Consiglio per operazione chirurgica?

Egregio Dottore,
Vorrei chiederLe un consiglio dopo la visita dallo specialista fatta da mio marito che ha 63 anni.


Referto:

Patologie pregresse:
Frattura femore dx 10 anni fa.

In terapia da molti anni con UNOPROST
Nega allergie
Disturbi attuali:
Peggioramento ingravescente della minzione con pollachiuria, nicturia 2 volte, getto minzionale filiforme e intermittente.

Ha provato ad assumere AVODART e FARALZIN da settembre 2019 con peggioramento dei sintomi, per cui è tornato a UNOPROST.

È intenzionato ad operarsi.

Ect prostata tr del 2017: ml 65
PSA 4 ratio 16% (PSA in graduale aumento)
Esame obiettivo: Ect prostata sp: prostatomegalia aggettante in vescica con DT 55.

ER: Prostata 1x3 aumentata di volume, parenchimatosa, liscia, mobile, margini distinti, non dolente, no focalità.

Apparato sessuale: nulla di patologico

Si consiglia:
Esami pre-operatori:
1) RMN multiparametrica della prostata
2) URO-TAC cmdc
Diagnosi: Ipertrofia prostatica.

Sospetto diagnostico:

Vorrei un Vostro parere se c'è bisogno di operarsi o meno.


La ringrazio.


Cordiali Saluti.
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
La necessità di un intervento in questi casi non dipende tanto dal risultato degli accertamenti, ma dai disturbi che poco nulla ormai rispondono alla terapia farmacologica adottata. Sulla fastidiosità di questi disturbi solo ed esclusivamente suo marito è in grado di giudicare. Il vostro specialista è molto puntiglioso e richiede di completare gli accertamenti con esami approfonditi che forse altri urologi riterrebbero ridondanti, ma su questo ovviamente ognuno agisce in base alle proprie abitudini ed esperienze.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Utente
Utente
Egregio Dott. Piana,
Intanto La ringrazio per la risposta, Le scrivo nuovamente perché mio marito ha effettuato gli esami consigliati dall'urologo, ovvero la URO-TAC cmdc e la RMN multiparametrica della prostata. Ecco i referti:

URO-TC

L'esame, eseguito con tecnica spirale senza e con infusione e.v. di m.d.c. mostra:

reni in sede, nei limiti morfo-dimensionali e con aspetti funzionali congrui, esenti da lesioni a carattere
infiltrante, ove unicamente si segnala formazione cistico-corticale polare inferiore a destra di 3 cm di
diametro massimo, di tipo semplice; non inclusi nefro-litiasici né segni di urostasi, con vie uro-escretrici a tutti
i livelli non ectasiche.

Regolari i surreni; non abnormi dilatazioni dei principali vettori vascolari.

Vescica ben distesa, d'aspetto debolmente ipotonico, a pareti regolari, improntata, al pavimento, dal lobo
medio della prostata, quest'ultima in discreto incremento dimensionale (volume di 80 cc circa), a struttura di
base sostanzialmente omogenea, priva di macro-nuclei calcifici intra-parenchimali, in sostanziale integrità
della limitante capsulare; adeguato trattamento alla luce dei rilievi clinici e bio-umorali specifici, con
riferimento preminente al dosaggio ormono-specifico (PSA).

Fegato in discreto incremento dimensionale e struttura di base debolmente attenuata, steatosico di medio-
basso grado, nel cui contesto non si osservano lesioni focali.

Colecisti ben distesa ed a pareti regolari, indenne da inclusi litiasici calcifici; vie biliari non dilatate.

Milza eumorfica, omogenea con pancreas ad armonica rappresentazione dell'archistruttura micro-acinare,
ove non si rilevano espansi ghiandolari intrinseci; asse spleno-portale ben opacizzato.

Non versamento libero né adenopatie dimensionalmente significative in addome.

Valutazione clinico-specialistica


RM PROSTATA MULTIPARAMETRICA S/C MDC

Esame condotto prima e dopo infusione di mezzo di contrasto con apparecchio ad alto campo per la valutazione multiparametrica della prostata.

Diametro massimo trasverso 63.6 mm
Diametro antero-posteriore 52 mm
Diametro longitudinale 75.6 millimetri

Volume 130 cc

Zona periferica regolare sostanzialmente omogenea.

