Rischio stenosi uretrale

Salve, a settembre mi è stata diagnostica una pielonefrite dx curata.
A ottobre ho avuto un episodio di ematuria abbondante.
Il pronto soccorso mi diagnostica una IVU curata con cefixoral 400mg per 5gg.
In seguito a visite specialistiche che non mi soddisfacevano effetto un ECO addome in toto e mi viene diagnosticata vescica con pareti omogeneamente ispessite come da possibile flogosi.
Mi viene detto dallo specialista di effettuare urinoculture per ricerca batterica.
Effettuo anche UROTAC con esito negativo.
Il mio stato di salute continua a peggiorare con dolori forti al basso ventre e schiena con disuria, stranguria, nicturia.
Cambio specialista che a seguito di ecografia transrettale e tastazione prostatica mi diagnostica una ipertrofia prostatica benigna con IPSS=20 e residuo post minzionale pari a 80cc.
(dimensioni prostata: Lprost 3, 14cm-Hprost 2, 98 cm-Wprost 2, 58 cmc.
Volume prost.
12, 58 cc).
Terapia 3 cicli da 15 gg di ciproxin 500mg 2 volte al gg e topster supposte intervallati da 15 gg di riposo e xatral 10mg per 90 gg; effettuare una uroflussometria ora e pre controllo a 90 gg.
Dopo la uroflussometria i dati sono veramente bassi:Qmax 11ml/s, Qavg 9 ml/s, Tflow 67 sec, Tvoid 69 sec, T to max 30 sec, Qvol 596 ml.
"curva di flusso continua con splitting terminale e morfologia a box come da stenosi uretrale.
Indici di flusso ridotti per età, sesso e volume esplulso:RPM assente, svuotamento completo.
Avvisato lo specialista mi dice che mi deve effettuare il prima possibile una uretroscopia e cistoscopia.

Ho sempre un dolore diciamo "vescicale" non saprei come definirlo e ho la sensazione come se ci sia qualcosa che occluda la fuoriscita di urina durante la minzione, questa sensazione rimane anche a riposo.

Sono sulla strada giusta??
?
Vi ringrazio in anticipo.