Uirnocoltura negativa

accuso bruciori mentre faccio pipì e anche dopo.
nessun dolore alla vescica.
la cistite batterica è presente solo dopo i rapporti.
se non ho rapporti le urinoc. son negative ma il fastidio c'è sempre.
è un anno che non ho rapporti ma il bruciore mi accompagna tuttii giorni (non ho perdite di sangue ).
a livello genitale tutto normale, nessuna infezione,vari tamponi ripetuti all'infinito.
può essere un'infiammazione dell'uretra? cioè spiegherebbe perchè le urine son negative?
è differente dall'uretodinia?
che esami urologici possono essermi di aiuto?devo rivolgermi principalmente a un ginecologo o a un urologo?
nel ringraziarVi vi mando un caro saluto .
[#1]
Urologo attivo dal 2006 al 2013
Urologo
gentile utente,
è mio modesto parere che forse dovrebbe sottoporsi ad un controllo cistoscopico al fine di chiarire la presenza di focolai infiammatori. per quanto riguarda la scelta della figura professionale che deve seguire penso che un buon ginecologo possa assolvere a questo incarico. uretrodinia vuoldire soltanto dolore a livello dell'uretra che nella donna è una realtà anatomica veramente piccola a differenza dell'uomo. credo che la cistoscopia sia dirimenti per il suo caso

distinti saluti

dott. F. Muzi
[#2]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
direi che un Collega Speialista Ginecologo possa di certo aiutaLa. In ogni caso, un esame ecografico "in toto" dell'apparato urinario e genitale si impone prima di qualsiasi altra metodica di indagine più invasiva. A mio parere ovvio.
Affettuosi auguri e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it

[#3]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettrice,
sia l'urologo che il ginecologo possono essere delle figure importanti e decisive nel valutare ed eventualmente risolvere il suo problema . Alla valutazione ecografica delle vie genito-urinarie assocerei anche una indagine uroflussometrica per studiare , sempre in modo non invasivo cioè non doloroso, come lei svuota la vescica. Con queste indagini diventa importante poi impostare tutta una serie di misure , non solo un'antibioticoterapia o l'uso di antinfiammatori, ma anche indicazioni dietetiche , comportamenti, stili di vita, ecc, ecc capaci di risolvere , attenuare e soprattutto evitare le fastidiose recidive.
Auguri ed un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/

[#4]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 16.1k 474
cara lettrice 14861,

a pavia, presso gli ambulatori di Urologia dell'Ospedale, sicuramente potrà trovare qualcuno che si interessa di UroGinecologia
Si faccia vedere e segua i suoi consigli
Cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#5]
Attivo dal 2006 al 2017
Ex utente
ho eseguito ieri mattina un'ecografia transvaginale in cui si vedeva la vescica.
il ginecologo ha detto che è un pò contratta ma per il resto è nella norma.
assumo zoloft compresse da 25 mg alla sera, fra gli effetti collaterali c'è la possibilità di disturbi della minzione.
lo zoloft lo assumo da oltre a un anno , mentre questi sintomi ci sono da un paio di mesi.
il medico mi ha dato il cistalgan ma non fa nulla.
può essere colpa dello zoloft?
[#6]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
il "sintomo" bruciore, di per sè, non puè rientrare negli effetti collaterali della terapia farmacologica cronica cui Lei si sottopone. Lei, infatti, non ha disturbi della minzione.
Se vuoLe il mio parere, io procederei ad una nuova approfondita rivalutazione della sfera ginecologica, e vulvo-vaginale in particolare, sia clinica che infettivologica e parassitologica.
Sempre ammesso che, a livello clinico generale, non vi siano segni o sintomi riferibili a possibili affezioni di altri organi od apparati (vi sono delle fastidiosissine cistiti eosinifili su base allergica ad esempio).
E' appena poi il caso di aggiungere come nel sesso femminile siano frequentissime alcune forme di cistiti croniche del tutto abatteriche, difficili da controllare e debellare, anche dopo terapie antimicrobiche prolungabili sino a sei mesi di tempo.
Ci tenga informati.
Affettuosi auguri e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
[#7]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Cara lettrice,
lo ripeto , per capire e studiare meglio il suo problema , potrebbe essere utile una valutazione urodinamica , non invasiva , cioè non dolorosa, tramite uroflussogramma registarto.
Ancora un cordiale saluto.
[#8]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
io direi di rimanere nell'ambito di ciò che Lei riferisce nella Sua storia clinica.
Non emergono elementi che facciano pensare a disturbi della minzione. Questo, fino a prova contraria, sembra assodato da quello che Lei ci scrive.
La metodica diagnostica denominata "urodinamica" consiste nella registrazione e nello studio dei parametri (volume, pressione, flusso) connessi con le fasi di riempimento e di svuotamento della vescica durante la minzione, mediante degli appositi sottili cateteri che vengono posizionati in vescica stessa. Le pressioni così registrate vengono tradotte sotto forma di tracciati.
Pertanto, Le rinnovo il mio parere riguardo l'esame urodinamico, elencandoLe quelle che sono oggi unanimamente riconsociute come corrette indicazioni a tale metodica invasiva:
- vescica neurologica;
- disturbi minzionali;
- reflusso vescico-ureterale;
- ostruzioni uretrali e vescicali;
- megauretere;
- chirurgia ricostruttiva della vescica e dell’uretra.
Spero di aver chiarito ancora meglio il mio pensiero e di esserLe stato di aiuto.
Affettuosi auguri e cordialisismi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO

