- frammenti di carcinoma uroteliale infiltrante dell'uretra prostatica e dei dotti periprostatici

Spero mi possa aiutare.

Mio padre (68 anni) è stato appena sottoposto ad un intervento di RESEZIONE TRANSURETRALE DI NEOPLASIA VESCICALE (TURV) e RESEZIONE PROSTATICA TRANSURETRALE (Turp).

L’esame istologico ha riscontrato la presenza di:
- carcinoma uroteliale papillare a baso grado non infiltrante sulla parete sx;
- cistite erosiva-emorragica sulla parete posteriore vescicale
- Neoplasia uroteliale papillare a basso potenziale maligno su collo vescicale;
- Frammenti di carcinoma uroteliale infiltrante dell’uretra prostatica e dei dotti periprostatici.

L'urologo consiglia una serie di instillazioni endovescicali di BCG e successiva rivalutazione endoscopica tra qualche mese.

Il problema pare sia soprattutto l'uretra.

Nel caso non andasse a buon fine il trattamento, l’unica possibilità sarebbe un intervento di rimozione della prostata e dell’uretra prostatica e relativa ricostruzione utilizzando una parte di intestino (mi scuso se la spiegazione è poco scientifica)

Insomma una cosa abbastanza complicata e di impatto sulla persona.

Si tratta di un caso molto raro anche per l'urologo e vorrei avere un Vostro parere, anche in base alla Vostra esperienza.

Grazie infinite per l’attenzione.

Cordiali saluti
[#1]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656 55
Caro signore,
il suo urologo ha ragione e personalmente è difficile pensare ad alternative a quanto le è stato detto. In ogni caso BCG si è rivelato spesso efficace in queste forme.
[#2]
Dr. Giuseppe Dachille Urologo, Andrologo 421 10
Inizi subito con il BCG
Quindi poi si valuterà il da farsi
Dott Giuseppe Dachille

[#3]
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Le instillazioni di BCG possono quindi contrastare anche il carcinoma infiltrante dell'uretra prostatica e dei dotti periprostatici?
[#4]
Dr. Daniele Masala Urologo, Andrologo 2.3k 52
IL trattamento immunoprofilattico endovescicale con BCG statisticamente riduce il rischio direcidive. Tuttavia non è dimostrata una sua efficacia nei confronti della malattia infiltrante l'uretra prostatica.
A mio modo di vedere il suggerimento del collega è corretto per consentire al paziente di "metabolizzare" adeguatamente la propria condizione. Tuttavia sussistono fin da ora le condizioni per un intervento demolitivo di cistoprostatectomia radicale. La possibilità di ricostruzione con tratto intestinale purtroppo non andrebbe considerata proprio in virtù del fatto che sussite un coinvolgimento importante dell'uretra prostatica. Probabilmente andrà fatta una nuova obiettiva valutazione sul tipo di approccio derivativo da fare per il paziente.

Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo

[#5]
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Vi ringrazio molto per le risposte.

C'è una cosa, comunque, che vi chiedo di aiutarmi a capire, se si può.
Nel referto dell'isologico non è stata indicata la classificazione dei tumori rilevati nè secondo la classificazione TNM nè il grado (G1, G2, G3 ecc.)

Mi preoccupa soprattutto quello dell'ruretra prostatica e dei dotti.

E' possibile che non sia stata fatta una classificazione?

E' possibile per voi dedurre grado o classif. da quanto vi ho descritto ?
La descrizione che Vi ho riportato è quella letterale dell'urologo presa pari pari dall'istologico.

Grazie!!
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