Zona di transizione ipertrofica multinodulare senza segni di restrizione del segnale nelle sequenze in DWI.
Non si apprezzano aree di patologico potenziamento dopo mezzo di contrasto.

Regolare l'angolo retto prostatico e il fascio vascolonervoso.
Non versamento.
Non linfocentro ingranditi

Pl-RADSv2: 3


Egregio Dottore, cosa riscontra da questi due esami effettuati da mio marito, ci sono probabilità che sviluppi un tumore maligno, deve operarsi?

La ringrazio anticipatamente per la risposta.

Cordiali Saluti.
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
La risonanza magnetica è sostanzialmente negativa, la TC conferma l'ingrossamento prostatico, il PSA è entro limiti accettabili. Le indicazioni ad un intervento endoscopico disostruttivi dipendono essenzialmente dall'entità dei disturbi e dalla loro risposta alla terapia farmacologica.
[#4]
Utente
Utente
La ringrazio Dott. Piana per la celere risposta, vorrei chiederLe una cosa, Lei dice che "la risonanza magnetica è sostanzialmente negativa" ma mi chiedo allora perché nel referto della risonanza magnetica c'è scritto "Pl-RADSv2: 3" che equivale a un rischio intermedio, la presenza di un tumore clinicamente significativo è incerta (50%), se è negativo come dice Lei i valori di PI-RADS v2 dovrebbero essere di 1 (molto basso) o 2 (basso).

Vorrei sapere se ci sono altri esami specifici che mio marito può fare oltre alla RM Multiparametrica per togliere l'incertezza?

Può darmi delucidazioni in merito?

La ringrazio ancora.

Cordiali Saluti.
[#5]
Utente
Utente
Egregio Dott. Piana,
Le scrivo perché mio marito è andato di nuovo dal Primario Urologo per fargli vedere gli esami effettuati e prendere una decisione sul da farsi. Questo è ciò che ha scritto il Primario nel referto:

Patologie pregresse:
Disturbi attuali:
Controllo esami preoperatori
URO-TAC: negativa
RMN mp: prostata di 130 ml, senza aree patologiche
Minzione stentata, nicturia 1/2 volte.
PSA altalenante: 4/ 7/ 5,1 ratio 14%
Esame obiettivo:

Si consiglia:
Si esegue informazione circa ATV transvescicale e si consegna opuscolo informativo.
Si mette in lista.
Diagnosi: Ipertrofia prostatica.
Sospetto diagnostico:

Terapia:
UNOPROST, continua 1 cp. al dì
FINASTERIDE, 1 cp. al dì

Secondo Lei è giusto fargli fare questo tipo di operazione, cioè l'"adenomectomia prostatica trans-vescicale" oppure esiste un'altro tipo di operazione meno invasivo.

E per quando riguarda il farmaco che gli ha prescritto, cioè il "Finasteride", è indicato per mio marito con la prostata ingrossata?

La ringrazio infinitamente.

Cordiali Saluti.
[#6]
Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Ovviamente noi non siamo qui per giudicare le indicazioni di altri Colleghi, tanto più se dotati di titoli altisonanti ...
Suo marito ha un ingrossamento benigno della prostata abbastanza voluminoso e questo induce disturbi ad urinare, se la terapia farmacologica non è sufficiente, le indicazioni ad un intervento disostruttivo sono indiscutibili. E' pur vero che oggi la gran parte degli interventi si esegue ormai per via endoscopica, l'intervento chirurgico "a cielo aperto" (che tutti noi che abbiamo qualche decennio di esperienza alle spalle abbiamo fatto almeno molte centinaia di volte) ormai si esegue molto raramente e solo se vi sono altri problemi associati che non si possono risolvere altrimenti. L'utilizzo del laser per via endoscopica permette di ridurre il sanguinamento ed abbreviare la degenza ad un minimo di 2 giorni. Ciò detto, ogni operatore ha comunque le sue abitudini e preferenze e conoscendo il caso molto meglio di noi che siamo a distanza, avrà buone ragioni per porre queste indicazioni. La finasteride è un farmaco ampiamente impiegato nell'ingrossamento prostatico benigno, somministrato prima di un intervento potrebbe contribuire a ridurre il rischio di sanguinamente intra-operatorio.
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