Ispessimento scroto
Buongiorno, scrivo con account di altra persona, quindi fornisco a seguire i miei dati: sesso maschile, 31 anni.
Ripropongo il quesito nella speranza che mi si aiuti, non certo che questa sia la sezione corretta e nel rispetto delle linee guida.
Preciso infatti di non aver rinvenuto risposta sufficiente nei quesiti, pure simili, da altri promossi.
5 anni fa avvertivo fitta al testicolo durante la minzione, subito dopo notavo un gonfiore al testicolo dx, eseguivo ecografia che evidenziava:" (...) Durante la prova di Valsava si rileva modico quadro di ectasia dei vasi venosi peritesticolari e perifunicolari a dx.
Alla valutazione con color doppler si dimostrano iniziali segni di reflusso (I-II grado).
Presenza di idrocele bilateralmente più evidente a dx"
Mi recavo quindi dal chirurgo che in età adolescenziale mi aveva operato di fimosi il quale mi diceva che si trattava di lieve idrocele che non necessitava di intervento.
In conclusione, resto per5 anni con il testicolo gonfio pur non provando fastidio alcuno.
Ad inizio 2019 mi recavo nuovamente dal chirurgo per un problema di ragadi, nell'occasione controllava il testicolo e concludeva confermando l'esito di anni addietro.
Magicamente (o grazie a tale manovra), ad appena 3 giorni dalla visita, il testicolo si Sgonfiava tornando esattamente come prima dell'episodio del 2015, del tutto normale.
Tale inaspettata situazione di normalità si Protrae sino a dicembre quando un ennesima fitta durante la minzione causa un rigonfiamento al testicolo destro, questa volta con fastidio annesso che ancora oggi provo.
Tornato a Visita dal chirurgo, mi dice che l'idrocele non c'entra nulla e che il problema non riguarda il testicolo bensì la sacca sopra il testicolo che si presenta gonfia a causa di una struttura indefinita.
Mi consiglia ecografia che eseguo e riporta quanto segue: "A livello della testa della Epididimi dx si rileva formazione liquida di 2.5 mm da riferire a cisti.
Non segni di idrocele.
In sede dopratesticolare sinistra si rileva un piccolo gruppo di vasi venosi del plesso pampiniforme dilatabili con manovra di valsava.
la valutazione con color doppler non evidenzia reflusso venoso in condizioni basali, mentre durante manovra di ponzamento è apprezzabile un modesto reflusso venoso a livello della vsi di sx.
Il reperto è compatibile con varicocele di II grado sec.
Sarteschi.
Si rileva ispessimento aspecifico e diffuso delle borse scrotale a dx nella porzione superiore dello scroto senza apprezzabili alterazioni strutturali delle stesse" L'ecografo addebita il gonfiore a probabile prolungato strofinamento con indumenti.
Il chirurgo sostiene non vi sia nulla da fare.
Il gonfiore e il fastidio purtroppo persistono.
Io riconosco al tatto presenza di liquido.
Cosa fare?
grazie
Ripropongo il quesito nella speranza che mi si aiuti, non certo che questa sia la sezione corretta e nel rispetto delle linee guida.
Preciso infatti di non aver rinvenuto risposta sufficiente nei quesiti, pure simili, da altri promossi.
5 anni fa avvertivo fitta al testicolo durante la minzione, subito dopo notavo un gonfiore al testicolo dx, eseguivo ecografia che evidenziava:" (...) Durante la prova di Valsava si rileva modico quadro di ectasia dei vasi venosi peritesticolari e perifunicolari a dx.
Alla valutazione con color doppler si dimostrano iniziali segni di reflusso (I-II grado).
Presenza di idrocele bilateralmente più evidente a dx"
Mi recavo quindi dal chirurgo che in età adolescenziale mi aveva operato di fimosi il quale mi diceva che si trattava di lieve idrocele che non necessitava di intervento.
In conclusione, resto per5 anni con il testicolo gonfio pur non provando fastidio alcuno.
Ad inizio 2019 mi recavo nuovamente dal chirurgo per un problema di ragadi, nell'occasione controllava il testicolo e concludeva confermando l'esito di anni addietro.
Magicamente (o grazie a tale manovra), ad appena 3 giorni dalla visita, il testicolo si Sgonfiava tornando esattamente come prima dell'episodio del 2015, del tutto normale.
Tale inaspettata situazione di normalità si Protrae sino a dicembre quando un ennesima fitta durante la minzione causa un rigonfiamento al testicolo destro, questa volta con fastidio annesso che ancora oggi provo.
Tornato a Visita dal chirurgo, mi dice che l'idrocele non c'entra nulla e che il problema non riguarda il testicolo bensì la sacca sopra il testicolo che si presenta gonfia a causa di una struttura indefinita.
Mi consiglia ecografia che eseguo e riporta quanto segue: "A livello della testa della Epididimi dx si rileva formazione liquida di 2.5 mm da riferire a cisti.
Non segni di idrocele.
In sede dopratesticolare sinistra si rileva un piccolo gruppo di vasi venosi del plesso pampiniforme dilatabili con manovra di valsava.
la valutazione con color doppler non evidenzia reflusso venoso in condizioni basali, mentre durante manovra di ponzamento è apprezzabile un modesto reflusso venoso a livello della vsi di sx.
Il reperto è compatibile con varicocele di II grado sec.
Sarteschi.
Si rileva ispessimento aspecifico e diffuso delle borse scrotale a dx nella porzione superiore dello scroto senza apprezzabili alterazioni strutturali delle stesse" L'ecografo addebita il gonfiore a probabile prolungato strofinamento con indumenti.
Il chirurgo sostiene non vi sia nulla da fare.
Il gonfiore e il fastidio purtroppo persistono.
Io riconosco al tatto presenza di liquido.
Cosa fare?
grazie
[#1]
Le ricordoiamo che l'apparato genitale maschile è di competenza dell'urologo e non del "chirurgo" presumibilmente generale se si occupa anche di ragadi.
A parte questo, ci pare che le visite e gli accertamenti eseguiti non abbiano mai evidenziato nulla di importante, o comunque degno di terapie e tantomeno interventi. La stessa piccolissima cisti dell'epididimo non ha alcun significato. I testicoli, si sa, sono strutture anatomiche sensibilissime, in grado di comunicare fastidi anche in assenza di reali alterazioni. Per arrivare ad un buon punto della situazione ed eventualmente chiudere il discorso, le consigliamo di farsi visitare anche da un nostro Collega specialista in urologia. Noi a distanza non possiamo dire molto di più.
A parte questo, ci pare che le visite e gli accertamenti eseguiti non abbiano mai evidenziato nulla di importante, o comunque degno di terapie e tantomeno interventi. La stessa piccolissima cisti dell'epididimo non ha alcun significato. I testicoli, si sa, sono strutture anatomiche sensibilissime, in grado di comunicare fastidi anche in assenza di reali alterazioni. Per arrivare ad un buon punto della situazione ed eventualmente chiudere il discorso, le consigliamo di farsi visitare anche da un nostro Collega specialista in urologia. Noi a distanza non possiamo dire molto di più.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.7k visite dal 03/03/2020.
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