Cistite e colica renale

Salve,
l'altra notte ho avuto una colica renale per la prima volta in vita mia,in ospedale mi hanno detto che probablmente era causa di cistiti mal curate,in passato mi era capitato che avevo avuto bisogno di una cura di iniezioni di antibiotici dopo aver avuto un rapporto sessuale occasionale,la mia domanda è: i rapporti sessuali possono essere una causa di cistiti e coliche?
Vi prego di scusarmi se la mia domanda non fosse inerente alla vostra specialità, suggeritemi a chi posso rivolgermi.
grazie.
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 16.1k 474
caro lettore,

certo, dai rapporti sessuali è possibile contrarre delle infezioni che causano una cistite
Le cistiti non possono causare la formazione di calcoli renali ma piuttosto il contrario, soggetti con calcolosi renale, anche microlitiasi, possono avere fenomeni cistitici
si faccia seguire da uno specialista urologo
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

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Dr. Daniele Masala Urologo, Andrologo 2.3k 52
Cara signora certamente passate cistiti non possono avere influito con una colica renale perchè non esiste correlazione franca. Esistono però dei casi di calcolosi idi lunga data che magari il paziente non conosce e che si manifestano con fenomeni di coliche renali e cistite (o meglio cistopieliti, ovvero con risentimento vescicale e renale) associate a febbre con brivido ew che sono l'espressione di "calcolosi infette", ovvero di calcoli che si sono organizzati e che nel loro contesto hanno un focolaio settico attivo.Si tratta di situazioni rare ma non rarissime di difficle approccio clinico e terapeutico e che necessitano assolutamente la valutazione di uno specialista urologo.
D'altro canto ben diversa è l'altra problematica che lei espone, perchè è molto frequnte invece nelle donne avere sintomatologie cistitiche a seguito di rapporti, specie se occasionali. Certamente l'assunzione in monodose di un antibiotico può essere una soluzione per tamponare il fenomeno, ma appunto si tratta di un tamponamento e non di una cura definitiva. Esiste la possibilità di fare dei cicli di antibioticoterapia desensibilizzante associati a assunzione di prodotti che potenziano il potere difensivo della mucosa vescicale e che garantiscono una migliore difesa dalle aggressioni batteriche che si verificano più frequentemente in questi casi.
Le suggerisco una valutazione urologica.

Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo

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