Calcolo ureterale

Buongiorno, chiedo un consulto perché sono veramente disperato.

Verso la fine di novembre 2019, a seguito di alcune violente coliche renali, ho eseguito una tac dalla quale si è evinto la presenza di un calcolo nell’uretere destro.

In questi mesi ho seguito diverse terapie, l’ultima delle quali prevede l’assunzione di un omnic dopo cena.

Premetto di essere in lista per l’intervento da circa 1 mese e 10 giorni (il primo urologo che mi visitò al pronto soccorso mi disse di tornare semplicemente a febbraio con un suo documento per potermi operare, cosa smentita da suoi colleghi i quali mi hanno consigliato di mettermi in lista, ma lasciamo perdere).

Verso la fine di gennaio, come mi è stato indicato, ho eseguito urotac che ha evidenziato quanto segue: si segnala formazione litiasica calcica (6, 8 mm sul piano assiale) nel tratto distale dell’uretere di destra, con minima ectasia ureterale a monte.
Non dilatate le cavità escretrici calico-pieliche bilateralmente.
Regolare calibro dell’uretere sn.
Tortuosità del tratto prossimale dell’uretere dx.
Reni in sede, morfovolumetricamente nei limiti e con nefrogramma conservato.
Vescica scarsamente distesa.
Fegato nei limiti per dimensioni, senza evidenti lesioni focali.
Tronco spleno-portale pervio.
Colecisti distesa a pareti regolari.
Non ectasiche le vie biliari intra ed extra-epatiche.
Milza, surreni e pancreas nella norma per morfovolumetria e caratteristiche densitometriche.
Coprostasi.
Assenza di liquido libero intraperitoneale.

Ciò detto, continuo a soffrire di coliche, ma il dolore dietro la schiena è diminuito.
Il problema riguarda il pene, avverto un fastidio endemico insopportabile che è associato alla colica.
L’urologo privato mi ha consigliato di prendere un orudis supposta al bisogno.

In altre circostanze ha funzionato.

Ieri ho avuto una colica e il fastidio sotto ha iniziato a manifestarsi, ho preso tachidol, una puntura di toradol a distanza di 5 ore e, infine, prima di dormire l’orudis supposta.
Niente, ho fatto la nottata, il fastidio è sempre presente, insopportabile mi pizzica nella parte alta del pene, direi in prossimità del glande.

Stamattina ho preso una compressa di furadantin, ma anche questa non ha prodotto alcun effetto.

Ho dimenticato di dire che per lo stesso motivo, circa un mese fa mi sono recato e mi hanno consiglio di fare l’urinocoltura, che ha avuto esito negativo.

Vi scongiuro, consigliatemi qualcosa che mi attenui il fastidio, non ne posso più sto impazzendo.

Sono giunto a credere che solo recidendomi il pene riuscirò a provare sollievo.

Credo di avere ancora la colica in corso, forse è dovuto a quello però vi supplico aiutatemi.

Ringrazio tutti coloro che mi risponderanno.
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Purtroppo c'è poco da dire, finché il calcolo non sarà rimosso tutti i provvedimenti possibili avranno solo un effetto palliativo e transitorio. Una sitauzione del genere merita quindi un intervento sollecito cui nei centri di riferimento per la calcolosi urinaria si provvede talora anche in urgenza. Non possiamo quindi che augurale che lei possa trovare una soluzione, presso la struttura dove è già seguito, ma eventualmente anche altrove. In attesa di ciò, la terapia antidolorifica più efficaci è notoriamente quella a base di anti-infiammatori FANS (ketorolac, diclofenac e simili). Antispastici ed antibiotici non possono avere alcuna apprezzabile efficacia.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Utente
Utente
Dott. Paolo Piana, anzitutto la ringrazio per la risposta.
Circa due ore fa ho fatto un’altra siringa di toradol, che mi ha alleviato il fastidio senza toglierlo del tutto. Sono certo che tra non molto sarò nuovamente nella situazione di cui sopra.
Nel confusionario racconto iniziale ho omesso di dire che, circa un mese e mezzo fa, mi è stata riscontrata anche una lieve idronefrosi (dilatazione di circa 18-19 mm).
Temo, con mio sommo dispiacere, che i tempi di attesa per l’intervento siano ancora lunghi, almeno un altro mese o mese e mezzo.
Sono in lista di attesa presso due strutture ospedaliere della mia città.
Inizialmente, la colica mi procurava un dolore violento dietro la schiena e nel fianco, adesso mi porta questo fastidio indescrivibile davanti.
Non riesco a trovare giovamento, ogniqualvolta si presenta passo le notti in bianco.
Sono veramente disperato.
All’occorrenza, da ignorante in materia, non posso ricorrere ad antibiotici quali monuril et similia. So che ha già detto che non recano alcun beneficio, però sono veramente allo stremo.
Magari anche se non si tratta di un antibiotico, un farmaco che possa lenire il fastidio non lo so.
Volevo chiederle un’altra cosa, dato che ho iniziato la prima terapia ormai più di 3 mesi fa, quella che sto seguendo attualmente (1 omnic dopo cena) può avere ancora una qualche efficacia o crede che debba sospenderla fino alla data dell’intervento? È evidente oramai che le possibilità di espulsione spontanea del calcolo sono remote.
Quanto al trattamento terapeutico, per completezza di informazione, comunico che, dietro indicazione dei diversi urologi, ho iniziato con l’edevexin per circa 2 settimane, ho proseguito con il rilaten per circa 1 mese e mezzo e ho continuato, sino ad oggi, con l’omnic.
Nei primi mesi ho fatto spesso bagni di acqua calda e ho bevuto, ogni giorno, 1 litro di acqua in 30 minuti.
Il calcolo è nella tratto basso dell’uretere da metà gennaio, cosa che mi aveva fatto sperare nel suo ingresso in vescica e nella conseguente spontanea espulsione.
Purtroppo nulla di tutto questo si è verificato.
Come ho già detto, sono veramente stanco.
Grazie ancora.
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Questi carichi d'acqua a scopo "espusivio" noi più che sconsigliarli li condanniamo proprio ... questione di punti di vista ... perché mai il calcolo si sposterà sospinto dal flusso urinario, ma solo se le pareti dell'uretere saranno abbastanza compiacenti da farlo passare. Quindi queste "cascate" altro non fanno se non sovraccaricare il rene ed indurre inutili coliche. La compiacenza dell'uretere può essere migliorata dalla assunzione di farmaci alfa-litici come la tamsulosina, ma la loro efficacia si deve dimostrare entro tempi accettabili (massimo 2-3 settimane) oltre i quali insistere è abbastanza vano e solo più la fortuna può venire in aiuto. E' abbastanza normale che quando il calcolo si trova in diretta prossimità della vescica si attenuino le coliche ma compaia questa sintomatologia "bassa" con bruciori urinari (non legati ad infezione) e dolori irradiati alla radice del pene. Ripetiamo che oltre i FANS esiste solo la morfina, che è però assai poco maneggevole. In conclusione altro non possiamo dire se non ripetere che casi simili meritano una soluzione la più rapida possibile.
[#4]
Utente
Utente
Dott. la ringrazio di nuovo per il tempo e i consigli che mi ha dato.
Spero di riuscire quanto prima ad effettuare l’intervento, magari anche sollecitando i referenti degli ospedali cui mi sono rivolto. Grazie ancora.