Ematurie
Salve, sono un ragazzo di 33 anni, da 10 anni soffro di un disturbo a cui nessun medico è riuscito a dare ne un nome ne una soluzione, ho fatto diversi prontosoccorsi, mi capita di avere rapporti sessuali con sangue nello sperma, per intendeci un pò di sperma nel sangue completamente rosso, subito dopo il rapporto vado a urinare e fuoriesce un mare di sangue rosso scuro con immediati coaguli che ostriuscono un po la fuoriuscita causa dei prontosoccorsi, a seconda dello stadio infiammatorio il sangue svanisce immediatamente dalla sacca vescicale o continua a manifestarsi nell'urina in piccole dosi fino al calmarsi, soffro spesso di dolori alla prostata e nei pressi dello sfintere, oh esegiuto tutte le analisi del caso diverse volte in diversi ospedali: ecografia trans rettale 2 volte, urinocultura 2 volte, spermiocultura 2 volte normale e specifica che la fanno solo all'ospedale di Bollate della quale adesso non ricordo il nome, cistoscopia 3 volte, esami sangue generici e specifici per non mi ricordo cosa comunque li fanno solo in viale Zara a Milano e costano una fortuna, farmaci di tutti i tipi venoruton, mictasone, ruscoroid, prostaplant, antibiotici con trattamento di 20gg 10 di pausa + altri 20gg 10 di pausa + 20gg risultati... lieve infiammazione alle vie urinarie...conclusione nessuna! nessuno ha mai capito cosa ho, convivendoci e andando per esclusione nei vari episodi ho dedotto insieme agli ultimi medici che provenga probabilmente dalla prostata che perde molto sangue da numerosi vasi capillari al momento dell' atto sessuale e della iaculazione soprattutto, sono stato in diversi ospedali, S.Carlo, S.Giuseppe. Sacco Milano, attualmente sono sposato e cambiando modo di vivere non bevo alcol spesso come mi succedeva anni fa, ho notato che negli ultimi 2 anni non ho avuto episodi o grossi fastidi, noto che gli episodi si ripresentano velocemente abbinati all'uso dell'alcol con birra ,vino ecc.. oltre ad evitare alcol cosa posso fare per guarire completamente, mi sento sempre come se l'evento fosse sempre pronto a rimanifestarsi, mi sembra di convivere con una lieve prostatite sempre pronta ad infiammarsi, la domanda + importante è questa; col passare degli anni se non guarisce rischia di diventare qualcosa di grave??? non vorrei trascurare la cosa visto che imballo c'è la mia vita, gli esami li ho fatti tutti e non risulta mai niente neanche tracce di sangue da nessuna parte ne di calcoli, cosa devo fare? i medici mi hanno detto che non hanno mai avuto pazienti con questo problema senza trovare la causa, cosa devo fare? grazie
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Caro signore,
in assenza di altri sintomi e considerate tutte le visite che ha fatto concluderei che si tratta di un fenomeno alquanto banale e frequente nei giovani, soprattutto dopo rapporti sessuali intensi. Da proscrivere alcoolici, piccanti, fumo, tè e caffe che congestinano la prostata e si puà infiammare. Considerato che stato visto da diversi specialisto direi di tranquillizzarsi definitivamente.
in assenza di altri sintomi e considerate tutte le visite che ha fatto concluderei che si tratta di un fenomeno alquanto banale e frequente nei giovani, soprattutto dopo rapporti sessuali intensi. Da proscrivere alcoolici, piccanti, fumo, tè e caffe che congestinano la prostata e si puà infiammare. Considerato che stato visto da diversi specialisto direi di tranquillizzarsi definitivamente.
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caro utente , l'emospermia nel 90% dei casi è dovuta ad un infiammazione della prostata, mentre in latre percentuali ad altrte cause tra cui quella idiopatica nella quale non si riesce a trovare una causa.
ovviamente nel suo caso è sicuramente un infiammazione e come detto per curare bene le prostatiti è utile individuare la causa ed agire su di essa.
ovviamente nel suo caso è sicuramente un infiammazione e come detto per curare bene le prostatiti è utile individuare la causa ed agire su di essa.
Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com
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Gentile lettore,
la mia impressione è che si tratti di una fragilità capillare in regione prostatica e del collo vescicale. Con ciò non credo di aver aggiunto un gran chè a quanto le è stato già detto, ma ci terrei a rassicurarla sul fatto che non vi è alcun motivo per ipotizzare che il disturbo che ci ha descritto possa in futuro degenerare in qualcos'altro.
la mia impressione è che si tratti di una fragilità capillare in regione prostatica e del collo vescicale. Con ciò non credo di aver aggiunto un gran chè a quanto le è stato già detto, ma ci terrei a rassicurarla sul fatto che non vi è alcun motivo per ipotizzare che il disturbo che ci ha descritto possa in futuro degenerare in qualcos'altro.
Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 7.2k visite dal 12/03/2009.
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