Vaporizzazione al plasma nell’ipb

Buongiorno, ho un Ipb con una prostata di 21 grammi presentante un adenoma centrale che mi crea problemi di ostruzione.
Sono in terapia con Urorec senza risultati soddisfacenti.
Non ho fatto l’uroflussometria perché per motivi psicologici non riesco a farla.
Vorrei avere informazioni circa la vaporizzazione al plasma come intervento di disostruzione.
Io sono di TERNI e ho saputo che nel mio ospedale e praticata.


Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.4k 1.9k 19
Per ingrossamenti prostatici di lieve o media entità l'efficacia è presumibilmente indipendente dal tipo di intervento endoscopico disostruttivo praticato, posto ovviamente che sia eseguito da un operatore esperto in quella procedura. Pertanto, non si faccia eccessivi problemi e si riferisca pure tranquillamente alla struttura che le è più comoda.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Attivo dal 2019 al 2022
Ex utente
Scusi ancora per il disturbo. Ho una maledetta paura di questa procedura endoscopica in tutte le sue varianti per diversi motivi:
1 ) dolore e irritazione post operatoria in quanto sono un ansioso e ho una bassissima soglia del dolore
2) paura della complicanza più temibili che e’ la stenosi uretrale da cui non se ne viene più fuori se non con un intervento a cielo aperto.

Può darmi informazioni utili per il controllo del dolore e dell’irritazione 1) ad esempio quale tecnica ha un postoperatorio meno doloroso. Come si può minimizzare il risciò di stenosi uretrale? Ci sono fattori predisponenti ?

Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.4k 1.9k 19
1) I fastidi post-operatori sono realisticamente inevitabili, anche se molto soggettivi, nella quasi totalità dei casi vanno astabilizzarsi gradualmente entro le 6 settimane post-operatorie. Paradossalmente la tecnica che statisticamente dà meno disturbi irritativi post operatori è quella chirurgica a cielo aperto, che però è gravata da altre complicazioni che la rendono oggiorno inopportuna se non in circostanze particolari.
2) Questa è una circostanza rarissima. Probabilmente lei è canddato a complicazioni ben più frequenti se non si sottopone all'intervento disostruttivo. Il rischio di stenosi dipende prima di tutto dalla manualità e sensibilità dell'operatore (sulla quale non è il caso di discutere) e secondariamente sulla durata dell'intevento che nel suo caso non dovrebbe essere così prolungata.
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Attivo dal 2019 al 2022
Ex utente
Quello che intendevo e’ se è possibile controllare il dolore con antidolorifici al limite anche oppiacei
Grazie per l’eventuale risposta
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Attivo dal 2019 al 2022
Ex utente
Buongiorno dottor Piana volevo avere una spiegazione ai miei sintomi. Come ho già detto la mia prostata e di circa venti grammi e presenta un adenoma centrale che presumo sia la causa dell’ostruzione. Quindi mentre riesco a spiegarmi i sintomi ostruttivi (esitazione,getto ipovalido etc) non riesco a spiegarmi quelli irritativi che tra l’altro migliorano se assumo una benzodiazepina, perché sento il bisogno di fare pipì anche se ho solo 150 ml di urina? Perché avverto bruciore dopo la minzione? C’ è per caso la contemporanea presenza di una infiammazione prostatica? La mia prostata presenta numerose calcificazioni segno di una prostatite cronica portata avanti da molti anni.
