Persistente dolore tra retto, prostata e scroto
Buona sera Dottori,
Uomo, 36 anni.
Da alcune settimane soffro di un dolore a livello prostatico-rettale, che si diffonde a livello dello scroto (soprattutto negli ultimi dieci giorni), dapprima lieve, è diventato sempre più insistente, fino a diventare preoccupante e decisamente debilitante.
Subito pensavo si trattasse di una leggera prostatite (mi è già capitato nel recente passato di averla), ed ho avuto colite molto forte ultimamente, dandomi l'impressione che le due cose si alimentassero un po' a vicenda.
Il mio medico di base mi ha fatto fare un ciclo di antibiotici generici (anche perchè ho avuto una comune influenza due settimane fa, ora passata) ed aspirina, prendo fermenti lattici e Debridat per la colite, e Topster supposte per la prostatite.
Subito sembrava fare qualche effetto, ma ora sto peggio di prima.
Và detto che, soprattutto la colite, mi era indotta da un fortissimo stato di stress.
I sintomi della colite si sono attenuati non appena la causa dello stress è passata, ma ancora sono bloccato per metà della giornata, diciamo che mi libero meglio rispetto a prima, ma i dolori del basso colon in prossimità del retto sono sempre forti.
Negli ultimissimi giorni ai dolori scrotali s'è aggiunto un costante bruciore, pensando che potesse centrare anche un'eventuale cistite sto provando da oggi a prendere del D-mannosio che avevo già in casa, oggi ho avuto anche un vaghissimo bruciore durante la minzione, solo una volta.
Ma aldilà di questo singolo caso per il resto non ho avuto i classici forti bruciori legati alla minzione che si leggono in caso di cistite, si tratta invece di un bruciore più costante, ed in questo momento anche forte.
Ho una visita fissata con un Urologo venerdì della settimana prossima, ma la cosa è diventata molto preoccupante ed a causa dell'attuale crisi sanitaria molte strutture sono chiuse non sono riuscito a farmi anticipare il controllo.
Spero di potermi evitare dieci ore di pronto soccorso, spero che possiate aiutarmi a venirne a capo.
Grazie mille.
Uomo, 36 anni.
Da alcune settimane soffro di un dolore a livello prostatico-rettale, che si diffonde a livello dello scroto (soprattutto negli ultimi dieci giorni), dapprima lieve, è diventato sempre più insistente, fino a diventare preoccupante e decisamente debilitante.
Subito pensavo si trattasse di una leggera prostatite (mi è già capitato nel recente passato di averla), ed ho avuto colite molto forte ultimamente, dandomi l'impressione che le due cose si alimentassero un po' a vicenda.
Il mio medico di base mi ha fatto fare un ciclo di antibiotici generici (anche perchè ho avuto una comune influenza due settimane fa, ora passata) ed aspirina, prendo fermenti lattici e Debridat per la colite, e Topster supposte per la prostatite.
Subito sembrava fare qualche effetto, ma ora sto peggio di prima.
Và detto che, soprattutto la colite, mi era indotta da un fortissimo stato di stress.
I sintomi della colite si sono attenuati non appena la causa dello stress è passata, ma ancora sono bloccato per metà della giornata, diciamo che mi libero meglio rispetto a prima, ma i dolori del basso colon in prossimità del retto sono sempre forti.
Negli ultimissimi giorni ai dolori scrotali s'è aggiunto un costante bruciore, pensando che potesse centrare anche un'eventuale cistite sto provando da oggi a prendere del D-mannosio che avevo già in casa, oggi ho avuto anche un vaghissimo bruciore durante la minzione, solo una volta.
Ma aldilà di questo singolo caso per il resto non ho avuto i classici forti bruciori legati alla minzione che si leggono in caso di cistite, si tratta invece di un bruciore più costante, ed in questo momento anche forte.
Ho una visita fissata con un Urologo venerdì della settimana prossima, ma la cosa è diventata molto preoccupante ed a causa dell'attuale crisi sanitaria molte strutture sono chiuse non sono riuscito a farmi anticipare il controllo.
Spero di potermi evitare dieci ore di pronto soccorso, spero che possiate aiutarmi a venirne a capo.
Grazie mille.
[#1]
La colite e la pregressa sindrome influenzale influenzano sicuramente lo sviluppo di una infiammazione o congetione della prostata, cosa che pare che per lei non sia neanche una novità. In assenza di febbre, assai probabilmente non vi è una cusa infettiva e la somministrazione empirica di antibiotici non è consigliabile e può addirirrura essere controproducente se vi sono già dei disturbi intestinali in corso. Più opportuna la somministrazione di anti infiammatori e l'adozione di uno stile di vita il più rgolare possibile sotto ogni punto di vista. La vera cistite nel maschio giovane è rarissima, i disturbi delle basse vie urinarie sono inequivocabilmente legati solo alla prostata. Pertanto anche i rimedi tipici della cistite (es. mannosio ed altri) non possono avere alcun reale effetto. La valutazione specialistica urologica diretta è comunue opportuna, specie se i disturbi sono persistenti, comprendiamo però le notevoli difficoltà di questo periodo.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Grazie mille Dr. Piana.
Mi rincuora sapere che l'assenza di febbre significativa possa escludere l'infezione, dal momento che appunto se possibile eviterei volentieri l'assunzione di antibiotici, appunto per il problema colite e non solo.
Ho pensato alla cistite perchè mia moglie ne soffre spesso e quindi che potesse esserci uno scambio microbico, ma effettivamente il d-mannosio non ha dato particolari risultati.
La visita urgente purtroppo mi è stata ulteriormente posticipata per via dei problemi attuali, quindi, oltre ad aver già evitato i classici caffè, the, cioccolato, semi ecc. fin dai primi sintomi, vita l'attesa forzata ed il dolore insistente ho ricercato i farmaci che mi erano stati prescritti un'anno fa per l'ultimo attacco di prostatite, ossia Adl Flog Plus, Bifiprost e Proxelan.
Li sto prendendo da due giorni, pensa che possano risultare utili?
Grazie di nuovo
Mi rincuora sapere che l'assenza di febbre significativa possa escludere l'infezione, dal momento che appunto se possibile eviterei volentieri l'assunzione di antibiotici, appunto per il problema colite e non solo.
Ho pensato alla cistite perchè mia moglie ne soffre spesso e quindi che potesse esserci uno scambio microbico, ma effettivamente il d-mannosio non ha dato particolari risultati.
La visita urgente purtroppo mi è stata ulteriormente posticipata per via dei problemi attuali, quindi, oltre ad aver già evitato i classici caffè, the, cioccolato, semi ecc. fin dai primi sintomi, vita l'attesa forzata ed il dolore insistente ho ricercato i farmaci che mi erano stati prescritti un'anno fa per l'ultimo attacco di prostatite, ossia Adl Flog Plus, Bifiprost e Proxelan.
Li sto prendendo da due giorni, pensa che possano risultare utili?
Grazie di nuovo
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.8k visite dal 05/03/2020.
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.