Ematuria ricorrente
Salve, sono stato operato di IPB nel 2004, da tre anni e mezzo ho episodi ricorrenti di ematuria iniziale (un po' di sangue nelle prime gocce di urina e qualche volta anche dei grumi), tutto si risolve dopo poco: l'urina ritorna apparentemente normale.
In questi anni ho ripetuto più volte gli esami: ecoaddome completo, eco vie urinarie, citologia, PSA, visite urologiche, tutto sempre negativo.
Il mio urologo non ha mai ritenuto di dover approfondire, essendo sicuro, dalle ecografie che mi faceva a vescica piena, che tutto dipendesse dalla prostata, di nuovo ingrossata e con vecchie calcificazioni.
Mi faceva prendere solo una bustina al giorno di Peaprostil.
Ora ho dovuto cambiare urologo, perché il precedente si è trasferito in altra città, e questi mi ha consigliato di fare una cistoscopia, per essere più tranquilli ed anch'io sono d'accordo.
Non ho né bruciore né febbre, ma urgenza, frequenza, disturbi perineali, pizzicore al meato e getto lento (ormai da anni).
Nell'esame di urina risulta da almeno 10 anni un livello di emoglobina di 0, 03, a volte 0, 06, a cui nessuno ha mai dato troppa importanza, ed emazie leggermente sopra il massimo.
Siccome sono ansioso e preoccupato, vi chiedo, cortesemente, se dopo un tempo così lungo e esami sempre ripetuti e negativi, devo aspettarmi brutte sorprese dalla cistoscopia che farò tra pochi giorni.
Io penso, non so se ho ragione, che se ci fosse qualcosa di grave in tre anni e mezzo si sarebbe manifestato in qualche modo.
Anche se le prime volte non era percepibile dall'eco e dal citologico, col passare del tempo avrebbe dovuto farsi vivo in qualche modo, oltre che con l'ematuria...
Gradirei molto un vostro parere, perché i pensieri sono tanti e non sono per niente tranquillo, anche se il medico non sembrava particolarmente preoccupato.
Grazie mille e spero in una risposta.
In questi anni ho ripetuto più volte gli esami: ecoaddome completo, eco vie urinarie, citologia, PSA, visite urologiche, tutto sempre negativo.
Il mio urologo non ha mai ritenuto di dover approfondire, essendo sicuro, dalle ecografie che mi faceva a vescica piena, che tutto dipendesse dalla prostata, di nuovo ingrossata e con vecchie calcificazioni.
Mi faceva prendere solo una bustina al giorno di Peaprostil.
Ora ho dovuto cambiare urologo, perché il precedente si è trasferito in altra città, e questi mi ha consigliato di fare una cistoscopia, per essere più tranquilli ed anch'io sono d'accordo.
Non ho né bruciore né febbre, ma urgenza, frequenza, disturbi perineali, pizzicore al meato e getto lento (ormai da anni).
Nell'esame di urina risulta da almeno 10 anni un livello di emoglobina di 0, 03, a volte 0, 06, a cui nessuno ha mai dato troppa importanza, ed emazie leggermente sopra il massimo.
Siccome sono ansioso e preoccupato, vi chiedo, cortesemente, se dopo un tempo così lungo e esami sempre ripetuti e negativi, devo aspettarmi brutte sorprese dalla cistoscopia che farò tra pochi giorni.
Io penso, non so se ho ragione, che se ci fosse qualcosa di grave in tre anni e mezzo si sarebbe manifestato in qualche modo.
Anche se le prime volte non era percepibile dall'eco e dal citologico, col passare del tempo avrebbe dovuto farsi vivo in qualche modo, oltre che con l'ematuria...
Gradirei molto un vostro parere, perché i pensieri sono tanti e non sono per niente tranquillo, anche se il medico non sembrava particolarmente preoccupato.
Grazie mille e spero in una risposta.
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Utente
Buona sera Dott. Fontana, ho eseguito la uretrocistoscopia, che è risultata negativa: ecco il referto: Uretra indenne e di calibro regolare, esiti di ATV - Vescica normodistensibile con diffuse trabecolature. Non evidenza di lesioni di significato neoplastico a carico di tutti i quadranti vescicali - Uretrocistografia negativa. Il mio urologo, che l'ha eseguita, mi ha detto che a questo punto l'ematuria iniziale che ogni tanto ho deriva dalla prostata che è ingrossata (40). Rimandando una nuova visita all'anno prossimo. Lei che ne pensa? Posso essere sufficientemente tranquillo ora? La saluto cordialmente e grazie per il lavoro che svolgete.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3k visite dal 17/01/2020.
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