Cistite o uretrite recidivante

Gentili Medici
scrivo perchè da circa un anno convivo con un problema che nè il mio medico di famiglia nè il mio ginecologo sono riusciti ad inquadrare e risolvere.
Da un anno almeno soffro costantemente di bruciori che io credo provengano dall'uretra e che in occasione dei rapporti sessuali evolvono puntualmente in episodi di cistite estremamente dolorosa e debilitante.
I numerosi esami di urinocoltura, compresi gli ultimi effettuati in gennaio, non hanno mai identificato la presenza di batteri, ad eccezione di una occasione in cui è stata individuata la presenza di E.coli (a dicembre) ma successivamente negli esami effettuati a gennaio non vi era la presenza di batteri.
Al pap test invece risultava uno stato infiammatorio aspecifico, per il quale ho eseguito un tampone vaginale risultato positivo per lo stafilococco mannitolo non fermentante sensibile alla Josamicina.(Ci tengo a dire che questi esami li ho effettuati di mia volontà e non mi sono stati indicati dal medico! Sono studentessa di medicina e più di una volta mi sono ritrovata a dover indirizzare in modo "implicito" il mio medico su esami da effettuare, cosa che trovo assurda, ma purtroppo questa è la realtà della mia situazione!)
Il mio medico di famiglia mi sconsiglia di effettuare una terapia antibiotica che secondo lui avrebbe il risultato di distruggere la mia flora batterica e mi ha consigliato l'uso degli ovuli vaginali Deltavagin e di lattobacilli vaginali ma da entrambe le terapie non ho trovato nessun giovamento. Sono in dubbio se effettuare un tampone uretrale.
Non so più cosa fare per risolvere un problema che sta rovinando la mia vita privata e la mia sfera affettiva, per questo spero che Voi possiate darmi qualche indicazione o qualche suggerimento che potrei fare presente al mio medico curante.
Spero in una risposta e Vi ringrazio fin da adesso per La cortesia e il tempo che vorrete dedicarmi.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
Cara futura collega,
innanzi tutto esegua un esame urine così come descritto: si deterga accuratamente i genitali con garza e fisiologica tiepida, li asciughi con graza, scarti il primo getto, prenda il secondo senza interrompere la minsione, e scarti l' ultimo. Poi faccia esame urine sul campione raccolto. Valgono poi le comuni regole igieniche: si pulisca l' ano dopo defecazione dal davanti all' idietro, beva mota acqua, eviti piccanti, the, caffè, alcoolici, fumo, rd urino dopo ogni rapporto sessuale. Con esame urine e mentre segue queste regole consulti un valido collega. Faccia sapere se vuole.
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Utente
Utente
Gentilissimo Dr. Cavallini,
la ringrazio per la sua celere risposta.
Preciso alcuni elementi omessi nella mia prima descrizione (non volevo dilungarmi eccessivamente).
L'esame delle urine l'ho eseguito così come Lei mi consiglia poichè il mio medico mi aveva fornito di un "foglietto di istruzioni".
Oltre a tutte le regole di igene da lei indicate, che seguo scrupolosamente, da quanto soffro di questo disturbo ho l'accortezza di urinare prima e dopo i rapporti, come suggeritomi dal ginecologo, ed eseguo una scrupolosa pulizia, anch'essa prima e dopo i rapporti con un detergente specifico a ph 3,5.
Nonostante ciò nessun giovamento.
Crede sia utile il tampone uretrale? E' daccordo sull'ebitare la terapia antibiotica (Josamicina) o dovrei insistere con il mio medico curante?
La ringrazio in anticipo per i chiarimenti che vorrà gentilmente fornire ai miei dubbi.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
Cara collega,
come saprai l' esame urina è dirimente per tante cose. Con quell' esame andrei da un collega per una valutazione in diretta. Che se negativo l' esame urine, sentirei meglio un ginecologo, che spesso la vagina parla alla vescica.
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Utente
Utente
Nè il ginecologo nè il medico di famiglia vogliono farmi fare una cura per i miei problemi, insomma secondo loro "me li devo sopportare" con rassegnazione e nient'altro.
Questo atteggiamento mi sembra davvero incredibile!
Il mio ragazzo, recatosi dal medico per chiededrgli il da farsi si è sentito rispondere che è inutile che si sottoponga a qualsiasi esame dato che non ha sintomi e che al massimo può fare le stesse terapie antibiotiche eventualmente prescritte a me.
Vorrei quindi fare una piccola "protesta":
- ci si lamenta tanto dell'uso massiccio di antibiotici senza reale necessità e poi li si prescrive senza neanche prima far fare un esame per verificare effettivamente la eventuale pesenza di infezioni e l'eventuale antibiogramma;
- ci si lamenta tanto che, soprattutto i giovani, non si sottopongono a nessuna visita preventiva e non si interessano della loro salute sessuale se non quando ormai è troppo tardi e poi si sconsiglia anche una semplice visita andrologica in mancanza di sintomatologia specifica.
E' questo il modo di fare prevenzione? E questo il modo di educare alla propria salute? E' possibile che si debba insistere fino a diventare fastidiosi per essere ascoltati?
Forse starò sbagliando ma a me questi atteggiamenti sembrano diseducativi, e se non avessi un minimo di conoscenza del settore (ovviamente minimo, sono solo una studentessa) se non ne capissi nulla cosa farei? Di sicuro mi sentirei confusa, non saprei dove sbattere la testa e probabilmente trascurerei i miei sintomi.
Credo convenga riflettere su questo, e sbagliato fare di tutta l'erba un fascio ma purtroppo ancora al giorno d'oggi succede molto spesso ciò che è successo a me.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
Cara signorina,
il rimedio mè molto semplice: si cambia medico di base. Basta andare col tesse4rino sanitario all' ufficio relazioni con il pubblico. Tempo 5 minuti.
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Utente
Utente
Grazie mille per il suo suggerimento, speravo di non dover arrivare a questo punto!
Spero in questo modo di risolvere il problema, le farò sapere!
Grazie ancora della risposta e mi scusi per il mio sfogo!
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
Cara futura collega,
certo che accolgo lo sfogo poichè giusto è giustificato. Faccia avere sue notizie se vuole.
Cistite

La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.

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