Da poco ricoverato per prostatite acuta, in cerca di un consulto urologico

Buongiorno,
Mi chiamo Daniele, ho 25 anni e da poco sono stato ricoverato all'ospedale di Rho per una prostatite acuta.

Dopo aver richiesto le dimissioni dall'ospedale per motivi personali (mi ero appena trasferito, dovevo iniziare un nuovo lavoro...) mi hanno prescritto 2 antibiotici, uno del quale non ricordo il nome ed il Rocefin.

Rocefin da assumere endovena, ma non avendo possibilità di prenderlo, ho seguito soltanto l'altro antibiotico, sempre dedicato alle vie urinarie.

Oggi sono 6 giorni che ho "finito" la cura, i sintomi sono nettamente diminuiti (sono passato da 40 di febbre a nulla e dal dolore durante la minzione ad un semplice fastidio, tuttavia il fastidio è rimasto e sembra non andarsene.

è normale o mi devo preoccupare?

Magari se potessi riuscire a fare un controllo tramite un bravo urologo nei pressi di Rho / Milano Nord / Varese mi potrei sentire più sicuro.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Gentile lettore,

senta ora il suo medico di famiglia e da lui, in primis, prenda le informazioni sugli specialisti urologi disponibili e vicini alla sua residenza.

Detto questo poi, quando sono presenti queste "problematiche urologiche , oltre alle indicazioni mirate terapeutiche che solo il suo urologo le può dare, utile seguire anche alcune indicazioni di tipo dietetico-comportamentale:

1) vita sessuale regolare, non lunghi periodi di astinenza;

2) limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca, formaggi stagionati, ecc.;

3) lo stesso vale per le bevande come il caffè, il tè, le bibite gassate od alcoliche;

4) altra cosa importante è bere con intelligenza ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2 litri di liquidi, soprattutto acqua (se non esistono altre controindicazioni di ordine generale), smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto;

5) combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica;

6) se si fuma, spegnere la sigaretta perché la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica;

7) infine ultimo consiglio, ma non meno importante, quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista urologo che la stanno seguendo.
Si ricordi comunque che sempre la visita medica rappresenta il solo strumento diagnostico per poterle dare un’indicazione terapeutica corretta e che i consigli forniti via internet vanno sempre intesi come meri suggerimenti di comportamento.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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