[#9]
Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109
Gentile urgente,
nel Suo caso Le consiglio di farsi seguire e da un urologo
e da un ginecologo che possano interagire ,nel rispetto delle pr0prie professionalità.

Dott.Roberto Mallus

[#10]
Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109
Gentile urgente,
nel Suo caso Le consiglio di farsi seguire e da un urologo
e da un ginecologo che possano interagire ,nel rispetto delle pr0prie professionalità.
[#11]
Attivo dal 2006 al 2017
Ex utente
stamattina ho eseguito una cistoscopia .la diagnosi è trigonite disendocrina.
l'urologo dice che non è sua competenza ma è più un problema ormonale quindi di rivolgermi al mio ginecologo.
avevo un ciclo irregolare ,pur avendo i dosaggi ormonali nella norma, il ginecologo mi ha dato la pillola per regolarizzare.
possono essere utili altre esamu urologici?
[#12]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
bella diagnosi e bella terapia...che vuoLe aggiungere d'altro?
Affettuosi auguri e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
[#13]
Attivo dal 2006 al 2017
Ex utente
mi perdoni,in che senso bella terapia?
sto già assumendo la pillola per problemi ormonali, ma nonostante ciò ho la trigonite disendocrina
[#14]
Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109
Se non ottiene risultati possono essere utili biopsie sulla mucosa vescicale.
Comunque ritengo utile unja collaborazione tra urologo e ginecologo.
Cordiali saluti
[#15]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
"bella diagnosi" nel senso che il Collega che l'ha fatta, mediante cistoscopia, è tanto eclettico da poter emettere una diagnosi "istopatologica" senza effettuare nemmeno un prelievo bioptico e quindi effettuare un successivo esame istologico. Come può? Deve avere il microscopio negli occhi????
Una diagnosi così bella, il Medico ci fa una gran bella figura, quale quella della (cosiddetta) "trigonite disendocrina", non può che basarsi su osservazioni microscopiche, altrimenti stiamo nel campo delle pure supposizioni...
Non sono su tale modo di procedere.
Affettuosi auguri e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
[#16]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
"bella diagnosi" nel senso che il Collega che l'ha fatta, mediante cistoscopia, è tanto eclettico da poter emettere una diagnosi "istopatologica" senza effettuare nemmeno un prelievo bioptico e quindi effettuare un successivo esame istologico. Come può? Deve avere il microscopio negli occhi????
Una diagnosi così bella, il Medico ci fa una gran bella figura, quale quella della (cosiddetta) "trigonite disendocrina", non può che basarsi su osservazioni microscopiche, altrimenti stiamo nel campo delle pure supposizioni...
Non sono su tale modo di procedere.
Affettuosi auguri e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
[#17]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile Signora,
molto probabilmente il collega urologo che ha fatto l'indagine le avrà fatto una diagnosi di : "sospetta" trigonite disendocrina da confermare eventualmente con una successiva valutazione bioptica . Ricontatti il collega e si faccia spiegare con pazienza la sua situazione clinica . Spesso , soprattutto se l'indagine diagnostica è stata fatta in una struttura pubblica o privata convenzionata, dove l'attività ferve , lo specialista ha meno tempo da dedicare al paziente per fornire le successive spiegazioni ad indagine appena terminata .
Ancora un cordiale saluto.
[#18]
Attivo dal 2006 al 2017
Ex utente
Per il Professore Martino.
caro Dottore,
ho cambiato urologo e ho rifatto la cistoscopia questa volta con biopsia che confermava (purtroppo )infiammazione del trigono.
(come cura mi è stata dato uticran e unidrox per 3 mesi senza alcun risultato)
ho rivalutato la situazione vulvovaginale mediante tamponi ,pap test, colposcopia .
a seguito di esami ginecologici sempre negativi ma bruciori vulvari sempre presenti mi è stata diagnosticata una vulvodinia (terapia laroxil gocce...)
ho fatto anche varie ecografie sia a vescica piena,sia subito dopo essere stata in bagno e la vescica risultava essersi svuotata bene.
Lei ha accennato a cistiti abatteriche su base allergica.
che esami sono necessari per individuare l'allergia?
La ringrazio
[#19]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
mi pare che una diagnosi stia stata raggiunta o almeno proposta. Anche se la vulvodinia è ben altra cosa rispetto una trigonite. Ne potrebbe essere semmai la conseguenza. Ricercare i fattori eziologici alla base di una probabile natura allergica della Sua patologia è impresa ardua. La eventuale eosinofilia, nel sedimento urinario o nel sangue, non è sempre patognomonica. Magari lo fosse.
Particolari cibi, bevande, farmaci, sostanze chimiche, additivi sono tutti potenziali stimoli immunitari per una risposta infiammatoria cistitica. Non è semplice districarsi. Direi che è una possibilità diagnostica che i Colleghi curanti dovrebbero tenere presente.
Ci faccia sapere l'evoluzione del quadro clinico e la risposta terapeutica.
Auguri affettuosi per tutto ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO
[#20]
Attivo dal 2006 al 2017
Ex utente
Grazie infinitamente per gli auguri e i consigli.

