Diagnosi di severa vescica neurologica

Buongiorno, da c.
a. 2 anni mi è stata diagnosticata una severa vescica neurologica, infatti io non ho nessun tipo di stimolo della vescica.
Ieri mi sono recato a fare l'ennesima visita neurourologica ed il medico mi ha detto che, dopo vari esami eseguiti (vari tipi di elettromiografia, tra cui anche quella sacrale che non sono riuscito a sopportare le stimolazioni elettriche, citoscopie, ecografie, ecc.
) mi ha detto che vuole fare una TCD (test di contrattilità detrusoriale).
Mi ha detto che viene fatto in anestesia.
Volevo chiedere in che cosa consiste questo esame e come viene svolto, e che tipo di anestesia viene effettuata.
Oltretutto io inizialmente praticava autocateterismo 4 volte al giorno.
Un pomeriggio ho avuto difficoltà ad inserire il catetere e mi sono recato presso la guardia medica, dove mi hanno inserito un catetere fisso (avevo c.
a. 1000ml di urina appena inserito il catetere) e mi ha detto di tenerlo per 15 giorni.
In questo periodo ho notato che durante il giorno urinavo poco (dal mattino alle 08:00 alla sera alle 21:00, c.
a. 500ml) con l'ausilio delle sacchetto da gamba.
Nella notte invece ne facevo oltre i 2000ml (al mattino trovavo la sacca da letto piena più 4 dita di urine nel secchio).
Infatti ho notato che ho iniziato a sgonfiare, sia a livello degli arti che anche in viso.
Allora, ne ho parlato con il mio medico di base e abbiamo visto che per me è meglio l'utilizzo del catetere fisso, e da allora sto facendo in questo modo.
Oltretutto bisogna tenere conto che nell'arco della giornata io arrivo a bere 4-5 lt di liquidi minimo.
Io come terapia farmacologica prendo: 2 furosemide, 2 lasitone, 2 pramipexolo, targin 10/5 kg al bisogno, 5 gocce di laroxyl.
Vi ringrazio per la vostra disponibilità.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.5k 1.9k
A prescindere dal resto, l'introduzione di 4-5 litri di liquidi al giorno è da considerare francamente eccessiva, a meno che vi siano ingenti perdite (es. sudorazione intensa), che non ci pare si verifichino nel suo caso. Il rischio è quello di alterare l'equilibrio dei sali (sodio, potassio, magnesio) con possibili alterazioni potenzialmente pericolose. Senza contare che essendo il suo apparato "idrailico" già così problematico dal punto di vista funzionale, questa ingente quantità di urine da eliminare porta alla necessità di frequentissimo autocateterismo e a possibile scompenso, me pare sia avvenuto recentemente.
In quanto a codesto "test" da eseguirsi di cui ci scrive, non ci è molto chiaro di che cosa possa trattarsi. Abbiamo l'impressione che si faccia riferimento al test di impianto di un neuromodulatore, che in effetti potrebbe avere un ruolo in una situazione di vescica incapace di contrazione attiva. In ogni caso, si tratta di situazioni molto particolari, che appunto devono essere seguite da Colleghi con elevata competenza specifica nei disturbi funzionali (cd. neuro-urologi).

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Buongiorno dottore, io sono seguito dall'unità spinale di Torino. So che mi hanno parlato di provare a dare delle scosse elettriche alla vescica. Invece per quanto riguarda il discorso di neuromodulatore a cui lei fa riferimento di cosa si tratta? Potrebbe risolvere definitivamente il mio problema? La ringrazio per la sua cortese attenzione.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.5k 1.9k
Si tratta dunque come da noi ipotizzato del test di modulazione elettrica della vescica, propedeutico all'eventuale impianto di un neuromodulatore spinale. I Colleghi dell'Unità Spinale di Torino sono fra i migliori in assoluto e certamente le sapranno dare ogni spiegazione specifica.