Trattamento a lungo termine per prostatite abatterica (cronica)

Salve... convivo da qualche anno con una prostatite abatterica, ormai cronicizzata.
Insorgenza ai tempi (credo 4-5 anni fa) con sintomi "classici" (sensazione di mancato svuotamento, gocciolamento ecc.
). Trattata prima con Mobic e Serenoa Repens... senza quasi alcun risultato se non quello di rovinarmi lo stomaco (perché l'urologo mi disse "Mobic non fa male allo stomaco" e quindi non mi prescrisse alcun tipo di gastroprotettore.

Cambiato urologo, questo mi ha prescritto Diclofenac in supposte, gastroprotettore e sempre Serenoa Repens.

All'esame la prostata risultava estremamente infiammata all'inizio, poi migliorata sensibilmente ma rimasto il gocciolamento.
Assurdo.

In più mi sembra di aver perso parzialmente la sensibilità... ma a questo punto potrebbe essere un'impressione.

Mi sono letteralmente riempito di Diclofenac a cicli, e sappiamo che non sono esattamente mentine.
E nessun miglioramento sul lungo termine, gocciolamento sempre presente.

All'ultima visita ho avuto netta impressione che il medico fosse interessato solo al follow-up per le proprie tasche.
Alla fine ormai era diventata routine, visita, antinfiammatori, Serenoa Repens.

Qualche mese fa ho anche fatto una eco dell'addome e anche dei testicoli (perché avevo dei dolori, credo dovuti ad un'epididimite)... la prostata ha chiari segni di calcificazione.
Quindi ora ho prostatite da portarmi fino alla tomba e anche un dolore ai testicoli che va e viene quando gli pare, senza preavviso né motivazione! Incredibile.


Ho provato nel mentre vari integratori tipo Prostamol... ma i miglioramenti sono davvero minimi e solo momentanei, quando/se ci sono.

Da circa 2 settimane avverto uno stimolo quasi costante ad urinare... roba da finire al manicomio! Come sempre breve ciclo di Diclofenac e ho preso un nuovo integratore (Farmaprost)... con mio grande stupore il gocciolamento è migliorato (quasi zero) ma lo stimolo è sempre lì.

Sono piuttosto abbattuto, perché in queste condizioni anche una semplice gitarella fuori porta di poche ore mi mette in ansia... oltre al discomfort di avere 'sto stimolo maledetto a rovinare qualunque momento di relax.

Non bevo, non fumo, prendo qualche caffè al giorno.
Mi alleno coi pesi, non esagero con le carni rosse (anzi)... onestamente non so più a che santo accendere il cero, spero che qualche specialista sappia darmi un consiglio che non sia "Segua le direttive dell'urologo"... grazie.
[#1]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 16k 473
caro lettore

trattare e curare una prostatite cronica può essere relamente assai difficile sia per l'urologo che per il paziente.
si sovrappongono elementi di alimentazione, attività sessuale, attività fisica, caratteriale, pareri contrastanti dei vari professionisti che vengono consultati sempre nella speranza di trovare quello "magico" che ti guarisce,....
A mio parere farsi seguire sempre dallo stesso specialista, seguire i suoi consigli e non cercare pareri alternativi magari di "grandi professori" che non hanno terapie magiche
cordiali saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#2]
Utente
Utente
Salve dottore, grazie per aver letto tutto il romanzo e per avermi risposto.
In linea di massima io sarei d'accordo con lei... ma quando alla fine lo specialista si limita a darmi sempre le stesse cose ogni volta... mi sento un po' preso per il deretano (e il riferimento all'esame rettale è casuale ahah).
Non credo ci siano terapie magiche, ma possibile che nessuno sappia darmi altro oltre a Serenoa e antinfiammatori? Il Diclofenac poi è sulla lista nera in diversi paesi, 100mg in supposte al giorno, ogni volta per almeno una settimana... insomma, a lungo termine non so quanto bene possa fare.
Ho provato Boswellia, Bromelina, estratto di frutti rossi... nessun risultato apprezzabile. Visto che devo conviverci vita natural durante, devo per forza di cose trovare qualcosa che funzioni e non mi faccia venire né l'ulcera né un infarto.
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