Grazie per l’eventuale risposta
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.4k 1.9k 19
Lei ci ha finora parlato solo di un possibile intervento e delle sue modalità, noi abbiamo dato per scontato che il suo caso sia stato opportunamente e completamente studiato e che siano state poste indicazioni precise all'intervento. Se vogliamo riaffrontare il problema dal punto di vista diagnostico ovviamente dobbiamo notare la sua età relativamente giovane, i precedenti di prostatite e disturbi che paio un po' troppo accentuati rispetto alle dimensioni della prostata. In una situazione come la sua non non porremmo indicazioni operative prima di aver valutato attentamente sia dal punto di vista anatomico che funzionale, ovvero solo dopo aver effettuato una uretro-cistoscopia in sedazione e una indagine urodinamica (studio pressione/flusso).
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Attivo dal 2019 al 2022
Ex utente
Gli esami che ho eseguito sono il PSA 0,93, esame urine e dall,urologo una ecografia transrettale e visita rettale della prostata. Un paio di anni fa ho fatto un ecografia di tutte le vie urinarie risultata normale. Quali altre possibili patologie possono portare ad un quadro sintomatologico come quello che ho descritto? Una eventuale sclerosi del collo vescicale non si vede con una ecografia?
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.4k 1.9k 19
Gli accertamenti da lei eseguiti sono più che altro indirizzati ad escludere la presenza di un tumore della prostata, poco ci dicono invece in merito ai disturbi che lei accusa. Fare un intervento con indicazioni errate non solo può essere inutile, ma può portare a delle ingiustificabili complicazioni. Abbiamo già scritto quali siano secondo noi i fondamenti diagnostici delle indicazioni per un intervento prostatico disostruttivo.
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Attivo dal 2019 al 2022
Ex utente
Due ultime domanda dottor Piana.
1)Il fatto di non riuscire ad urinare sdraiato sul letto o di fianco usando il pappagallo sono anch’essi sintomi di un ostruzione? Possono influire problematiche psicologiche?
2) perché la mattina urino meglio (esitazione minore o assente , getto più grande, flusso migliore,) piuttosto che la sera?
Grazie per la disponibilità
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.4k 1.9k 19
1) Non riuscire ad urinare da sdraiato (ovvero farlo con estrema difficoltà) è comune nella maggioranza dei maschi e non ha alcuna implicazione patologica. Non si preoccupi.
2) Questo è più difficilmente spiegabile e di per sè confermerebbe già la necessità di eseguire una buona indagine urodinamica prima di porre le indicazioni a qualsiasi tipo di inervento.
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Attivo dal 2019 al 2022
Ex utente
Buongiorno, ieri sono stato da un nuovo urologo. Dopo l’ecografia transrettale ha rilevato i seguenti parametri:
Diametri prostata : AP 33 x. L 33x T 36
Diametri Adenoma: AP 25 x L 26 x T 29
Presenza III Lobo diametro maggiore 0.5 cm
Assenza aree ipoecogene
Presenza calcificazioni.

