Prostata aumentata di dimensioni
Salve sono un 58enne trapiantato renale da ormai 6 anni (il trapianto è stato fatto a Treviso), soffro spesso di infezioni urinarie e il 13 marzo (4 giorni fa) sono stato ricoverato per una prostatite.
Dagli esami fatti e dall’ecografia dell’addome completo è risultata questa diagnosi:
(Ecografia addome completo): Discreta epatosplenomegalia con ectasia dell’asse venoso splenoportale (15mm) e lieve ectasia dell’ilosplenico. Calcolo mobile in colicisti. Reni nativi in sede con marcata alterazione dell’aspetto ecografico e scarsa differenziazione cortico midollare con alcune cisti corticali, in esiti di glomerulo nefrite. Rene trapiantato in fossa iliaca destra regolare per forma e dimensioni, con riduzione dello spessore della corticale ed iperecogenicità diffusa della midollare, ma con normale eco pattern parechimale all E.C.D
Vescica ben distesa, a pareti lievemente ispessite, ma esente da formazioni endoluminali.
Prostata aumentata di dimensioni (58 x 38 x 48 mm) con ipertrofia del lobo medio, che aggetta sulla parete postero inferiore della vescica . Discreto residuo post minzionale (circa 60 ml)
Diagnosi: insufficienza renale cronica riacutizzata da episodio uro settico, ipertrofia prostatica. Portatore di trapianto renale.
Sintesi del decorso ospedaliero: Il paziente è venuto alla nostra osservazione per un peggioramento funzionale relazionabile ad un episodio uro settico con disidratazione. la risoluzione della patologia ha consentito il recupero funzionale
Creatinina 2,8
Urea 84
MCV 31,3
Hb 10,4
Calcio Fosforo 7,7 1,3
PCR 74,5
Cosa mi consigliate per risolvere il problema? I medici mi hanno detto che si può risolvere sia farmacologicamente che chirurgicamente. Io sono siciliano, abito a Ragusa, a quali centri mi consigliate di rivolgermi se dovessi scegliere la soluzione chirurgica? Vi ringrazio
Dagli esami fatti e dall’ecografia dell’addome completo è risultata questa diagnosi:
(Ecografia addome completo): Discreta epatosplenomegalia con ectasia dell’asse venoso splenoportale (15mm) e lieve ectasia dell’ilosplenico. Calcolo mobile in colicisti. Reni nativi in sede con marcata alterazione dell’aspetto ecografico e scarsa differenziazione cortico midollare con alcune cisti corticali, in esiti di glomerulo nefrite. Rene trapiantato in fossa iliaca destra regolare per forma e dimensioni, con riduzione dello spessore della corticale ed iperecogenicità diffusa della midollare, ma con normale eco pattern parechimale all E.C.D
Vescica ben distesa, a pareti lievemente ispessite, ma esente da formazioni endoluminali.
Prostata aumentata di dimensioni (58 x 38 x 48 mm) con ipertrofia del lobo medio, che aggetta sulla parete postero inferiore della vescica . Discreto residuo post minzionale (circa 60 ml)
Diagnosi: insufficienza renale cronica riacutizzata da episodio uro settico, ipertrofia prostatica. Portatore di trapianto renale.
Sintesi del decorso ospedaliero: Il paziente è venuto alla nostra osservazione per un peggioramento funzionale relazionabile ad un episodio uro settico con disidratazione. la risoluzione della patologia ha consentito il recupero funzionale
Creatinina 2,8
Urea 84
MCV 31,3
Hb 10,4
Calcio Fosforo 7,7 1,3
PCR 74,5
Cosa mi consigliate per risolvere il problema? I medici mi hanno detto che si può risolvere sia farmacologicamente che chirurgicamente. Io sono siciliano, abito a Ragusa, a quali centri mi consigliate di rivolgermi se dovessi scegliere la soluzione chirurgica? Vi ringrazio
[#1]
Caro signore,
penso i colleghi della sua città l' abbiano inquadrata perfettamente vista la diagnosi scrupolosa fatta. Le consiglio di seguire con fiducia le loro indicazioni, sia in senso medico che chirurgico, che di qua non posso decidere. E' min buone mani.
penso i colleghi della sua città l' abbiano inquadrata perfettamente vista la diagnosi scrupolosa fatta. Le consiglio di seguire con fiducia le loro indicazioni, sia in senso medico che chirurgico, che di qua non posso decidere. E' min buone mani.
[#2]
La sua situazione clinica è piuttosto complessa. Lei ha la fortuna di essere ottimamente inquadrato dal punto di vista urologico e pertanto non deve preoccuparsi ma semplicemente seguire le indicazioni dei colleghi che la hanno in cura. Le prostatiti sono eventi piuttosto noiosi e difficili da eradicare completamente specie in un soggetto immunocompromesso come è lei per il trapianto. I valori di creatinina impongono una attentissima scelta della terapia da eseguire nel caso ricompaia la prostatite.
Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.2k visite dal 17/03/2009.
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