Possibile sclerosi collo della vescica recidiva dopo 2 mesi dall'intervento?

Buongiorno Dottori,
sono un ragazzo di 23 anni che il 30/09-01/10/2019 è stato operato per Sclerosi del Collo Vescicale; non c'erano dubbi e sono stati eseguiti tutti gli esami del caso, dall'Uroflussomentria pre e post alfalitico (Xatral) fino all'Uretrocistoscopia passando per l'Uretrocistografia ed esame Urodinamico Invasivo.
La decisione è stata una mia richiesta data la scarsa qualità della vita nonostante l'utilizzo del farmaco; posso dire che per i 2 mesi successivi all'intervento mi sono sentito rinato, quando avevo stimolo andavo in bagno e urinavo immediatamente, sentivo proprio l'apertura del collo e la liberazione immediata.

Ecco che però ad inizi Dicembre inizia il disastro: inizio ad avere problemi ad andare in bagno, impiego sempre più tempo prima della minzione fino a che una domenica 08/12/19 arrivo alla fase più acuta nella quale non riesco più ad urinare in piedi.
Il giorno successivo va sempre peggio, urino solo da seduto continuo a sentire un solletico continuo alla punta e come se ogni volta avessi urina nelle vie e la stessi trattenendo.

Sono andato d'urgenza dall'urologo dell'ospedale dove mi hanno fatto il controllo Ecografico pre e post minzione, risultando nello svuotamento completo, l'Urologo l'unica cosa che ha detto è che bisogna verificare se è di nuovo la vescica oppure anche una stenosi all'uretra e pertanto sono stato messo in lista d'attesa (piena fino ad aprile) per cercare di inserirmi per un'altra Uretrocistografia.

Qui apro subito una parentesi importante nel segnalare che questo precedente esame lo fallì nella fase minzionale, quindi non riuscirono a registrarla perchè non sono riuscito in alcun modo ad urinare davanti all'equipe medica presente (ragion per cui mi fu poi chiesto un esame urodinamico invasivo, anche questo fallito), pertanto mi domando come riuscirò anche in questo caso a registrare quella fase se non riesco ad urinare da solo in piedi in bagno figuriamoci davanti a persone (cosa segnalata al medico che ha risposto "eh bisogna impegnarsi"),
Successivamente qualche giorno sono andato dal mio medico di base a spiegare la situazione perche non resistevo più e i sintomi erano molto simili a quando in passato ebbi una infiammazione delle vie urinarie, pertanto sono stato in cura fino ad oggi con antibiotico Clavulin 3xgg + Cistalgan 3xgg ancora per circa 5gg; oggi i risultati sono un leggero miglioramento, assenza di solletico, assenza di sensazione di urine nelle vie, in qualche occasione con tempi di attesa infiniti sono anche riuscito a farla in piedi ma tutto qui, ho ancora problemi sotto stimoli a farla, questa volta anche da seduto diventa difficile.

In tutto ciò aggiungo che lo Xatral lo avevo preso agli inizi, sospeso con la terapia antibiotica, e oggi ripreso perché la mia speranza era che fosse solo un'infezione ma cosi non pare.

E' possibile che dopo 2 mesi il collo della vescica si sia richiuso?
Perché?

Una cistoscopia può dare risposte?

E questa infiammazione così improvvisa?

Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Una sovrapposizione infiammatoria non è così inverosimile, ma dovrebbe rispondere velocemente ad una terapia mirata (anti-infiammatori ed eventualmente antibiotici). Se così non è, si rischia di doversi arrendere all'evidenza di una recidiva di stenosi da precoce cicatrizzazione esuberante della sezione endoscopica eseguita. Si tratta di una evoluzione sfavorevole non così rara, specie quando l'operatore tiene la mano un po' troppo leggera, nel sacrosanto quanto vano desiderio di non alterare il meccanismo dell'eiaculazione anterograda. Questa condizione può essere verificata con certezza solo endoscopicamente e risolta contestualmente se del caso, ripetendo l'incisione più profonda, ovvero eseguendone anche due o tre (a "Mercedes").

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Dottore la ringrazio infinitamente del parere.
Non sono riuscito a specificare che l'ultima eiaculazione risulta praticamente ad inizi dicembre ed è stata retrograda come i mesi precedenti (parliamo di una sorta di 80% retrograda), però penso che ora questo sia irrilevante.
Cercherò di effettuare il prima possibile un'Uretrocistoscopia, e se si dovesse verificare nel concreto la sua ipotesi allora procederò alla richiesta di un nuovo intervento che questa volta sia definitivo cercando anche di capire se effettivamente l'operatore abbia eseguito in tal modo l'intervento, dato che non ho intenzione di farmi operare ogni 2 mesi (soprattutto per la brutta esperienza col catetere di quelle 24h) e vorrei che questo problema venga risolto una volta per tutte restituendomi una degna qualità di vita.

Fornirò aggiornamenti e risultati in futuro.