All’esplorazione rettale ha trovato una prostata dolente e congesta come da prostatite. Mi ha dato una cura con antibiotici per due settimane e Profluss per due mesi.
Una domanda dottor Piana: i miei sintomi urinari (esitazione, intermittenza , necessita di svuotare più volte in poca distanza di tempo etc) si sono aggravati in poco tempo (due settimane circa). E’ questo dovuto alla prostatite oppure è possibile una crescita dell’adenoma in breve tempo?
L’urologo mi ha detto che prima curiamo la prostatite e poi faremo le dovute prove uro flussometriche poiché con una prostatite in corso non sono significative. Cosa ne pensa? Io avverto quasi sempre una sensazione di bruciore e congestione nell’area prostatica sopra il pene. Sono un po’ preoccupato. Dimenticavo di dirle che 15 minuti prima della visita ero andato al bagno e durante la visita il residuo vescicale era di 50 cc
Grazie della disponibilità
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.4k 1.9k 19
Il rapido incremento dei disturbi è coerente con un quadro di infiammazione sub-acuta. Concordiamo con le indicazioni del Collega, che ha avuto l'insosituible vantaggio di visitarla direttamente.
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Attivo dal 2019 al 2022
Ex utente
Un ultima domanda e scusi per il disturbo: mediamente quanto tempo si ha a disposizione prima che un ostruzione causi danni alla vescica (vescica da sforzo) e al sistema urinario? Pochi mesi, un anno o più anni?
Ci sono sintomi di avvertimento? Consideri che fino a un mese fa tranne un po’ di esitazione non avevo sintomi. Tutto è probabilmente iniziato dopo lo stress che ho avuto per l’ernioplastica inguinale fatta un mese fa con una riacutizzazione di una prostatite
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.4k 1.9k 19
Per l'instaurarsi di un danno vescicale importante, l'ostruzione deve perdurare molto a lungo (anni). Il sintomo più evidente è la disùria, ovvero l'urinare stentato, con esitazione, in modo discontinuo e con getto ridotto, cadente, con la sensazione di dovre "spingere" per iniziare o completare la minzione..
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Attivo dal 2019 al 2022
Ex utente
Buonasera, ho una domanda da porvi: sto assumendo urorec e ho eiaculazione retrograda. Esclude questo fatto una possibile sclerosi del collo vescicale?
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.4k 1.9k 19
Non vi è alcuna relazione ragionevole tra le due condizioni.
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Attivo dal 2019 al 2022
Ex utente
Quello che intendevo dire è che per avere eiaculazione in vescica il collo vescicale è aperto e quindi presumibilmente non può essere la causa attuale della mia disuria
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.4k 1.9k 19
Non è esattamente come pensa lei, il farmaco alfa-litico rilascia anche le fibre muscolari del collo vescicale, oltre a quelle dell’uretra prostatica. La diagnosi di sclerosi del collo vescicale non è così immediata e per essere precisa comporta una valutazione endoscopica (uretro-cistoscopia) e una funzionale (indagine urodinamica). Statisticamente, una sclerosi del collo vescicale inizia a manifestare i suoi disturbi molto prima, tra i 20 ed i 30 anni.
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Attivo dal 2019 al 2022
Ex utente
Grazie molto della risposta. Anche il fatto che dopo una camminata urino come un ragazzino non avvalora la causa congestizio-infiammatoria della prostata? Inoltre se per un paio di giorni prendo Aulin urino meglio
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.4k 1.9k 19
In linea di massima sì.
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Attivo dal 2019 al 2022
Ex utente
Quello che intendevo dire è che per avere eiaculazione in vescica il collo vescicale è aperto e quindi presumibilmente non può essere la causa attuale della mia disuria
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.4k 1.9k 19
Si tratta di dettagli di anatomia e fisiologia che lei fatica a comprendere, giustamente. D'ogni modo non è solo in base a questo che si può confermare od escludere una sclerosi del collo vescicale.
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Attivo dal 2019 al 2022
Ex utente
Buongiorno, e’ da un po’ di tempo che prendo urorec e mi ha sempre dato eiaculazione retrograda. Ieri ho avuto un orgasmo particolarmente forte e ho avuto eiaculazione anteretrograda. Può capitare o significa che il farmaco non funziona più ?
Grazie
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Attivo dal 2019 al 2022
Ex utente
Buongiorno avrei da porvi una domanda:
Io prendo urorec 8 mg ogni giorno dopo pranzo. Ho notato che il farmaco mi da eiaculazione retrograda sempre tranne se eiaculo in prossimità della prossima assunzione cioè almeno 20 ore dopo l’assunzione precedente. Questo significa che il farmaco ha effetto .per meno di 24 ore?
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.4k 1.9k 19
Verosimilmente sì. La durata dell''efficacia del farmaco non può essere definita con assoluta precisione, dipende anche da molti fattori soggettivi ed esterni..
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Attivo dal 2019 al 2022
Ex utente
Scusate il disturbo, vorrei collegarmi al mio ultimo quesito e alla risposta del dottor Piana. Io prendo l’urorec per una prostatite e lo prendo dopo pranzo. Collegandomi a quanto detto dal dottor Piana in cui verosimilmente l’effetto del farmaco diminuisce man mano che ci si allontana dall’orario di assunzione: perché io urino meglio la mattina e non il pomeriggio e la sera che sono più vicine all’orario di assunzione? Essendo il mio un problema di congestione della prostata dovuto ad infiammazione è possibile che il farmaco abbia un effetto vaso dilatatore e che quindi aumenti la congestione? Grazie dell’eventuale risposta e scusatemi se ho detto una stupidaggine
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.4k 1.9k 19
E' impossibile dare una risposta ragionevole alla sua domanda, soprattutto riguardo a terapie che sono notevolmente condizionate da fattori esterni. Tenga conto ad esempio che in una parte dei casi la terapia alfa-litica è del tutto inefficace.
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