Ipertrofia prostatica a 45 anni
Gent. mo Dottore
mio marito, 45 anni, sportivo e attivo anche per professione (geologo), nel corso di un normale controllo nel gennaio c.a. ha richiesto, senza alcuna motivazione e totale assenza di sintomi, anche il controllo del psa (per scrupolo visto che il papà è mancato, a 80 anni, per un tumore alla prostata). Il valore è risultato alto (6,45 ng/mL al 28/01/09). Il medico ha prescritto una cura antibiotica con ciproxin 500 mg (5 scatole) e, a conclusione cura, nuovo controllo psa + psa free. I valori, al 24/02/09 sono risultati: PSA 3,01 ng/ml, PSA-FREE 0,63 ng/mL, ratio 18,4 5. A seguito di ciò ha patteggiato con il medico un'ecografia dell'addome invece della TR che nel gennaio voleva fargli fare e che mio marito digerisce mal volentieri, soprattutto dopo che ha saputo della necessaria "preparazione". Il risultato è stato di vescica nella norma, senza ristagno post minzionale ma la prostata risulta ai limiti sup alla norma (DT 52 mm) e presenta ipertrofia del lobo medio e calcificazioni nella parte mediana (il reperto è da riferire a probabili esiti flogistici). Ora è in cura con Omnic 0,4 mg per 4 mesi. Aggiungo che non ha problemi nè sintomi apprezzabili e sessualmente è molto attivo (rapporti 4-5 a settimana). Tuttavia, vista l'età e le ottime condizioni generali (è sportivo e molto atletico, 1,92 m di h e peso 84 Kg), siamo molto preoccupati. Potrebbe trattarsi di una prostatite? Aggiungo che, tra i 19 e i 27 anni ha avuto problemi di herpes, anche genitale, con continue recidive; è stato trattato con massicce dosi di aciclovir e timo. Da allora non ha più avuto manifestazioni significative. Inoltre ha sempre fatto larghissimo consumo di peperoncino (che da gennaio abbiamo abolito!)
Potrebbe cortesemente darci un Suo autorevole parere?
Ringraziandola sin d'ora infinitamente porgo cordiali saluti
mio marito, 45 anni, sportivo e attivo anche per professione (geologo), nel corso di un normale controllo nel gennaio c.a. ha richiesto, senza alcuna motivazione e totale assenza di sintomi, anche il controllo del psa (per scrupolo visto che il papà è mancato, a 80 anni, per un tumore alla prostata). Il valore è risultato alto (6,45 ng/mL al 28/01/09). Il medico ha prescritto una cura antibiotica con ciproxin 500 mg (5 scatole) e, a conclusione cura, nuovo controllo psa + psa free. I valori, al 24/02/09 sono risultati: PSA 3,01 ng/ml, PSA-FREE 0,63 ng/mL, ratio 18,4 5. A seguito di ciò ha patteggiato con il medico un'ecografia dell'addome invece della TR che nel gennaio voleva fargli fare e che mio marito digerisce mal volentieri, soprattutto dopo che ha saputo della necessaria "preparazione". Il risultato è stato di vescica nella norma, senza ristagno post minzionale ma la prostata risulta ai limiti sup alla norma (DT 52 mm) e presenta ipertrofia del lobo medio e calcificazioni nella parte mediana (il reperto è da riferire a probabili esiti flogistici). Ora è in cura con Omnic 0,4 mg per 4 mesi. Aggiungo che non ha problemi nè sintomi apprezzabili e sessualmente è molto attivo (rapporti 4-5 a settimana). Tuttavia, vista l'età e le ottime condizioni generali (è sportivo e molto atletico, 1,92 m di h e peso 84 Kg), siamo molto preoccupati. Potrebbe trattarsi di una prostatite? Aggiungo che, tra i 19 e i 27 anni ha avuto problemi di herpes, anche genitale, con continue recidive; è stato trattato con massicce dosi di aciclovir e timo. Da allora non ha più avuto manifestazioni significative. Inoltre ha sempre fatto larghissimo consumo di peperoncino (che da gennaio abbiamo abolito!)
Potrebbe cortesemente darci un Suo autorevole parere?
Ringraziandola sin d'ora infinitamente porgo cordiali saluti
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cara signora come avrà sicuramente letto lipertrofia prostatica è una condizione fisilogica di tutti gli uomini nella quale si ha un aumento del volume della ghinadola che però varia da soggetto a soggetto, anche senza sintomatologia.
ora visto che il psa è sceso da 6 a 3 dopo terapia antibiotica c'è una buona possibilità che questo aumento è stato causato da una prostatite, però è visto che c'è una familiarità per la patologia prostatica è conveviente che suo marito si faccia controllare periodicamente ( ogni 6 mesi)
ora visto che il psa è sceso da 6 a 3 dopo terapia antibiotica c'è una buona possibilità che questo aumento è stato causato da una prostatite, però è visto che c'è una familiarità per la patologia prostatica è conveviente che suo marito si faccia controllare periodicamente ( ogni 6 mesi)
Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com
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Cara Utente,il PSA e' un parametro prostatico che spesso si altera in presenza di patologie prostatiche sia benigne che maligne.Suo marito ha fato bene ad escludere il peperoncino (ma anche pepe,birra,insaccati,formaggi grassi,sueralcolici,birra) dalla sua dieta,ma non condivido il rifiuto ad eseguire una ecografia trans-rettale che si impone in questi casi.LIl pregresso herpes genitalis non ha alcuna importanza.Per il resto,ritengo che il Suo urologo sia ben orientato,per cui seguirei i consigli,senza "patteggiare" alcun esame.Cordialita'.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#3]
Utente
Grazie infinite. Già la nostra alimentazione è molto corretta e bilanciata, peperoncino a parte (io sono vegetariana e quindi tutti mangiamo essenzialmente a base di verdura e frutta). Mio marito è rimasto molto colpito anche da un punto di vista psicologico, infatti si è improvvisamente sentito, come si definisce lui, "un sessantenne". Ma l'unica possibilità è veramente l'operazione?
Grazie infinite ancora
Grazie infinite ancora
[#5]
Utente
mi sono sicuramente espressa male perchè non intendevo offendere nessuno, tantomeno i sessantenni. Intendevo che è brutto a 45 anni, soprattutto se si è in condizioni fisiche ottimali, sentirsi dire che la tua prostata è equiparabile a quella di un sessantenne, ed allora ci si interroga su come possa essere successo, se si ha qualche colpa dovuta ad uno stile di vita errato e, nella fattispecie, cosa bisogna aspettarsi per il futuro: mi spiego, se a 45 anni è così, come potrà essere a 60, tantopiù che il medico afferma che non è possibile che si riduca con la sola cura farmacologica ed ha dato l'operazione come unica strada seriamente percorribile per arginare la crescita. Preciso che, oltre a quanto riportato nella mia prima mail, mio marito non ha fatto null'altro. Non è stato fatto ad esempio l'esame delle urine. Sarebbe utile? Come potrebbe essere stata causata un'eventuale prostatite? E' possibile diagnosticarla? Mi scuso ancora per l'infelice frase di prima e mando cordialissimi saluti
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cara signora dobbiamo fare un pò di chiarezza, l'interevento chirurgico per un adenoma della prostata è indicato solo quando è presente una sintomatologia urinaria non curabile con la terapia medica, se non c'è alcuna sintomatologia non è indicato alcun intervento chirurgico. in oltre la sintomatologia non è collegata alla grandezza della prostata.
per cui non fasciamoci la testa prima di rompercela!!!
per cui non fasciamoci la testa prima di rompercela!!!
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 9.3k visite dal 21/03/2009.
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