Calcolo renale scomparso dal puntatore del litotrissore
Buonasera.
Ho 56 anni.
Oltre 30 anni fa mi operai di calcolo ureterale sinistro che stava provocando idronefrosi del rene sx.
Da allora ho sempre verificato periodicamente con ecografia la possibile formazione di altri calcoli.
Si erano presentati fino a 7 mm ma in sede renale e senza comunque particolari conseguenze.
L’urologo ha solo consigliato di tenerli sotto controllo.
L’ultimo controllo con lo stesso esito a marzo di quest’anno.
A ottobre di quest’anno ho iniziato a lamentare alcuni fastidì addominali, non ascrivibili a coliche, ma piuttosto a sintomi da colon irritabile.
Circa 1 mese fa ho avuto un episodio più acuto, che mi ha portato anche febbre fino a 38 (non oltre) per un paio di giorni.
In occasione della visita dal medico, per puro dubbio, trattandosi di dolori addominali, ho richiesto di effettuare anche un’ecografia per sgombrare il campo da problemi di calcoli.
Con mia grande sorpresa, in quanto i fastidì non erano ascrivibili a coliche, l’ecografia ha individuato idrouretereonefrosi sn di IV grado con uretere visualizzabile fino al tratto pelvico ove si apprezza formazione litiasica di 13 mm.
Tutto il resto regolare.
Faccio gli esami del sangue e delle urine dove non si riscontrano valori alterati.
Prenoto visita urologica dove viene programmata in attesa di intervento di rimozione endoscopica ureterolitotrissia per la settimana successiva.
Prima della litotrissia l’urologo presente mi dice che al puntamento radiografico non si apprezzano chiare formazioni litiasiche e mi programma TC addome senza MdC.
Peraltro nella prenotazione segnala nel quesito diagnostico: calcolosi ureterale sx?
Con tanto di punto interrogativo.
Sono abbastanza preoccupato per le conseguenze del rene bloccato che già fortunatamente una volta sono riuscito a salvare, (anche se l’intervento a cielo aperto me lo ricordo bene a 30 anni di distanza per il dolore!).
Come è possibile che un calcolo ben visibile in ecografia scompaia dal radar dell’apparecchio litotrissiaco?
Ho 56 anni.
Oltre 30 anni fa mi operai di calcolo ureterale sinistro che stava provocando idronefrosi del rene sx.
Da allora ho sempre verificato periodicamente con ecografia la possibile formazione di altri calcoli.
Si erano presentati fino a 7 mm ma in sede renale e senza comunque particolari conseguenze.
L’urologo ha solo consigliato di tenerli sotto controllo.
L’ultimo controllo con lo stesso esito a marzo di quest’anno.
A ottobre di quest’anno ho iniziato a lamentare alcuni fastidì addominali, non ascrivibili a coliche, ma piuttosto a sintomi da colon irritabile.
Circa 1 mese fa ho avuto un episodio più acuto, che mi ha portato anche febbre fino a 38 (non oltre) per un paio di giorni.
In occasione della visita dal medico, per puro dubbio, trattandosi di dolori addominali, ho richiesto di effettuare anche un’ecografia per sgombrare il campo da problemi di calcoli.
Con mia grande sorpresa, in quanto i fastidì non erano ascrivibili a coliche, l’ecografia ha individuato idrouretereonefrosi sn di IV grado con uretere visualizzabile fino al tratto pelvico ove si apprezza formazione litiasica di 13 mm.
Tutto il resto regolare.
Faccio gli esami del sangue e delle urine dove non si riscontrano valori alterati.
Prenoto visita urologica dove viene programmata in attesa di intervento di rimozione endoscopica ureterolitotrissia per la settimana successiva.
Prima della litotrissia l’urologo presente mi dice che al puntamento radiografico non si apprezzano chiare formazioni litiasiche e mi programma TC addome senza MdC.
Peraltro nella prenotazione segnala nel quesito diagnostico: calcolosi ureterale sx?
Con tanto di punto interrogativo.
Sono abbastanza preoccupato per le conseguenze del rene bloccato che già fortunatamente una volta sono riuscito a salvare, (anche se l’intervento a cielo aperto me lo ricordo bene a 30 anni di distanza per il dolore!).
Come è possibile che un calcolo ben visibile in ecografia scompaia dal radar dell’apparecchio litotrissiaco?
[#1]
La TAC è di gran lunga l'indagine più precisa per individuare i calcoli urinari, determinandono posizione e dimensioni. Questa indagine sta gradualmente (molto gradualmente ...) diventando l'esame di primo livello, ma nel frattempo viene ancora utilizzata la classica accoppiata tra ecografia e radiografia diretta. I due esami si compensano fra loro, ma le situazioni dubbie resatno comunque molte, dipendenti anche dalla competenza dell'ecografista e dall'apparecchio utilizzato. Peraltro, i calcoli del tratto terminale dell'uretere sono forse far i più facilmente individuabili anche dall'ecografia, proprio perché si trovano accando alla vescica, distesa dall'urina al momento dell'esame. L'amplificatore di brillanza, utilizzato nell'endoscopia operativa e nella litotrissia extra-corporea non potrà mai avere la sensibilità di un apparecchio da radilogia convenzionale, pertanto calcoli a basso contenuto di calcio, se non addirttura radio-trasparenti (composti di acido urico) possono non certamente non evidenziarsi con chiarezza. In conclusione, in caso di dubbi è sempre e comunque il caso di eseguire la TAC, che potrà dare un quadro preciso della situazione, portando alle indicazioni operative ottimali.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
La ringrazio per la risposta.
Nel frattempo la TAC ha confermato il calcolo e la sua posizione. Esattamente un calcolo di 13x7, densità media di 1300 UH, indovato nell'uretere all'altezza di un piano passante per il Carrefour aortico e il disco intersomatico L5-S1. Ho rifatto la visita urologica e sono in attesa per intervento di ureterolitotrissia endoscopica. Nell'attesa su consiglio dell'urologo ho programmato un altro tentativo di di ESWL con diversa apparecchiatura, per verificare se un puntamento più sensibile consente il trattamento. Ovviamente questa soluzione la preferisco, anche se dalla copiosa documentazione che ho letto posizione e densità del calcolo riducono la possibilità di successo della ESWL. Rimane il dubbio sulla composizione del calcolo. Con questa densità può essere di acido urico?
Nel frattempo la TAC ha confermato il calcolo e la sua posizione. Esattamente un calcolo di 13x7, densità media di 1300 UH, indovato nell'uretere all'altezza di un piano passante per il Carrefour aortico e il disco intersomatico L5-S1. Ho rifatto la visita urologica e sono in attesa per intervento di ureterolitotrissia endoscopica. Nell'attesa su consiglio dell'urologo ho programmato un altro tentativo di di ESWL con diversa apparecchiatura, per verificare se un puntamento più sensibile consente il trattamento. Ovviamente questa soluzione la preferisco, anche se dalla copiosa documentazione che ho letto posizione e densità del calcolo riducono la possibilità di successo della ESWL. Rimane il dubbio sulla composizione del calcolo. Con questa densità può essere di acido urico?
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2k visite dal 17/12/2019.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.