1)quindi potrebbe essere che la vulvodinia avrebbe "causato"la trigonite?

2)al di là della ricerca su eventuali allergie, sarebbe utile l'esame urodinamico?

3) e quali cure sono proposte per la trigonite?instillazioni vescicali?
ho già assunto laroxil per la cura della vulvodinia ma effetti positivi sulla vescica non ce ne sono stati.

(p.s.sono stata da 4 ginecologi professore...pensi che mi han detto che la trigonite può venire solo alle donne in menopausa ....e che è impossibile che io abbia questo avendo un ciclo regolare e dosaggi ormonali perfetti...)

La ringrazio di cuore per il tempo che mi dedica .
Cari saluti.
[#21]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
no, semmai il contrario. Da una trigonite, magari cronicizzata, si potrebbe giungere ad un sintomo come la "vulvodinia". L'esame urodinamico? Beh, se il Collega sospettasse eventuali coinvolgimenti degli sbocchi ureterali, magari con stenosi relativa, allora si. Ma la cistoscopia lo avrebbe già evidenziato. Le faccio presente che si tratta di una patologia, o per meglio dire, di una diagnosi molto frequente. E poco di certo si conosce su eziologia e terapia di queste forme di cistite localizzata. I trattamenti si fondano sulla somministrazione di farmaci anti-infiammatori, sterodi e antibiotici se necessario. Occorre molta pazienza.
Ha provato a rivolgersi presso gli ambulatori di Ginecologia o Urologia Ginecologica dell'Università di Torino? Ne ho sentito parlare in maniera molto positiva.
Ci tenga comunque informati dell'evoluzione della storia clincia.
Affettuosi saluti
Prof. Giovanni MARTINO
Cistite

La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.

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