Cistite dopo rapporti
Salve dottori volevo chiedere un consulto perché sto uscendo pazza... ho 20 anni, ho rapporti con il mio fidanzato e usiamo il preservativo... quasi sempre dopo 24/30 ore dal rapporto inizia una cistite o almeno credo... poiché io non riesco mai a resistere al dolore chiamo il mio dottore che mi dice di iniziare a prendere monuril o antibiotico tipo cefixoral e prima di assumerli fare esame delle urine con urino coltura... L’ho fatto per due volte ed entrambe le volte negativo... il resto delle volte bastava prendere il monuril è tutto passava... ho letto anche su internet di cistite abatterica, o contrattura del pavimento pelvico o allergia al preservativo... non so più cosa pensare, ora dopo quasi 7 giorni dal rapporto sto prendendo d-mannosio e applico una crema vaginale... sto meglio ma all’improvviso torna il bruciore e peso sotto la pancia con stimolo di urinare... non so più cosa fare, cosa potrebbe essere??
Dopo ogni rapporto io urino e mi lavo... ma la situazione è sempre la stessa.
Grazie in anticipo
Dopo ogni rapporto io urino e mi lavo... ma la situazione è sempre la stessa.
Grazie in anticipo
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La cistite post-coitale (detta colloquialmente "cistite della luna di miele" o honeymoon cistytis) è una manifestazione comunissima. La causa non è praticamente mai dovuta alla trasmissione di una infezione per via sessuale, ma è legata al seppur relativo trauma della penetrazione che in soggetti predisposti causa la migrazione verso la vescica di batteri presenti sulla pelle e le mucose dell'area ano-genitale. La predisposizione più comune è legata ad una funzione intestinale insoddisfacente, con alterapto equilibrio della flora batterica residente. Vi possono comunque essere altre cause che causano una sensibilizzazione della mucosa vescicale, ad esempio l'assunzione di una pillola inadatta. Il presupposto principale è ridurre al minimo indispensabile l'assunzione di antibiotici, limitata quindi a situazioni particolari (es. febbre, sanguinamento, ecc.), poiché ogni terpaia antibiotica porta ulteriore alterazione della flora batterica ed induzione di pericolose reistenze. Opportuno invece agire con fermenti lattici, probiotici, yoghurt, eccetera per migliorare la sitazione intestinale. Dal punto di vista vescicale si utilizzano integratori al mirtillo rosso e mannosio. Se i disturbi continuano ad essere persistenti è però indispensabile la valutazione specialistica urologica diretta.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
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Gentile Utente,
aggiungo una domanda in qualità di psico-sessuologa:
al momento della penetrazione vaginale e durante tutta durata della penetrazione Lei è sufficientemente e abbondantemente lubrificata?
Effettua la penetrazione *unicamente* quando Lei si sente "pronta" dal punto di vista della risposta organica alla eccitazione
evitando quelle penetrazioni anzitempo
che la donna talvolta concede al proprio uomo per compiacerlo o non contrariarlo?
Dott. Brunialti
aggiungo una domanda in qualità di psico-sessuologa:
al momento della penetrazione vaginale e durante tutta durata della penetrazione Lei è sufficientemente e abbondantemente lubrificata?
Effettua la penetrazione *unicamente* quando Lei si sente "pronta" dal punto di vista della risposta organica alla eccitazione
evitando quelle penetrazioni anzitempo
che la donna talvolta concede al proprio uomo per compiacerlo o non contrariarlo?
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#6]
Utente
Buongiorno dottoressa Brunialti,
Io ho notato che mi secco molto durante il rapporto infatti devo stopparmi e andarmi a sciacquare... questo l’ho sempre attribuito al preservativo che mi da particolare fastidio... al momento che sento dolore interrompo il rapporto, ma i sintomi comunque si presentano e ora dopo una settimana dal rapporto sto ancora così..
Io ho notato che mi secco molto durante il rapporto infatti devo stopparmi e andarmi a sciacquare... questo l’ho sempre attribuito al preservativo che mi da particolare fastidio... al momento che sento dolore interrompo il rapporto, ma i sintomi comunque si presentano e ora dopo una settimana dal rapporto sto ancora così..
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Se "si secca molto durante i rapporti" ponga il quesito alla Sua Ginecologa:
- sia sulle cause (problemi con lattice del profilattico?, durata eccessiva? ecc.),
- sia sugli eventuali rimedi tesi a delimitare il problema (ovuli?, creme? ecc.),
- sia sull'opportuità di astenervi dalla penetrazione per un certo periodo fino a "convalescenza vaginale" completamente conclusa.
Interrompere il rapporto alla percezione del dolore potrebbe essere troppo tardi.
Dott. Brunialti
- sia sulle cause (problemi con lattice del profilattico?, durata eccessiva? ecc.),
- sia sugli eventuali rimedi tesi a delimitare il problema (ovuli?, creme? ecc.),
- sia sull'opportuità di astenervi dalla penetrazione per un certo periodo fino a "convalescenza vaginale" completamente conclusa.
Interrompere il rapporto alla percezione del dolore potrebbe essere troppo tardi.
Dott. Brunialti
[#9]
Gentile utente,
La invito a rileggere la risposta #1 e a chiedersi se si attiene a tali indicazioni.
Io ho aggiunto la problematica della lubrificazione,
che frequentemente mi accade di incontrare in Studio quando mi si presentano queste problematiche femminili nel caso di cistiti abatteriche.
L'ansia non Le giova, amplifica inutilmente il problema,
che da (forse) organico diventa anche psicologico.
Accolga il suggerimento del Dr. Piana per una "valutazione specialistica urologica diretta";
aggiunga una visita ginecologica approfondita,
e una o alcune sedute presso una Psicologa Psicoterapeuta perfezionata in sessuologia clinica (Albo in FISSonline).
Ma senza perdere tempo in ansie e rimuginazioni.
E non perchè il disturbo sia grave,
solo perchè è ... tempo di vita perso.
Con ciò ritengo di aver concluso.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
La invito a rileggere la risposta #1 e a chiedersi se si attiene a tali indicazioni.
Io ho aggiunto la problematica della lubrificazione,
che frequentemente mi accade di incontrare in Studio quando mi si presentano queste problematiche femminili nel caso di cistiti abatteriche.
L'ansia non Le giova, amplifica inutilmente il problema,
che da (forse) organico diventa anche psicologico.
Accolga il suggerimento del Dr. Piana per una "valutazione specialistica urologica diretta";
aggiunga una visita ginecologica approfondita,
e una o alcune sedute presso una Psicologa Psicoterapeuta perfezionata in sessuologia clinica (Albo in FISSonline).
Ma senza perdere tempo in ansie e rimuginazioni.
E non perchè il disturbo sia grave,
solo perchè è ... tempo di vita perso.
Con ciò ritengo di aver concluso.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 11.4k visite dal 21/02/2020.
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.