.
Mi sono recato dall'urologo e ho eseguito alcuni esami: tamponi uretrali e uno cutaneo, urino e spermicoltura.
I tamponi uretrali sono tutti negativi.
Il tampone cutaneo è risultato positivo (candida), che ho iniziato a curare col Canesten.
L'urinocoltura mostrava tracce di sangue, eritrociti: rare emazie, rari leucociti, alcuni batteri ed esame colturale negativo.
La spermiocoltura invece, risulta positiva alla clamidia.
Purtroppo però, questi due ultimi esami li dovrò ripetere, perchè, nel pessimo laboratorio a cui mi sono affidato, non hanno inserito l'antibiogramma.
In ogni caso, il mio problema, che stavo considerando con l'urologo, è questo: avendo io subito ormai più di 3 anni fa, dei gravi e permanenti effetti collaterali causati da un fluorochinolone, sono costretto a cercare la cura antibiotica meno invasiva.
So che, solitamente in questi casi, la prima scelta cade sullo Zitromax, che però, credo sia un pò pesante, per uno nelle mie condizioni.
Consideravo allora l'amoxicillina, antibiotico notoriamente meglio tollerato, ma della quale efficacia non sono sicuro (per la cura della clamidia).
Chiedo quindi a chiunque dei professioniti mi voglia rispondere, se l'amoxicillina sia utile in questi casi (clamidia).
Chiedo anche qualsiasi parere o consiglio sulle terapie antibiotiche più efficaci per il mio problema, ricordando che il mio stato di salute non mi permette di usare antibiotici troppo invasivi.
Il mio urologo suggeriva anche la Doxiciclina.
Grazie.
[#1]
Quali sarebebro codeste sue condizioni che condizionano l'impego degli antibiotici?
Le tetracicline (es, doxiciclina) sono gli antibiotici più tradizionali con cui si curano le infezioni da batteri intracellulari (clamidia e micoplasmi). Molti altri antibiotici sono altrettanto efficaci, escludendo i chinolonici la scelt è vasta, considerando che le resistenze sono ancora rare.
Le tetracicline (es, doxiciclina) sono gli antibiotici più tradizionali con cui si curano le infezioni da batteri intracellulari (clamidia e micoplasmi). Molti altri antibiotici sono altrettanto efficaci, escludendo i chinolonici la scelt è vasta, considerando che le resistenze sono ancora rare.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.5k visite dal 06/03/2020.
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